Si costruiscono nuovi capannoni ma tanti sono sfitti

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 23 otto­bre 2015 — Bas­ta girare un po’ per via Del­la Monaca a Ven­tu­ri­na Terme e guardar­si intorno per notare una cosa ben triste e sot­to gli occhi di tut­ti: sono ricom­par­si i cartel­loni con su scrit­to costruzione capan­noni indus­tri­ali, men­tre nel­la zona indus­tri­ale di Cam­po Alla Croce crescono le erbac­ce intorno a capan­noni sfit­ti che chissà quan­do ver­ran­no mes­si in attiv­ità. Un’area che ha vis­to l’edilizia esplodere decen­ni fa, carat­ter­iz­za­ta in par­ti­co­lare dal­la costruzione di capan­noni. Un’avanzata sen­za tregua che è arriva­ta fino ad oggi con la qua­si com­ple­ta sat­u­razione del ter­ri­to­rio. Andan­do a ritroso bisogna fare una pre­mes­sa in quan­to già nell’estate del 2010 com­parve un anal­o­go cartel­lo in via Del­la Monaca che ripor­ta­va le stesse caratt­ter­is­tiche, rimase li impert­er­ri­to din­nanzi alla crisi che già dai pri­mi anni duemi­la colpi­va il set­tore. Bas­ta­va infat­ti fare un giro nel­la zona indus­tri­ale di Cam­po alla Croce e alla Stazione per ren­der­sene con­to. Siamo nel 2015 e se ce ne fac­ciamo un altro di giro vedi­amo che i cartel­li Vende­si e Affit­tasi sono sem­pre li sgual­ci­ti e scol­ori­ti così come 5 anni fa. Ci chiedi­amo come ques­ta ammin­is­trazione non si occu­pi almeno di asseg­nare ter­reni ad aziende che poi uti­lizzer­an­no i capan­noni invece che a soci­età che li costru­iran­no per vender­li ad altre imp­rese, ma soprat­tut­to che non cen­sis­ca o almeno ver­i­fichi con chi fos­se inter­es­sato a ver­i­fi­care la pos­si­bil­ità di usare quel­li inuti­liz­za­ti,. Anzi ha rin­car­a­to la dose asseg­nan­do nell’ultimo Rego­la­men­to Urban­is­ti­co 25 ettari per edi­fi­carne altri (Cam­po alla Croce-Coltie). Rite­ni­amo per­ciò ques­ta ammin­is­trazione respon­s­abile del­la volon­tà di perseguire davvero politiche di riu­so anzichè di espan­sione con il con­seguente uti­liz­zo inutile di suo­lo. Si dovrebbe favorire la riqual­i­fi­cazione di quel­li vuoti, non farne costru­ire altri, per­ché con­sumare suo­lo invece di recu­per­are? Ma se ce ne sono già tan­ti da “sbolognare”, per chi diavo­lo li stan­no costru­en­do? Tenen­do con­to che la popo­lazione del nos­tro Paese negli ulti­mi anni è prati­ca­mente sta­bile, chi si spera potrà com­prare o pren­dere in affit­to tut­ti questi bei capan­noni, se non si riesce a piaz­zare nem­meno quel­li vec­chi? Certo,come si dice: “inve­stire nel mat­tone”… ma questi mat­toni sono ormai divenu­ti ben dif­fi­cili da piaz­zare, sen­za con­tare poi che ormai la cemen­tifi­cazione nel nos­tro Paese ha rag­giun­to liv­el­li tal­vol­ta osceni. Nonos­tante ciò, con­tinuiamo a costru­ire, speran­do in una agog­na­ta ripresa, sen­za ren­der­ci con­to che la famiger­a­ta crisi di cui tan­to si par­la (e del­la quale comunque tut­ti più o meno paghi­amo quo­tid­i­ana­mente le con­seguen­ze sulle nos­tre spalle) è di tipo strut­turale e non con­giun­tu­rale. Aree dismesse, capan­noni abban­do­nati e una dis­te­sa di cartel­li di vende­si-affit­tasi di spazi pro­dut­tivi e uffi­ci a Cam­po Alla Croce, eppure a breve sono pre­viste trasfor­mazioni di suo­lo libero e/o agri­co­lo in via Del­la Monaca.Nonostante l’evidenza si con­ce­dono anco­ra trasfor­mazioni, invece di recu­per­are sfrut­tan­do oppor­tu­nità che già ci sono. Ovvio che l’edilizia è vei­co­lo per altre economie, ma se il mat­tone non tira e il ter­reno scarseg­gia, bisogna pen­sare ad alter­na­tive di lavoro, tipo il riordi­no dei cen­tri stori­ci, delle case non cen­site con obbli­go di ristrut­turazione, sis­temazioni geo­logiche del ter­ri­to­rio, con atten­zione agli alvei dei fiu­mi e tor­ren­ti, sis­temazione delle strade di cam­pagna, ques­ta è la polit­i­ca eco­nom­i­ca di sosteg­no alle imp­rese nel momen­to del bisog­no, non cer­to quel­la di costru­ire anco­ra edi­fi­ci che rester­an­no vuoti e che come fan­tas­mi si staglier­an­no all’oriz­zonte.……

I con­siglieri por­tav­oce
Daniele Fioret­ti
Chesi Cristi­na
M5S Campiglia 

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