PIOMBINO 22 gen­naio 2019 — La denun­cia di due madri i cui i gio­vanis­si­mi figli sono sta­ti pro­tag­o­nisti di inci­den­ti a Piom­bi­no e nes­suno si è fer­ma­to ad aiu­tar­li nel­l’in­dif­feren­za gen­erale las­cia attoni­ti. L’aus­pi­cio è che si reat­ti di episo­di infausti ed acci­den­tali. Purtrop­po già da tem­po vi sono seg­nali di imbar­bari­men­to, degra­do sociale e cul­tur­ale con forme esasper­ate di ego­is­mo ed indi­vid­u­al­is­mo. Un per­cor­so inver­so rispet­to ai prin­cipi di sol­i­da­ri­età ed uman­ità che han­no carat­ter­iz­za­to da sem­pre il nos­tro ter­ri­to­rio. Nonos­tante queste situ­azioni spi­acevoli, vi sono esem­pi impor­tan­ti e con­creti con uomi­ni e donne che imp­ie­gano il loro tem­po volon­tari­a­mente nelle asso­ci­azioni di soc­cor­so e di assis­ten­za alle per­sone. Cos­toro sono la parte migliore del­la comu­nità, dai quali dob­bi­amo pren­dere esem­pio e trarre inseg­na­men­to per le future gen­er­azioni.

Lui­gi Cop­po­la, seg­re­tario UDC provin­cia di Livorno