Sciopero e manifestazione: sì, no, non so
PIOMBINO 27 giugno 2019 — Pubblichiamo tre comunicati rispettivamente di Coordinamento Art. 1 – Camping CIG, Segreteria provinciale Uglm e RSU JSW Steel Italy Piombino, Comune di Piombino sulle iniziative sindacali e amministrative legate alla precarietà della situazione in JSW Steel Italy Piombino.
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG
Nelle assemblee di ieri indette dalle organizzazioni sindacali di JSW Steel Italy Piombino i lavoratori travolgono il moderatismo sindacale delle gerarchie e impongono, con il loro voto, il primo sciopero piombinese dell’era JSW. Solo il muro opposto dalle gerarchie sindacali alla richiesta di votare anche per una mobilitazione a Roma sotto il MiSE per il 9 luglio, ha impedito che venisse sancita anche questa forma di pressione. Solo due ore di sciopero a turno, nonostante si chiedesse di più in assemblea; ma è il primo segnale che il dissenso operaio si sta trasformando da rassegnazione in rabbia e voglia di partecipare, non ostante la strisciante ma forte repressione da parte dell’ azienda, che ha mobilitato in prima persona il massimo responsabile locale per convincere gli operai a non scioperare (azione antisindacale?), minacciando anche di togliere l’accesso a mensa a chi scioperava.
Finalmente le maggiori organizzazioni sindacali si sono rese conto che la situazione è molto pericolosa e denunciano con chiarezza che con i tagli alle voci salariali, alla occupazione, alle manutenzioni, alla sicurezza non si va da nessuna parte e che solo una accelerazione del “piano di fattibilità” e degli investimenti sui treni per riconquistare subito mercato e sui forni elettrici per ridare un futuro allo stabilimento, può fare uscire la fabbrica dal pantano ed evitare il suo definitivo affondamento. Ora, se vogliono essere coerenti con la loro presa di coscienza, i sindacati non devono aver paura di aprirsi e dare spazio alla democrazia sindacale, alla volontà di reazione che spinge dal basso, per dare continuità alla mobilitazione a cominciare dal 9 luglio, quando dobbiamo andare in tanti sotto al MiSE per rompere il giochino a scarica barile che si è instaurato tra “i due compari”: azienda e Governo. Si accusano a vicenda di inadempienza, ma sembrano (o sono ?) sostanzialmente d’ accordo nel fallimento del programma di investimenti sbandierato nel giugno 2018. Il 9 luglio il governo deve mettere sul tavolo le agevolazioni energetiche promesse e l’ azienda un piano serio di investimenti con scadenze chiare. Se non ci fossero atti concreti ma solo vaghe promesse, occorre rilanciare le mobilitazioni fin da subito, a cominciare da quello stesso giorno a Roma, con ogni forma di lotta possibile: per questo dobbiamo essere li’. Non abbiamo alternative: ci stanno mettendo “all’angolo” e ci vogliono preparare un futuro di miseria. Non lo permetteremo.
Oggi, al presidio davanti alla fabbrica, un sindacalista ha detto che queste due ore di sciopero sono un avvertimento all’azienda e che in mancanza di adeguate risposte si andrà oltre. Giusto. Ma queste due ore di sciopero sono anche un avvertimento che i lavoratori danno al sindacato, che ora deve scegliere se stare con loro e dare continuità alla lotta o essere travolto.
Segreteria provinciale Uglm e RSU JSW Steel Italy Piombino
Occorre una breve ricostruzione dei fatti: dopo le posizioni unilaterali dell’azienda rispetto ai buoni welfare e a taglio organizzativi , in consiglio di fabbrica le RSU hanno deciso di indire uno sciopero .
Doveva essere fatto prima delle assemblee, una esterna per i cassaintegrati, una nei tre turni in fabbrica.
Bene , all’assemblea esterna , indetta alle ore 10 , Fim, Fiom, Uilm si sono presentati un’ora e mezzo dop. Erano stati convocati dall’azienda (escludendo il sindacato UGL e la sua RSU) .
Al ritorno ci dicono che lo sciopero non ha più il caso di essere, poiché l’azienda ha fatto passi indietro sulle posizioni prese, ci dicono che è bastato minacciare lo sciopero per ottenere una vittoria. I lavoratori presenti non hanno accettato questa versione, hanno chiesto di poter votare per non annullarlo .
Lo sciopero è stato fatto due ore ai fine turno . Stamani poi, al picchetto davanti alla direzione, hanno parlato Fim, Fiom e Uilm descrivendo la gravità della situazione e degli atteggiamenti intimidatori da parte della proprietà (senza dare diritto a nessun altro di intervenire e negando la richiesta di portare i lavoratori al Mise).
La situazione è grave, l’azienda ha intimidito gli operai nei reparti, ha negato di andare in mensa alle persone che hanno scioperato.
Come Uglm è da mesi che denunciamo questa situazione: sperimentazione dell’ acciaio al piombo, fumosità sul progetto dell’impianto tempra , silenzio sulle demolizioni, lmancanza di piano industriale e investimenti, scadenza degli ammortizzatori sociali.
Seppur con mille scuse intendono oscurarci, noi non ci arrenderemo . Ringraziamo i lavoratori che hanno alzato la testa e la delegazione comunale intervenuta all’ iniziativa.
Comune di Piombino
Sciopero di due ore oggi su tutti i turni alla JSW Steel Italy Piombino. L’amministrazione comunale di Piombino ha partecipato con la presenza del vicesindaco e assessore alle attività produttive Giuliano Parodi, dell’assessore al lavoro Sabrina Nigro, dell’assessore all’istruzione Simona Cresci. Come già dichiarato due giorni fa dal sindaco Francesco Ferrari con una nota scritta, si è trattato di una presenza doverosa di fronte a una richiesta di attenzione da parte dei sindacati in termini di sicurezza sul lavoro.
L’adesione allo sciopero è stata anche l’occasione per l’amministrazione comunale di incontrare le segreterie sindacali, le Rsu dei lavoratori e la direzione aziendale.
“In vista della prossima convocazione al MiSE del 9 luglio – afferma il sindaco — l’obiettivo è quello di organizzare altri momenti di approfondimento con sindacati, azienda e Asl in modo da maturare una posizione chiara sulle posizioni da portare avanti e farci portavoce degli interessi della comunità con il Governo.
“All’azienda chiederemo pertanto maggiori dettagli sul piano industriale, sulle bonifiche, sull’annunciato investimento sulla tempra. In particolare quest’ultimo è fondamentale per consentire a questa amministrazione di intraprendere le valutazioni per la variante urbanistica che si renderebbe necessaria ai fini dell’investimento su questo impianto. L’incontro con l’Asl ci consentirà di approfondire la questione legata alla produzione dell’acciaio al piombo.
Già domani, giovedì 27, potremo affrontare alcune questioni con il commissario Lucchini in amministrazione straordinaria Piero Nardi con il quale abbiamo richiesto un appuntamento alcuni giorni fa”.