Non basta quello nazionale? Se ne fa uno regionale

PIOMBINO 1 aprile 2019 — Regione Toscana e Comune di Piombino informano che si sta iniziando a predisporre la stesura di un accordo di programma regionale con Aferpi.
Pare di capire che quello firmato nel luglio 2018 non sia idoneo nemmeno a gestire i problemi che incontra Aferpi nella prima fase di attuazione del suo piano industriale (quello mai reso pubblico) ed in particolare l’ampliamento del treno rotaie nella sua localizzazione attuale in contrasto con le previsioni urbanistiche approvate dal Comune di Piombino con la variante Aferpi. Cosa peraltro non nuovissima messa in evidenza fin da subito da Stile libero Idee dalla Val di Cornia.
Si fa riferimento, nei due comunicati, anche alla “possibilità di utilizzare la discarica di RIMateria per conferirvi gli scarti industriali” e sarà interessante leggere come il problema sarà affrontato, soprattutto dopo che RIMateria è diventata a maggioranza privata, con la vendita del 60% delle azioni a Unirecuperi e Navarra e, con la vendita delle azioni, anche il diritto di commercializzazione degli spazi di una discarica che non c’è ancora.
Naturalmente rimane un problema istituzionale che i due comunicati non sciolgono e cioè se il sindaco, senza alcuna autorizzazione del consiglio comunale, possa firmare un accordo di programma, anche di natura urbanistica, quando è già stato firmato dal ministro degli interni il decreto con il quale vengono definitivamente fissate nella data di domenica 26 maggio (eventuale turno di ballottaggio il 9 giugno) le elezioni amministrative per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali con comunicazione immediata ai prefetti per gli adempimenti di loro competenza.
Come conseguenza dell’atto del ministro è scattato il periodo di ridotta attività dei consigli comunali. Infatti, a far data dall’emissione del decreto (20 marzo) i consigli, che dureranno in carica fino all’elezione dei nuovi organismi, si dovranno limitare ad adottare solo gli atti “urgenti ed improrogabili” e tra questi non c’è certamente l’autorizzazione ad un sindaco a firmare una accordo di programma del tipo che si sta ventilando. Ci aiuta il ministero degli interni che in una circolare afferma che “ tali sono i casi in cui l’inattività comporti un danno per l’ente o si configuri come un inadempimento di fronte a obblighi derivanti da leggi, provvedimenti amministrativi o comunque collegati a vincoli contrattuali”.
Non è un problema da poco che meriterebbe una qualche attenzione vista la sua rilevanza istituzionale prima che politica, anche se sappiamo bene quanti accordi di programma dal 2004 ad oggi il sindaco di Piombino abbia firmato senza alcuna autorizzazione del consiglio comunale.
Di seguito i comunicati stampa di Regione Toscana e Comune di Piombino:
Regione Toscana
Istituzioni e Aferpi concordi: per facilitare l’insediamento e lo sviluppo del sito produttivo di Piombino serve un accordo di programma di valenza regionale. E i tecnici stanno già lavorando alla stesura del testo.
È questo l’esito della riunione che si è tenuta questa mattina a Firenze, in Palazzo Sacrati Strozzi, coordinata dal presidente della Giunta regionale e alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Aferpi, di proprietà degli indiani di JSW, il sindaco di Piombino, il consigliere regionale di Piombino e i tecnici della Regione e dell’azienda.
Lo scopo dell’incontro era di esaminare le questioni sul tappeto per fare in modo che i piani di sviluppo possano essere rispettati. A questo proposito è stata esaminata la richiesta di variante al Regolamento urbanistico che possa permettere di realizzare un nuovo capannone dedicato alla tempra delle rotaie, situato accanto al treno rotaie. L’altra questione ha riguardato la possibilità di utilizzare la discarica di Rimateria per conferirvi gli scarti industriali. Non è mancata una riflessione generale sull’utilizzo delle aree.
Si è convenuto quindi di stendere il testo di un accordo di programma di valenza regionale che, ricollegandosi a quello sottoscritto a livello nazionale, rappresenti anche l’occasione per dar conto di quanto realizzato fin qui dall’azienda e per una conferma degli investimenti in corso e di quelli previsti per l’annunciato sviluppo del sito produttivo piombinese.
Al termine è stato deciso di riconvocare il tavolo di confronto tra una decina di giorni per esaminare la bozza di testo dell’accordo di programma regionale.
Comune di Piombino
In Regione questa mattina, a palazzo Sacrati Strozzi, incontro tra istituzioni e Aferpi per discutere lo sviluppo produttivo del sito industriale. All’ordine del giorno, in particolare, la richiesta di variante al Regolamento urbanistico per la realizzazione di un nuovo treno rotaie (persino inutile ricordare che non si tratta di un nuovo treno rotaie, ndr) da parte dell’azienda siderurgica e per la questione legata al conferimento degli scarti industriali in RIMateria.
All’incontro erano presenti il presidente della giunta regionale Enrico Rossi, Fausto Azzi in rappresentanza di Aferpi, il sindaco Massimo Giuliani e il vicesindaco Ilvio Camberini, il consigliere regionale Gianni Anselmi e i tecnici della Regione.
Istituzioni e azienda sono stati concordi nella necessità di elaborare un nuovo accordo di programma di valenza regionale, al quale i tecnici stanno già lavorando, collegato con l’accordo nazionale sottoscritto nel luglio 2018.
L’azienda ha infatti comunicato recentemente la volontà di avviare investimenti per circa 30 milioni di euro attraverso la realizzazione di nuovi impianti, nello specifico di un nuovo treno rotaie, che consentirebbe una maggiore qualificazione della lavorazione delle rotaie sul mercato e un notevole salto di qualità del prodotto.
L’ impianto dovrebbe essere realizzato però in un’area adiacente al capannone che accoglie l’attuale treno rotaie e questo rappresenterebbe un elemento di conflittualità rispetto a quanto previsto dalla pianificazione urbanistica vigente che ridefinisce il complessivo riassetto delle aree liberate dalle lavorazioni siderurgiche. Per la realizzazione del nuovo impianto è pertanto necessaria una nuova variante urbanistica che, in ogni caso, necessita di tempi ben definiti e non di breve termine.
Il nuovo accordo di programma potrebbe servire quindi a inquadrare queste modifiche urbanistiche richieste, con l’obiettivo di rafforzare la capacità industriale della fabbrica sul territorio, aumentandone la competitività sul mercato, senza provocare particolare impatto ambientale.
Il lavoro sul nuovo accordo è quindi avviato e a breve ci sarà una nuova riunione di aggiornamento. Nel frattempo, non appena Aferpi avrà inviato al Comune tutta la documentazione necessaria per l’avvio della procedura, potranno essere iniziate le procedure di verifica di assoggettabilità a Vas della variante urbanistica richiesta.