Senza valorizzazione la Chiesa dell’Annunciata
SUVERETO 2 luglio 2016 — Ho avuto l’occasione di passare dall’Annunziata e mi sono trovato di fronte ad una spiacevole sorpresa. Al fianco della vecchia Chiesa, tra questa, il fosso e la strada provinciale, qualche buontempone ha ritenuto giusto installare il proprio imposto. Per chi non lo sapesse, nelle pratiche boschive, l’imposto, è quell’area dove viene depositata la legna tagliata per poi procedere al caricamento sui mezzi di trasporto al momento della vendita del legname. Quindi nel terreno adiacente alla Chiesa è stato posto un notevole peso con il rischio che possa far cedere il terreno e quindi creare una forte pericolosità per la caduta della stessa Chiesa; inoltre su quella parte si notano anche molto evidenti tracce di mezzi pesanti, si presuppone trattori, che muovendosi prendono la legna e la caricano sui mezzi, aumentando notevolmente il rischio del crollo di questo bene.
Da informazioni assunte mi dicono che la ex-Chiesa non è più proprietà privata ma è stata donata alla Curia di Massa e Piombino; voglio augurarmi che la realizzazione dell’imposto sia stato fatto senza chiedere autorizzazione, altrimenti ci sarebbe davvero di che dubitare della volontà di mantenimento dei beni storico-architettonici e di una sua valorizzazione. Certamente guardando lo stato di degrado si viene assaliti da sconforto, tanto è forte fino a veder nate piante sulla muratura appena sotto al tetto: la dimostrazione che sono anni che non vengono fatte manutenzioni. Eppure trattasi di una struttura che invece merita rispetto e attenzione, per il suo valore architettonico oltre che storico, tanto da lasciar stupiti da tanto degrado e incuria.
Autentico peccato perché Suvereto in particolare non ha davvero bisogno di vedere il proprio patrimonio storico e architettonico così bistrattato e abbandonato. Ora che non è più nelle mani del privato, voglio augurarmi che siano fatti tutti gli sforzi possibili e immaginabili affinché anche questa preziosa testimonianza storica e architettonica venga inserita nell’elenco dei beni da valorizzare e sia impedito un ulteriore degrado se non il crollo definitivo visto lo stato già ampiamente fatiscente.