Se invece di annunci fossero fornite informazioni

PIOMBINO 17 gen­naio 2016 — Tra i tan­ti annun­ci che ormai cos­ti­tu­is­cono il modo pre­vile­gia­to di far polit­i­ca in Val di Cor­nia (anche le tele­fonate cos­ti­tu­is­cono ormai ogget­to di annun­ci) in realtà non com­paiono quel­li che, ai fini del­l’in­for­mazione alle per­sone, sono i più impor­tan­ti e cioè quel­li che dan­no con­to del rispet­to dei pro­gram­mi con­cor­dati e dei tem­pi sta­bil­i­ti. È da un lato una ques­tione di trasparen­za, prin­ci­pio sem­pre vali­do per le pub­bliche ammin­is­trazioni anche se dimen­ti­ca­to, e dal­l’al­tro l’u­ni­co modo pos­si­bile per con­fer­mare o meno quei pro­gram­mi o decidere di sos­ti­tuir­li. Il con­trario di quel­l’at­teggia­men­to da “che sarà mai” che Stile libero ha doc­u­men­ta­to a propos­i­to delle demolizioni degli impianti non più utilz­za­ti a fini pro­dut­tivi siderur­gi­ci (ammes­so e non con­ces­so che la demolizione sia una buona scelta).
Nat­u­ral­mente nes­suno ha dato con­to pub­bli­ca­mente e chiara­mente del­la fine che han­no fat­to l’ac­cor­do di pro­gram­ma Piom­bi­no-Bag­no­li del 2007 o l’ac­cor­do sulle boni­fiche del Sito di inter­esse nazionale (SIN) del 2008, ma nes­suno pen­sa nem­meno di dar con­to del rispet­to degli ulti­mi accor­di, quel­li sul­la siderur­gia, sul­la rein­dus­tri­al­iz­zazione e sulle boni­fiche.
I ritar­di, chi­ami­amoli così, dei prog­et­ti Afer­pi sono sta­ti doc­u­men­tati e sono sot­to gli occhi di tut­ti. I I tem­pi reali delle boni­fiche pub­bliche sono già sta­ti descrit­ti da Stile libero in un prece­dente arti­co­lo.
Vedi­amo adesso alcu­ni altri impeg­ni dis­at­te­si.

Accor­do di pro­gram­ma 30 giug­no 2015
Come è noto Afer­pi è chia­ma­ta a real­iz­zare la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va (bonifi­ca) delle aree che ha acquisi­to sot­to for­ma di pro­pri­età o di con­ces­sione dema­niale. L’ac­cor­do di pro­gram­ma rel­a­ti­vo, del 30 giug­no 2015, sta­bili­va che «… Il prog­et­to oper­a­ti­vo di mes­sa in sicurez­za e il rel­a­ti­vo piano finanziario, sono pre­sen­tati, entro 120 giorni dal­la stip­u­la del pre­sente accor­do, al Min­is­tero dell’ambiente e del­la tutela del ter­ri­to­rio e del mare che, entro trenta giorni dal­la sca­den­za di det­to ter­mine, con­vo­ca una Con­feren­za di Servizi ai sen­si del com­ma 8 dell’art. 252-bis del d.lgs. n. 152 del 2006…». I 120 giorni sono pas­sati ma siamo anco­ra a dis­cutere non del prog­et­to, che deve definire anche i tem­pi di real­iz­zazione degli inter­ven­ti, delle opere e delle mis­ure di pre­ven­zione e mes­sa in sicurez­za, ma del­l’anal­isi di ris­chio, che è la pre­mes­sa del­la prog­et­tazione degli inter­ven­ti, e ad un impeg­no da parte di Afer­pi, pre­vis­to per la pri­ma decade di dicem­bre ma non rispet­ta­to, a pre­sentare il crono­pro­gram­ma di attuazione dei lavori e la doc­u­men­tazione rel­a­ti­va alle tec­nolo­gie di inter­ven­to.
Ora sic­come nel­lo stes­so accor­do di pro­gram­ma è gius­ta­mente sta­bil­i­to che gli inter­ven­ti di pre­ven­zione e mes­sa in sicurez­za di Afer­pi e di Invi­talia devono essere real­iz­za­ti in modo inte­gra­to e coor­di­na­to, che devono essere rispet­tati i crono­pro­gram­mi degli inter­ven­ti, pre­visti a loro rispet­ti­vo cari­co, nonché  i con­tenu­ti del prog­et­to inte­gra­to attua­ti­vo, che sarà approva­to con decre­to del Min­is­tero dell’ambiente e del­la tutela del ter­ri­to­rio e del mare, è facile prevedere che i tem­pi saran­no lunghi. Bas­ta ricor­dare che Invi­talia per i pro­pri inter­ven­ti prevede che se la con­ven­zione fos­se sta­ta stip­u­la­ta il pri­mo gen­naio 2016

  • i lavori di mes­sa in sicurez­za dei suoli (pavi­men­tazione) par­tireb­bero nel gen­naio 2018 e ter­minereb­bero nell’aprile 2020;
  • i lavori di mes­sa in sicurez­za del­la fal­da par­tireb­bero nel giug­no 2020 e ter­minereb­bero nell’ottobre 2021,
  • tut­ti i lavori ter­minereb­bero nell’ottobre 2021.

Rima­ni­amo in ogni caso al tema: il non rispet­to degli accor­di.
Sem­pre lo stes­so accor­do sta­bilisce che Afer­pi «...è tenu­ta a pre­sentare al Min­is­tero dell’Ambiente e del­la tutela del ter­ri­to­rio e del mare, al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, alla Regione Toscana e alla Provin­cia di Livorno e al Comune di Piom­bi­no un report semes­trale sul­lo sta­to di attuazione degli inter­ven­ti e sui risul­tati dei mon­i­tor­ag­gi da svol­gere sec­on­do quan­to pre­vis­to dagli elab­o­rati prog­et­tuali approvati dal­la con­feren­za di servizi con­vo­ca­ta ai sen­si dell’articolo 252-bis…».
Il pri­mo report non è sta­to pre­sen­ta­to, almeno così ha dichiara­to l’asses­sore Chiarei il 13 gen­naio nel cor­so di una riu­nione del­la quar­ta com­mis­sione con­is­liare del Comune di Piom­bi­no.
Per inciso vale la pena di ricor­dare che nel­lo stes­so accor­do esiste una clau­so­la riso­lu­ti­va che affer­ma essere prestazioni essen­ziali

  • la pre­sen­tazione del­la doc­u­men­tazione prog­et­tuale per la real­iz­zazione degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va entro e non oltre 90 giorni dal­la dif­fi­da ad adem­piere;
  • la pre­sen­tazione del report semes­trale.

Accor­do di pro­gram­ma aprile 2014
L’ac­cor­do di pro­gram­ma del­l’aprile 2014 si pres­ta ad altri annun­ci man­cati.
Un arti­co­lo riguar­da il finanzi­a­men­to di uno o più «…prog­et­ti volti all’­ef­fi­cien­ta­men­to ener­geti­co ed alla riduzione del­l’impianto ambi­en­tale del ciclo pro­dut­ti­vo di met­al­lo liq­ui­do del­lo sta­bil­i­men­to ex Luc­chi­ni di Piom­bi­no. L’is­tan­za è presentata…entro sei mesi dal­la data del con­trat­to di ces­sione di tut­to o parte del com­p­lesso industriale…Qualora il pro­gram­ma non sia pre­sen­ta­to entro il ter­mine di sei mesi ovvero non ricor­ra­no i pre­sup­posti per la con­ces­sione del­l’agevolazione, le risorse sono pro­gram­mate per l’at­tuazione degli interventi…previsti dal pre­sente accor­do com­pat­i­bili con il loro impiego…».
Il finanzi­a­men­to pre­vis­to era pari a 30 mil­iono di euro. Ma è ormai salta­to e di ripro­gram­mazione nem­meno si par­la.
Del­la sto­ria del­la man­ca­ta real­iz­zazione del­la ss 398 sia per il trat­to dal­lo svin­co­lo del­la Geo­det­i­ca a Gag­no sia per quel­lo da Gag­no a Pog­gio Bat­te­ria nem­meno vale la pena di par­lare, ma forse  è utile ricor­dare quel­la del­la demolizione delle navi mil­i­tari.
«…il Gov­er­no si impeg­na, dice­va l’ac­cor­do, a ren­dere disponi­bili navi da sman­tel­lare del Min­is­tero del­la Dife­sa ai siti navali ubi­cati pres­so il Por­to di Piom­bi­no che pre­sen­ter­an­no i req­ui­si­ti pro­fes­sion­ali, ambi­en­tali e san­i­tari, richi­esti per lo svol­gi­men­to di tale attiv­ità ed, a tale scopo, il Min­is­tero del­la Dife­sa pro­ced­erà alla definizione di un pro­gram­ma di dis­mis­sione delle navi, anche in ter­mi­ni di numerosità e ton­nel­la­gio, nel­l’am­bito di uno speci­fi­co crono­pro­gram­ma deter­mi­na­to entro tre mesi [dal­la fir­ma dell’ accordo].…relativamente alla resa in disponi­bil­ità di navi militari.…saranno def­i­nite le modal­ità tec­niche attua­tive medi­ante speci­fi­ci accor­di tra il Min­is­tero del­la Dife­sa e il sito navale di Piom­bi­no…».
Ad oggi nes­sun crono­pro­gram­ma e nes­sun accor­do esistono.

Accor­do di pro­gram­ma mag­gio 2015
Infine l’ac­cor­do di pro­gram­ma che riguar­da il prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale del­l’area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no del 7 mag­gio 2015. 30 giug­no e 31 dicem­bre sono le sca­den­ze per la pre­dis­po­sizione di una relazione tec­ni­ca sul­lo sta­to di attuazione degli inter­ven­ti. Le relazioni sono trasmesse a tut­ti i sogget­ti sot­to­scrit­tori i quali, entro i suc­ces­sivi trenta giorni, fan­no per­venire even­tu­ali osser­vazioni ma nes­suna di queste relazioni è mai sta­ta resa pub­bli­ca.

Con­clu­sioni
Che dire? Forse se invece di decla­mare il mod­el­lo Piom­bi­no si facesse uso di un sem­plice file excel dove mon­i­torare impeg­ni e sca­den­ze e recla­mare il pat­tuito e dovu­to e ren­der­lo di pub­bli­co acces­so a tut­ti i cit­ta­di­ni si farebbe cosa più utile.
Cer­to ser­vono a ben poco i siti
del Comune di Piom­bi­no sul­la riqual­i­fi­cazione ambi­en­tale e pro­dut­ti­va del polo siderur­gi­co http://www.comune.piombino.li.it/index.php?admininfo=0&id_sezione=1750,
o quel­lo del­la Regione sul­la ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale del­l’area di Piom­bi­no http://www.regione.toscana.it/-/riconversione-e-riqualificazione-industriale-dell-area-di-piombino,
o quel­lo di Invi­talia sul­l’area di crisi indus­tri­ale di Piom­bi­no http://www.invitalia.it/site/new/home/cosa-facciamo/rilanciamo-le-aree-di-crisi-industriale/piombino/piombino.html.

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