Si salva il lavoro e si riduce l’impatto ambientale
CAMPIGLIA 5 dicembre 2016 — Sono molto soddisfatta del confronto aperto e dell’esito del Tavolo di crisi del 30 novembre con la Regione Toscana. Sono emerse le molte sfaccettature della questione delle attività estrattive e della crisi aziendale su cui è stata fatta la giusta analisi.
Nessuna responsabilità ovviamente a carico del Comune per una crisi che viene sia dalla situazione generale e locale in cui versano le aziende, che non ha risparmiato il settore estrattivo, dal difficile accesso al credito, ma anche da una gestione che in passato non ha saputo tutelare al meglio la risorsa esistente di microcristallino.
Il Comune sta facendo la sua parte: salvare 40 posti di lavoro oltre l’indotto ed evitare il fallimento di un’azienda che ci avrebbe consegnato una montagna non ripristinata con un conseguente danno ambientale.
La posizione del Comune è coerente, non si toccano i volumi da scavare perché quello che si farà è finire il piano autorizzato così come delineano anche i nostri strumenti urbanistici vigenti.
Anzi, questo passaggio deve essere l’occasione per inserire nella discussione elementi che possano migliorare il quadro generale.
Infine la mia personale insistenza a voler inserire la questione delle attività estrattive della Val di Cornia, nel ragionamento strategico toscano ha preso avvio concreto in questa occasione.
Ringrazio pubblicamente Gianfranco Simoncini e la Regione per aver condiviso sia la vicenda in particolare, sia la necessità di aprire subito un confronto con l’assessorato che si occuperà del nuovo Piano Cave e credo sarà utile anche sviluppare il ragionamento nell’ambito della Commissione Regionale per la Costa Toscana.
Ritengo opportuno sottolineare anche il rapporto costruttivo e continuo con le organizzazioni sindacali che non hanno limitato il loro contributo solo alla difesa dell’occupazione.
Devono ridursi sensibilmente gli impatti ambientali nella nostra zona e devono crearsi nuove opportunità di lavoro che oggi sono drammaticamente scarse, in uno scenario dove ogni azienda che chiude lascia una scia di grave ripercussione sulle famiglie coinvolte.
Per trovare il miglior equilibrio tra salvaguardia dell’ambiente e sviluppo serve il lavoro di tutti e l’impegno sia delle istituzioni sia delle aziende.
*Rossana Soffritti è sindaco di Campiglia