Scuole Marconi: l’edificio non è storico, è vecchio.…
CAMPIGLIA 21 dicembre 2014 — Dopo le osservazioni al Regolamento Urbanistico fatte prima che fosse approvato, dopo il Referendum negato sull’Urbanistica, anche l’ultimo tentativo fatto dalla lista civica Comune dei Cittadini di salvare l’edificio storico delle scuole Marconi è stato respinto dalla maggioranza PD. La lista aveva promosso una raccolta firme fatta tra i Venturinesi che ha visto una grande partecipazione e che ha sollevato l’attenzione sul tema che non era poi così conosciuto. L’ordine del giorno presentato in consiglio era molto semplice: riaprire la discussione in commissione urbanistica con tutte le forze politiche in virtù della grande importanza che riveste questo edificio per Venturina e per i venturinesi rappresentando un elemento d’identità per il paese e per molte generazioni. Il Regolamento Urbanistico, è giusto ricordarlo, prevede la vendita dell’edificio per realizzarci uffici, negozi o abitazioni con la conseguenza che, citando il testo, “non può essere esclusa la possibilità d’intervento su parti anche strutturali del complesso edilizio” . Questo vuol dire che i cittadini non avranno più la disponibilità e la usufruibilità dell’edificio e che gli elementi architettonici potranno essere irrimediabilmente compromessi.
La poco sensibilità su questo tema da parte della maggioranza PD è risultata palese quando un suo consigliere lo ha definito: “non storico, ma vecchio” e quando lo stesso Sindaco ha ammesso chiaramente che il suo interesse è di costruire un nuovo complesso scolastico e che l’identità storica dell’edificio viene in secondo piano, sottacendo che le risorse per costruire la nuova scuola saranno tre-quattro volte superiori ad un intervento di ammodernamento delle Marconi.
Il problema vero che è emerso in Consiglio è che questa maggioranza non ha un progetto vero per Venturina, non ha un’idea chiara di come valorizzare l’asse portante del Paese, non comprende che Ventuirna ha bisogno di avere una propria identità, la quale è rappresentata anche dai suoi edifici più storici. Dopo il disastro della zona “Blu” dovremo subire l’ennesimo scempio urbanistico che contribuirà a farla rimanere come un anonimo paese.
Comune dei Cittadini