Se l’ordine del giorno è del M5S non si approva
CAMPIGLIA 24 dicembre 2015 — Il 22 novembre 2015 il Governo Renzi ha deciso in poche ore di operare un anticipo del “Bail In”, agendo con Decreto Legge 183, approvato dal Consiglio dei Ministri, il quale ha disposto il piano di salvataggio di quattro banche italiane in sofferenza, tra cui la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.
Nel nostro Comune circa 100 risparmiatori sono stati coinvolti in parte o totalmente perdendo i risparmi risparmi di una vita, per un totale di 2.2 milioni euro.
Tale notizia ci ha sconvolto, infatti il 6 dicembre 2015 abbiamo presentato un o.d.g, ripreso integralmente dal testo approvato all’unanimità da tutto il consiglio regionale Toscano, il quale prevedeva due semplici impegni:
— convocare una riunione con TUTTE le associazioni dei consumatori
— richiedere ufficialmente al Governo e al Parlamento, di inserire, durante la conversione del DL 183/2015 (Salvabanche), tutte le misure necessarie affinchè si possano recuperare i risparmi volatilizzati nel nulla dopo anni di sacrifici.
Nel Consiglio comunale del 22 dicembre 2015, al fine di dare un forte segnale di vicinanza ai risparmiatori truffati, abbiamo proposto il ritiro del nostro o.d.g. e di quello presentato da Campiglia Democratica, al fine di creare, insieme a tutte le forze politiche presenti in Consiglio, un testo neutro, senza simboli, di vicinanza ai cittadini con l’obiettivo di:
- - recuperare parte dei risparmi chiedendo la modifica del DL 183/2015 nella fase di conversione;
- - richiedere risarcimenti agli amministratori che hanno creato il buco;
- - fornire assistenza per la compilazione di pratiche, moduli di rimborso, esposti;
- - chiedere a gran voce trasparenza;
- - convocare una riunione di zona con tutte le associazioni dei consumatori.
Purtroppo anche quel giorno ha prevalso la “politica”, non nel senso nobile del termine: “ricerca del bene comune, astraendosi dalla condizione di singoli e pensando come un tutto, tutti insieme” ma quella delle fazioni, dei giochi di potere a danno dei cittadini.
Campiglia Democratica si è arrampicata sugli specchi, dicendo che le nostre richieste erano inattuabili e che nelle premesse era necessario sostenere l’azione del Governo.
Quel governo che in una notte ha polverizzato 728 milioni di euro detenuti da cittadini ignari del rischio che stavano correndo, tacciati come speculatori, raggirati (in molti casi) nella fase di collocazione di prodotti, piazzati da chi sapeva che il loro valore nel tempo sarebbe stato pari a 0.
Quello era il 50esimo atto presentato in un anno e mezzo dal nostro gruppo e per la 43esima volta Campiglia Democratica ha bocciato il provvedimento, solo perchè lo avevamo presentato noi. Noi che non volevamo inserirci simboli o considerazioni politiche.
Speravamo, per una volta, di poterci unire per manifestare la nostra vicinanza, producendo atti concreti a tutela dei risparmiatori truffati, invece no anche questa volta si è preferito difendere l’indifendibile: il Pd, il governo Renzi e la Boschi, coloro che dicono di essere dalla parte dei risparmiatori infatti hanno chiamato il decreto “salvabanche”.
I consiglieri portavoce M5S Campiglia Marittima
Daniele Fioretti
Chesi Cristina