Se ci si affida ai salvatori della patria

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PIOMBINO 12 novem­bre 2015 — La votazione e il dibat­ti­to del Con­siglio Comu­nale il 3 novem­bre, sul doc­u­men­to che quat­tro asso­ci­azioni piom­bi­ne­si han­no pro­pos­to, richiedono rif­les­sioni e chiari­men­ti. Le asso­ci­azioni han­no inte­so pro­porre un doc­u­men­to alle forze politiche e all’am­min­is­trazione comu­nale, mat­u­ra­to nelle due inizia­tive, per­al­tro molto parte­ci­pate, del Per­ti­cale e di Palaz­zo Appi­ani. I temi ritenu­ti dalle quat­tro asso­ci­azioni impor­tan­tis­si­mi, sono sta­ti boc­ciati o meglio, il doc­u­men­to è sta­to boc­cia­to e, temi fon­da­men­tali come la tutela del­la sicurez­za e dell’ambiente, i sosteg­ni alle famiglie in dif­fi­coltà, le prospet­tive per un ter­ri­to­rio che per anni, ormai è cer­to, dovrà sostenere enor­mi sac­ri­fi­ci, non sono sta­ti ripresi nel doc­u­men­to di mag­gio­ran­za, nep­pure per negar­li.
Per chiarire sui con­tenu­ti: Pd e Ammin­is­trazione comu­nale riten­gono che il Gov­er­no non deb­ba inter­venire nel­la siderur­gia nazionale con una polit­i­ca indus­tri­ale? Non van­no ricer­cati inter­es­si comu­ni fra i vari siti pro­dut­tivi e con i numerosi uti­liz­za­tori, coin­vol­gen­do il mon­do del­la ricer­ca, spez­zan­do la rival­ità fra ter­ri­tori ricer­can­do le sin­ergie e ricol­le­gan­do le fil­iere pro­dut­tive dalle materie prime fino alla com­mer­cial­iz­zazione e i servizi col­le­gati? Noi rite­ni­amo che ogni realtà non deb­ba viag­gia­re per con­to suo, affi­dan­dosi cieca­mente ai vari sal­va­tori del­la patria.
Poni­amo anche in pri­ma evi­den­za la ques­tione del­la sicurez­za nei luoghi di lavoro in ques­ta fase di trasfor­mazione rad­i­cale e di “effi­cien­ta­men­to” del­l’ap­pa­ra­to pro­dut­ti­vo.
Il gov­er­no deve varare mis­ure stra­or­di­nar­ie, oltre a quelle vigen­ti, per sostenere il red­di­to, di chi ha per­so il lavoro e si tro­va in con­dizioni di forte dif­fi­coltà. Dal voto del­la mag­gio­ran­za si deduce invece che non inter­es­sa allargare l’is­ti­tu­to dei lavori social­mente utili, adeguata­mente ret­ribuiti, a favore del ter­ri­to­rio, soprat­tut­to dopo il nubifra­gio. E poi è o non è indis­pens­abile la ricon­ver­sione eco­log­i­ca del­la nos­tra indus­tria, accom­pa­g­na­ta dalle boni­fiche, a sal­va­guardia sia del pos­to di lavoro che del­la salute di tut­ti lavo­ra­tori e cit­ta­di­ni ?
Pec­ca­to che nes­sun mem­bro delle forze di mag­gio­ran­za del nos­tro Con­siglio Comu­nale sia rius­ci­to a cogliere e a con­di­videre, mag­a­ri solo in parte, le nos­tre pro­poste scam­bian­do il nos­tro per un doc­u­men­to a cui con­trap­por­si. Ringrazi­amo invece le mino­ranze che han­no colto lo spir­i­to propos­i­ti­vo con cui ci siamo mossi. La nos­tra inizia­ti­va è forse sta­ta vista come un’in­deb­i­ta ingeren­za o addirit­tura, in modo del tut­to stru­men­tale, come un attac­co politi­co all’am­min­is­trazione, oppure siamo di fronte ad un rifi­u­to dei temi pro­posti? In entram­bi i casi niente di più sbaglia­to. La trasparen­za e la parte­ci­pazione non sono val­ori a cor­rente alter­na­ta.
Ai sin­da­cati: già il 5 otto­bre non esi­tarono ad accusare le nos­tre asso­ci­azioni di esser­si schier­ate con­tro l’alto­forno, ma dimen­ti­carono di aver­lo loro stes­si accan­to­na­to in favore del pre­ri­dot­to, e di avere subito per mesi le dev­as­tan­ti oscil­lazioni di Cevi­tal in mate­ria.

Le asso­ci­azioni: Rug­gero Tof­fo­lut­ti con­tro le mor­ti sul lavoro,
Res­ti­amo Umani, Lavoro Salute Dig­nità, Legam­bi­ente

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