Si può parlare di igiene e sicurezza dei lavoratori?

PIOMBINO 26 agos­to 2018 — La notizia delle ultime ore è che l’impianto delle doc­ce del TVE è inquina­to dal bat­te­rio “legionel­la”, che già ha procu­ra­to allarme in Italia ques­ta estate. Ci dicono che il prob­le­ma è risolto e ne siamo lieti. Ma ci sor­gono alcune domande e dub­bi: ai lavo­ra­tori che (sec­on­do la stam­pa) “con­tin­u­ano a lavo­rare in quell’area” (quin­di lo face­vano anche pri­ma delle anal­isi) sono sta­ti fat­ti i dovu­ti con­trol­li? Gli spoglia­toi e le doc­ce era­no fatis­cen­ti ancor pri­ma del­la fer­ma­ta, al pun­to che la mag­gior parte dei lavo­ra­tori rin­un­ci­a­va a lavar­si a causa anche di irri­tazioni cuta­nee e di funghi che sorgevano con­tin­u­a­mente; all’epoca veni­va accam­pa­ta la scusa del­la crisi, ma oggi con il nuo­vo padrone che ama con­sid­er­ar­si un padre di famiglia, non sarebbe oppor­tuno fare inter­ven­ti rad­i­cali, segui­ti da ricon­trol­li del­la ASL, per garan­tire igiene e sicurez­za dei lavo­ra­tori ? Sem­pre in ter­mi­ni di sicurez­za, si par­la di far ripar­tire la lam­i­nazione, ma i costi pre­visti per il revamp­ing e la risis­temazione di impianti ormai fer­mi da anni pos­sono assi­cu­rare gius­to una sten­ta­ta soprav­viven­za dei treni: è così che la nuo­va pro­pri­età intende rilan­cia­re la fab­bri­ca?
E i sin­da­cati, oltre ad incen­sare il padrone di turno (come han­no già fat­to in moltepli­ci occa­sioni, dall’assemblea fat­ta da Jin­dal per dire che lui, e solo lui, decide e dis­cute con i lavo­ra­tori, alle varie inter­viste gior­nal­is­tiche e ai comu­ni­cati), non potreb­bero mobil­i­tar­si su questi temi di fon­da­men­tale inter­esse per i dirit­ti dei lavo­ra­tori?

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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