Se Jindal non è utile il territorio ne faccia a meno

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PIOMBINO 5 mar­zo 2020 — Dal­l’in­con­tro al MiSE del 2 mar­zo emerge che sono sta­ti già con­ces­si a Jin­dal i 4 mesi di pro­ro­ga richi­esti, sen­za che alla multi­nazionale, per ora, sia sta­ta chi­es­ta nes­suna garanzia. Da parte del Gov­er­no, è il modo peg­giore di iniziare una trat­ta­ti­va, se vuole davvero tute­lare gli inter­es­si dei lavo­ra­tori e dei cit­ta­di­ni di Piom­bi­no. Dal­lo stes­so incon­tro emerge che le isti­tuzioni anche locali han­no due set­ti­mane per chiedere aggior­na­men­ti all’ac­cor­do di pro­gram­ma, rel­a­ti­vo al rap­por­to con Jin­dal.
A giudizio del Camp­ing CIG va riven­di­ca­to quan­to segue:

  • ammes­so e non con­ces­so che l’azienda fac­cia sul serio, JSW deve accettare, come con­dizione pregiudiziale, di pre­sentare al ter­mine dei 4 mesi il piano defin­i­ti­vo, che preve­da la costruzione di 3 forni elet­tri­ci, 2 treni nuovi di lam­i­nazione, con una spe­sa di 1 mil­iar­do di euro: cioè, Jin­dal deve ” riman­gia­r­si” il crono­pro­gram­ma sec­on­do cui, pri­ma di incom­in­cia­re a trattare, l’azienda pre­sen­terà fra altri 4 mesi solo un piano pre­lim­inare, poi ulte­ri­ori 4 mesi per fare esam­inare tale piano alle isti­tuzioni, e infine il piano defin­i­ti­vo, in un tem­po indefini­to, come sta scrit­to nel­la let­tera con la quale l’azienda ha chiesto il rin­vio e ha det­to nel­l’in­con­tro il 18 feb­braio al MiSE;
  • JSW deve assumere impeg­ni cer­ti, con sca­den­ze vin­colan­ti e for­ti penali in caso di inadem­pien­za per inves­ti­men­ti su forni elet­tri­ci e nuovi treni, inves­ti­men­to di 18 mil­ioni( da attuar­si subito) per i revamp­ing dei treni esisten­ti, per la tem­pra rotaie, per le demolizioni, a com­in­cia­re dal­la cok­e­ria, impianto abban­do­na­to a se stes­so, che già oggi cos­ti­tu­isce un peri­co­lo per i lavo­ra­tori e la cit­tà, demolizioni che dove­vano essere già ter­mi­nate nel 2019;
  • JSW deve accettare il pro­l­unga­men­to, con poteri raf­forza­ti, del­la sorveg­lian­za min­is­te­ri­ale, fino al ter­mine del­l’in­tero prog­et­to;
  • JSW deve accettare che le aree inuti­liz­zate torni­no, da subito, al demanio per far par­tire altre attiv­ità pro­dut­tive e che l’acciaio al piom­bo sia abban­do­na­to.

In altre parole, Jin­dal adesso ” a gratisse” non deve pren­dere piu’ niente, a com­in­cia­re dal­la pro­ro­ga di 4 mesi. O il suo dis­eg­no è utile anche al ter­ri­to­rio, sec­on­do il prin­ci­pio cos­ti­tuzionale dell’utilità sociale dell’impresa pri­va­ta, altri­men­ti, è il ter­ri­to­rio che deve fare a meno di Jin­dal, da subito.
Se JSW pre­sen­terà il piano indus­tri­ale e finanziario defin­i­ti­vo, il Gov­er­no, da parte sua, allo­ra dovrà garan­tire in modo chiaro e ver­i­fi­ca­bile il rispet­to degli impeg­ni assun­ti, dal­la riduzione del cos­to del­l’en­er­gia agli altri incen­tivi eco­nomi­ci. Al Comune chiedi­amo poi che, se in queste set­ti­mane non sono pos­si­bili le assem­blee pre­viste per le note vicende san­i­tarie, si fac­ciano almeno con­sul­tazioni on- line. Inoltre, per tute­lare min­i­ma­mente il red­di­to di lavo­ra­tori, cass­in­te­grati, dis­oc­cu­pati e altre cat­e­gorie impov­erite, il Comune deve ripristinare la soglia di esen­zione dall’addizionale Irpef a 20.000 euro/anno e appli­care il prin­ci­pio cos­ti­tuzionale del­la pro­gres­siv­ità ai red­di­ti supe­ri­ori a tale soglia.

Asso­ci­azione Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG

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