LA BANCA DITALIA CANCELLA FINWORLD DALL’ALBO DEGLI INTERMEDIARI

Sfortunati furono la fideiussione e chi l’ha voluta

· Inserito in News dal territorio

PIOMBINO 19 luglio 2018 — Sfor­tu­na­ta fu quel­la fideius­sione e soprat­tut­to sfor­tu­nati furono col­oro che la vol­e­vano con­trarre, vale a dire RiMa­te­ria e il Comune di Piom­bi­no. L’ente locale addirit­tura pre­stando i sol­di del cos­to del­la fideius­sione  (350mila euro) alla soci­età di Ischia di Cro­ciano e per questo arrivan­do perfi­no ad approvare una vari­azione di bilan­cio.
A cose fat­te almeno all’apparenza, diven­ta perfi­no super­fluo ricor­dare che, per con­seguire un obbi­et­ti­vo evi­den­te­mente impor­tante, se non vitale per RiMa­te­ria, il con­siglio comu­nale ha imp­ie­ga­to due sedute, con la pri­ma risul­ta­ta infrut­tu­osa per man­can­za del numero legale e con la sec­on­da carat­ter­iz­za­ta dal­la pre­sen­za sui banchi e dagli inter­ven­ti del pres­i­dente Vale­rio Cara­mas­si.
In par­ti­co­lare nel­la sec­on­da sedu­ta,  il 16 luglio 2018, il Comune di Piom­bi­no ha delib­er­a­to di con­cedere a RiMa­te­ria un’anticipazione di cas­sa appun­to di 350mila euro.  Una som­ma da pagare alla soci­età romana Fin­world Spa, iscrit­ta nell’apposito elen­co dei fideius­sori con­ser­va­to alla Ban­ca d’I­talia.  Il pres­i­dente di RiMa­te­ria Vale­rio Cara­mas­si ha infat­ti aper­to e con­clu­so il dibat­ti­to in con­siglio (nonos­tante che non risul­ti essere né con­sigliere né asses­sore)  spie­gan­do che i 350mila euro sareb­bero servi­ti per pagare la garanzia richi­es­ta dal­la Regione Toscana per avere la sicurez­za che vengano cop­er­ti “i costi futuri di ges­tione e post ges­tione del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano, la sua mes­sa in sicurez­za in caso di chiusura” e aggiun­gen­do che “la som­ma finirà nelle casse di Fin­world, inter­me­di­ario finanziario accred­i­ta­to da Ban­ca d’I­talia, che rilascerà la rel­a­ti­va poliz­za”.
Tut­to bene (anzi beni­no) se non fos­se che, pochi giorni fa, ovvero l’11 luglio 2018 il Con­siglio di sta­to, accoglien­do una richi­es­ta del­la Ban­ca d’Italia, ha pub­bli­ca­to un’ordinanza con la quale ha fat­to riv­i­vere un provved­i­men­to del­la stes­sa Ban­ca d’Italia (25 novem­bre 2016) con il quale veni­va nega­ta a Fin­world l’autorizzazione per l’iscrizione nell’albo degli inter­me­di­ari finanziari. In altre parole un vero e pro­prio divi­eto a rilas­cia­re fideius­sioni.
Il Con­siglio, sem­pre nel­la sedu­ta dell’11 luglio, ha anche fis­sato per il 19 luglio 2018, cioè per oggi, la cam­era di con­siglio per dis­cutere col­le­gial­mente dell’istanza caute­lare, pro­pos­ta da Fin­world di fronte al provved­i­men­to di diniego.
La deci­sione del Con­siglio di sta­to è giun­ta dopo una lunghissi­ma serie di richi­este di sospen­si­va pro­poste, dopo la pri­ma deci­sione del 2016, da Fin­world e anche dal­la Ban­ca d’Italia  su cui in pas­sato si sono pro­nun­ciati il Tar e lo stes­so Con­siglio con deci­sioni  diverse nel tem­po.
A fronte all’udienza per l’istanza di cautela (per ora non si conoscono gli esi­ti) al momen­to res­ta vivo il fat­to che dall’ 11 luglio 2018 Fin­world non è più pre­sente nell’albo degli inter­me­di­ari finanziari.
Per la cronaca va rifer­i­to che non è la pri­ma dis­avven­tu­ra per Fin­world da quan­do la soci­età è nata, il 7 agos­to 2000. Sot­to i riflet­tori è fini­to per esem­pio il caso delle dif­fi­coltà incon­trate da alcune soci­età di cal­cio parte­ci­pan­ti al cam­pi­ona­to di serie C  (rischi­ano di non pot­er­si iscri­vere) a segui­to delle fideius­sioni rilas­ci­ate da Fin­world. Local­mente Fin­word ha anche garan­ti­to polizze che la “Por­to di Ceci­na” spa ha con­seg­na­to in Comune a Ceci­na.
Chiara­mente, per avere un quadro più pun­tuale del­la situ­azione, dovre­mo aspettare le deci­sioni del Con­siglio di sta­to in cam­era di con­siglio ma cer­ta­mente anche questo ele­men­to si inserisce non pos­i­ti­va­mente nel­la vita di RiMa­te­ria (per la  ver­ità dovrem­mo dire di Asiu in prim­is e poi di RiMa­te­ria) già di per sé suf­fi­cien­te­mente  travagli­a­ta.

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