PIOMBINO 9 mag­gio 2014 - Il can­dida­to alla gui­da del­la Com­mis­sione euro­pea per il Par­ti­to social­ista europeo Mar­tin Schulz è giun­to, nel suo tour elet­torale, a Piom­bi­no, cit­tà che ha pros­per­a­to sull’acciaio e che ora sta affrontan­do una momen­to nero pro­prio per la crisi dell’acciaio. Pres­i­dente in car­i­ca del Par­la­men­to europeo, Schulz (per la sua biografia si può con­sultare Wikipedia all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Schulz) ha tenu­to un comizio nel capan­none Vertek del­la Luc­chi­ni. A fare gli onori di casa il com­mis­sario Pietro Nar­di e ad accom­pa­gnare l’europarlamentare tedesco i ver­ti­ci del Pd locale, i sin­daci, il sot­toseg­re­tario Velo ed il gov­er­na­tore Rossi che ha pro­nun­ci­a­to un pro­prio dis­cor­so.
I gior­nal­isti che era­no pre­sen­ti han­no tut­ti tito­la­to i loro servizi facen­do rifer­i­men­to ad una promes­sa che Schulz ha for­mal­iz­za­to davan­ti agli operai di piom­bi­no: “Non pos­si­amo con­sen­tire – ha det­to – che nel­la vos­tra cit­tà l’acciaio muoia”.
Nel ricor­dare l’esperienza mil­lenar­ia del­la Val di Cor­nia nel­la lavo­razione del fer­ro e nel sot­to­lin­eare il pro­prio impeg­no per agevolare la ripresa, il can­dida­to del Pse ha sot­to­lin­eato che si può uscire dal­la crisi pun­tan­do sull’alta qual­ità nelle pro­duzioni e sul­la coeren­za e sull’unità nelle azioni per ricom­in­cia­re a crescere. E, per il can­dida­to del Pse, lo più fare abbas­san­do il cos­to dell’energia, dan­do lin­fa alla ricer­ca e aumen­tan­do gli inves­ti­men­ti. Di fronte a Schulz che indi­ca­va come l’Europa abbia bisog­no di acciaio di qual­ità e quin­di del ruo­lo che, in questo sen­so, Piom­bi­no può esercitare, il Gov­er­na­tore Rossi ha invi­ta­to il par­la­mentare tedesco a tornare alle Acciaierie il giorno in cui, riac­ce­si i forni, si saluterà la nuo­va pri­ma cola­ta.
Il com­mis­sario Piero Nar­di ha regala­to all’ospite un cofanet­to con un pez­zo di rota­ia fer­roviaria del tipo che viene prodot­to a Piom­bi­no (vedi foto ottenu­ta dal sito www.corriereetrusco.it).