Sì all’ampliamento del porto turistico di Salivoli

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PIOMBINO 25 feb­braio 2016 — La col­lo­cazione geografi­ca del promon­to­rio piom­bi­nese, davan­ti ad un arcipela­go uni­co e facil­mente rag­giun­gi­bile via mare, fa di Piom­bi­no un pos­to invidi­a­bile per lo svilup­po del­la nau­ti­ca, anche rispet­to a molti lidi che ospi­tano strut­ture diportis­tiche ben più dis­tan­ti dalle isole mag­giori.
In un otti­ca di diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca del­la cit­tà ci sem­bra che questo set­tore pos­sa e deb­ba svilup­par­si di più anche rispet­to alle attuali
real­iz­zazioni che sono poche, pic­cole e mal col­lo­cate.
Benis­si­mo dunque il recente avvio da parte dell’Amministrazione comu­nale del prog­et­to del­la Chiusa di Ponte­doro, dove si prevede oltre che un por­to, la real­iz­zazione di attiv­ità cantieris­tiche, anche se per por­tar­lo a casa è indis­pens­abile real­iz­zare almeno il pri­mo trat­to del­la 398 Mon­tege­moli – Gag­no.
Siamo con­vin­ti però che fer­mar­si qui non sia suf­fi­ciente e che le pre­vi­sioni esisten­ti sul­la nau­ti­ca a Piom­bi­no vadano riv­iste, se vol­giamo che par­tano davvero. In questo sen­so è, sec­on­do noi, indis­pens­abile stral­cia­re la pre­vi­sione di por­to tur­is­ti­co a Pog­gio Bat­te­ria, un prog­et­to che non vedrà mai la luce sia per i costi, che per l’effettiva disponi­bil­ità di chi dove­va real­iz­zar­lo, che per i tem­pi. In questo caso, infat­ti, andrebbe pri­ma real­iz­za­ta tut­ta la 398.
Pen­si­amo, invece, che sia più logi­co e con­cre­to ragionare sull’ambito di Salivoli. In uno dei pun­ti più vocati al tur­is­mo nau­ti­co del­la Regione Toscana e più vici­no all’Iso­la d’El­ba, esiste già un appro­do tur­is­ti­co di soli 500 posti bar­ca, L’ampliamento dell’attuale appro­do per por­tar­lo al ran­go di por­to tur­is­ti­co ci sem­bra una pro­pos­ta fat­tibile e sig­ni­fica­ti­va per un nuo­vo svilup­po se si carat­ter­iz­za per alcu­ni ele­men­ti di fon­do.

  • la real­iz­zazione di un hub per la media e grande nau­ti­ca in gra­do di attrarre un seg­men­to tur­is­ti­co di fas­cia alta in gra­do di mas­simiz­zare le ricadute eco­nomiche sul ter­ri­to­rio,
  • una sig­ni­fica­ti­va dotazione di posti bar­ca di tran­si­to, pro­prio per carat­ter­iz­zare ques­ta opzione come un potente vei­co­lo di svilup­po ter­ri­to­ri­ale, oltre che di rispos­ta alla richi­es­ta di posti bar­ca,
  • una con­nes­sione con il sis­tema ter­ri­to­ri­ale che da Calam­oresca pas­san­do per il Par­co di Pun­ta Fal­cone arrivi fino a piaz­za Bovio, lavo­ran­do sull’adeguamento dei sen­tieri già pre­sen­ti sul promon­to­rio.
  • garan­tire una manuten­zione del­la spi­ag­gia con­tin­ua e più effi­cace; inglo­bare la pre­sen­za del­la Lega navale e delle sue attiv­ità all’interno del nuo­vo por­to,
  • la val­oriz­zazione delle attiv­ità bal­n­eari e di servizio esisten­ti in una “mari­na” più grande, riqual­i­fi­ca­ta e ric­ca di attrat­tivi,
  • una polit­i­ca urban­is­ti­ca che accom­pa­g­ni una scelta di questo di tipo incen­ti­van­do la ricon­ver­sione tur­is­ti­ca del quartiere Salivoli per la real­iz­zazione di nuove strut­ture tur­is­tiche.

Una scelta su Salivoli che abbia questi con­no­tati può dare una rispos­ta impor­tante sul piano tur­is­ti­co, ben sapen­do che i posti bar­ca sono un pez­zo impor­tante ma non esclu­si­vo di un fil­iera del set­tore che può real­mente creare posti di lavori (cantieris­ti­ca, manuten­zioni, instal­lazioni, stru­men­tazione di bor­do, arreda­men­to). Per questo è urgente approntare scelte con­crete per ren­dere fat­tibile anche la real­iz­zazione delle aree pro­dut­tive ded­i­cate al set­tore, attual­mente pre­viste nell’ inter­ven­to in Chiusa ed in ogni caso iniziare a pen­sare ad even­tu­ali soluzioni alter­na­tive, in aree logis­ti­ca­mente con­sone e com­pet­i­tive per gli investi­tori.
Infine e in gen­erale, pen­si­amo vada ded­i­ca­ta un’attenzione par­ti­co­lare a tutte quelle richi­este di poten­zi­a­men­to del­la nau­ti­ca minore che proven­gono dal ter­ri­to­rio e che si legano all’iniziativa impren­di­to­ri­ale degli oper­a­tori tur­is­ti­ci che han­no voglia di inve­stire nel­la nos­tra zona.

Asso­ci­azione Cos­ta Toscana Cam­bi­aver­so

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