UNA STORIA COMPLICATA COMINCIATA NEL 1999 E NON ANCORA TERMINATA

Si scrive LI053aR ma si legge discarica abusiva

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 17 novem­bre 2018 — Parole recen­ti di Luca Chi­ti, diret­tore gen­erale di RIMa­te­ria, e doc­u­men­ti del­la stes­sa ci dicono che l’area inter­es­sa­ta dal­la nuo­va dis­car­i­ca per rifiu­ti spe­ciali (2.500.000 metri cubi) di RIMa­te­ria, è occu­pa­ta da una dis­car­i­ca abu­si­va, la LI053aR, det­ta più cor­rente­mente LI53.
Ciò obbli­ga ad arric­chire quel­lo che Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ha già avu­to occa­sione di scri­vere nell’articolo “La sto­ria dei cumuli stoc­cati in modo incon­trol­la­to”, ricor­dan­do

  • che si trat­ta dei cumuli di mate­ri­ali di scar­to siderur­gi­co,
  • che quei cumuli han­no com­in­ci­a­to ad essere lì accu­mu­lati almeno fin dal 2007 come dimostra­to dalle orto­fo­to del Sis­tema Infor­ma­ti­vo Ter­ri­to­ri­ale del Comune di Piom­bi­no pub­bli­cate nel­lo stes­so arti­co­lo,
  • che sono preesisten­ti all’am­mis­sione di Luc­chi­ni in ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia (21 dicem­bre 2012) non essendosene il Com­mis­sario stra­or­di­nario fat­to cari­co così come  ripor­ta­to nel­l’atto di con­ces­sione dema­niale a favore di RIMa­te­ria dell’ 1 dicem­bre 2016,
  • che  la stes­sa con­ces­sione è vin­co­la­ta alla loro rimozione.

Tor­ni­amo alla nos­tra dis­car­i­ca abu­si­va non pri­ma, però, di aver ricorda­to che la LI53 fa parte di un’area più grande tut­ta in con­ces­sione o in pro­pri­età di RIMa­te­ria com­pren­dente quat­tro dis­cariche:

  • dis­car­i­ca ex Asiu ora RIMa­te­ria (DISCARICA RIMATERIA RSU E RIFIUTI SPECIALI) 12 ettari;
  • dis­car­i­ca Luc­chi­ni chiusa (EX LUCCHINI VECCHIA) 8,2 ettari;
  • dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni dove i con­fer­i­men­ti sono sta­ti inter­rot­ti nel 2010 (DISCARICA LUCCHINI APERTA) 6,3 ettari;
  • dis­car­i­ca abu­si­va LI053aR (AREA OGGETTO DI PROGETTAZIONE NUOVA DISCARICA) 15,6 ettari.

Polo impiantis­ti­co RIMa­te­ria di Ischia di Cro­ciano

Aggiun­giamo che nel­l’area del­la LI53 è pre­sente “una con­t­a­m­i­nazione dei suoli dovu­ta ad idro­car­buri C›12, IPA ed alcu­ni met­al­li (preva­len­te­mente Zin­co e Piom­bo) con pre­sen­za di val­ori di con­cen­trazione di con­t­a­m­i­nan­ti ril­e­vati supe­ri­ori anche dieci volte le rel­a­tive CSC, men­tre le acque di fal­da risul­tano con­t­a­m­i­nate da met­al­li, com­posti organo-cloru­rati, sol­ven­ti aro­mati­ci (BTEX), IPA, PCB ed Idro­car­buri totali espres­si come n‑esano”, così come scrit­to nel decre­to del Min­is­tero del­l’am­bi­ente del 14 mag­gio 2014 con il quale fu autor­iz­za­ta Asiu ad avviare dei lavori pre­visti nel “Prog­et­to di bonifi­ca e mes­sa in sicurez­za per­ma­nente del­la porzione di area Luc­chi­ni su cui sorg­erà l’ampliamento del­la dis­car­i­ca Asiu” e fu sta­bil­i­to che i lavori sareb­bero dovu­ti iniziare entro e non oltre quat­tro mesi.

Provi­amo a rac­con­tare la sto­ria del­la “dis­car­i­ca abu­si­va” e del­lo stoccag­gio dei cumuli di mate­ri­ale siderur­gi­co dal 2007 al 2012 qua­si con­tem­po­ranea­mente a quan­do, dal 2007 al 2012, venne tenu­ta sot­to seque­stro l’altra dis­car­i­ca (LI053aL) ester­na al com­p­lesso RIMa­te­ria ma inter­na all’area indus­tri­ale denom­i­na­ta LI053aL e men­tre Asiu ges­ti­va, così dice la delib­er­azione del­la Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no 50/2008, la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni defini­ta nel­la planime­tria DISCARICA LUCCHINI APERTA.
Andan­do a ritroso tro­vi­amo che la LI53 fu ogget­to di un pri­mo inter­ven­to di mes­sa in sicurez­za, approva­to con Decre­to n° 22388 del 12 agos­to 1999 del Set­tore Ges­tione Ter­ri­to­rio e Ambi­ente del Comune di Piom­bi­no e che, in base a tale decre­to, furono effet­tuati da parte del­la Luc­chi­ni, inter­ven­ti di scar­i­fi­ca super­fi­ciale e di for­mazione di un cas­sonet­to e pavi­men­tazione uti­liz­zan­do una mis­cela catal­iz­za­ta (Pavi­tal). L’intervento di copertura/impermeabilizzazione fu real­iz­za­to nel 2001.
Nel 2008 il Comune di Piom­bi­no e la Provin­cia di Livorno approvarono una“Pro­pos­ta Prog­et­tuale per ampli­a­men­to del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano nel Comune di Piom­bi­no”, for­mu­la­ta da Asiu, che delin­ea­va la via pro­ce­du­rale per pot­er dis­porre dei nuovi impianti che indi­vid­u­a­va la nuo­va area da des­tinare all’ampliamento del sito di smal­ti­men­to. Era l’area Li53, este­sa cir­ca 15 ettari, pos­ta imme­di­ata­mente a sud dell’esistente com­p­lesso di impianti per il trat­ta­men­to e lo smal­ti­men­to di rifiu­ti. La scelta di ubi­care nel­la sud­det­ta area Li53 l’intervento di ampli­a­men­to del sito di smal­ti­men­to rifiu­ti del Comune di Piom­bi­no e la real­iz­zazione delle dotazioni e infra­strut­ture di servizio ad esso con­nesse fu moti­va­ta essen­zial­mente da ragioni di carat­tere logis­ti­co e fun­zionale, dal momen­to che l’area era sit­u­a­ta all’interno del sito indus­tri­ale e pre­sen­ta­va, tra l’altro, il grande van­tag­gio di con­sen­tire l’utilizzo degli impianti gen­er­ali del­la dis­car­i­ca esistente e di non inter­ferire ulte­ri­or­mente con la via­bil­ità ed il traf­fi­co.
Da con­sid­er­are anche che Asiu già ges­ti­va, dopo aver­la boni­fi­ca­ta, quel­la che nel­la carti­na sopra è indi­ca­ta come  DISCARICA EX LUCCHINI APERTA di pro­pri­età di Luc­chi­ni.
Nel 2009 Asiu pre­sen­tò al Min­is­tero dell’ambiente il “Prog­et­to di bonifi­ca con mis­ure di sicurez­za dei suoli nelle aree des­ti­nate alla real­iz­zazione dell’ampliamento del polo di smal­ti­men­to rifiu­ti urbani e spe­ciali gesti­to da Asiu, rica­den­ti nel perimetro del sito indus­tri­ale Luc­chi­ni di Piom­bi­no” che prevede­va  di uti­liz­zare per l’ampliamento del­la dis­car­i­ca 3 aree in con­ces­sione dema­niale del­la Luc­chi­ni ed in par­ti­co­lare

  • l’area B di 47.000 metri qua­drati già ogget­to di mes­sa in sicurez­za di emer­gen­za con pavi­men­tazione Pavi­tal, approva­ta dal Comune di Piom­bi­no,
  • l’area B1 di 98.000 metri qua­drati già ogget­to di mes­sa in sicurez­za di emer­gen­za con pavi­men­tazione Pavi­tal, non rien­trante tra le aree inizial­mente pre­viste dal decre­to,
  • l’area C di 45.000 metri qua­drati ogget­to del prog­et­to di bonifi­ca Asiu nel quale era pre­vista la pavi­men­tazione medi­ante mis­cela cemen­tizia Con­glomix.

Iniz­iò un lun­go iter che ebbe una svol­ta nel 2012 e nel 2013 quan­do la con­feren­za dei servizi, apposi­ta­mente con­vo­ca­ta al Min­is­tero dell’ambiente per dis­cutere del prog­et­to Asiu ed esam­inare il doc­u­men­to trasmes­so dal­la Provin­cia di Livorno nel 2012 “Cer­ti­fi­cazione del­la real­iz­zazione dei piaz­za­li medi­ante mis­cela catal­iz­za­ta Pavi­tal delle aree B e B1 del sito LI053 – Porzione anti­s­tante il vec­chio cor­po di dis­car­i­ca Luc­chi­ni S.p.A.” , ril­e­va­va che l’intervento real­iz­za­to nel 2001 non era sta­to mai col­lauda­to e che non era sta­to rilas­ci­a­to dal­la Provin­cia com­pe­tente il cer­ti­fi­ca­to di avvenu­ta bonifi­ca e, con­sid­er­a­to che l’intervento di cop­er­tu­ra di imper­me­abi­liz­zazione non era con­fig­ura­bile come come mes­sa in sicurez­za per­ma­nente, chiese ad Asiu la trasmis­sione del prog­et­to defin­i­ti­vo di mes­sa in sicurez­za per­ma­nente delle aree in esame ed un inter­ven­to sulle acque di fal­da ad esso coer­ente. Venne anche ricorda­to che già un con­feren­za dei servizi del 2012 ave­va evi­den­zi­a­to che i rifiu­ti pre­sen­ti dove­vano essere rimossi e/o iso­lati medi­ante mes­sa in sicurez­za per­ma­nente.

Cumuli di mate­ri­ali di scar­to siderur­gi­co

Si trat­ta­va dei cumuli di mate­ri­ale, tut­to­ra pre­sen­ti, derivan­ti dalle pre­gresse attiv­ità pro­dut­tive di Luc­chi­ni e stoc­cati in via “provvi­so­ria” sull’area.
Si arrivò al 14 mag­gio 2014 quan­do il Min­is­tero dell’ambiente autor­iz­zò Asiu l’avvio dei lavori pre­visti nel “Prog­et­to di bonifi­ca e mes­sa in sicurez­za per­ma­nente del­la porzione di area Luc­chi­ni su cui sorg­erà l’ampliamento del­la dis­car­i­ca Asiu” sta­bilen­do che i lavori sareb­bero dovu­ti iniziare entro e non oltre quat­tro mesi.
Ma la cosa non avvenne né pri­ma né dopo nonos­tante che la con­feren­za dei servizi svoltasi al Min­is­tero del­l’am­bi­ente il 31 otto­bre 2015 in sede di dis­cus­sione del “Col­lau­do dei piaz­za­li in Pavi­tal”, trasmes­so dal­la Provin­cia di Livorno il 29 gen­naio 2015, si fos­se con­clusa con il rap­p­re­sen­tante dell’ Asiu che evi­den­zi­a­va, con una osser­vazione davvero curiosa che smen­ti­va tut­to ciò che Asiu ave­va fat­to sin dal 2008, che Asiu non era il respon­s­abile né il tito­lare del­l’area ogget­to del Decre­to d’ur­gen­za del 14 mag­gio 2014 e che c’er­a­no delle dif­fi­coltà tec­niche per la real­iz­zazione del­l’in­ter­ven­to e con la stes­sa con­feren­za dei servizi che, fer­mi restando gli obb­lighi giuridi­ci di cui al decre­to del 14 mag­gio 2014, chiede­va all’A­siu di pre­sentare entro 30 giorni un elab­o­ra­to tec­ni­co nel quale dove­vano essere det­tagli­ate tec­ni­ca­mente le moti­vazioni per cui non era­no anco­ra iniziati i lavori pre­visti, nonché le even­tu­ali pro­poste di vari­ante al prog­et­to approva­to.
Asiu pre­sen­tò poi il 28 giug­no 2016 una “Vari­ante al prog­et­to di mes­sa in sicurez­za per­ma­nente del­la porzione di aree Luc­chi­ni su cui sorg­erà l’ampliamento del­la Dis­car­i­ca ASIU” e la con­feren­za dei servizi del 9 novem­bre 2016 chiese che entro 30 giorni venisse pre­sen­ta­to un elab­o­ra­to di revi­sione del prog­et­to dan­do delle pre­scrizioni.
Il prog­et­to di mes­sa in sicurez­za per­ma­nente pas­sato nel­la com­pe­ten­za di RIMa­te­ria, ma ques­ta è sto­ria di oggi, fu approva­to defin­i­ti­va­mente con pre­scrizioni da un decre­to del Min­is­tero dell’ ambi­ente il 4 otto­bre 2017 ricom­pren­den­do ovvi­a­mente nelle attiv­ità la rimozione dei cumuli (182.000 metri cubi).

 

Car­ta d’i­den­tità di Asiu e RIMa­te­ria
Asiu
Asiu nasce come Azien­da Munic­i­pal­iz­za­ta nel 1974.
Si trasfor­ma in Azien­da Spe­ciale del Comune di Piom­bi­no nel 1995 e dall’ 1 luglio 1998 diven­ta una soci­età per azioni a cap­i­tale intera­mente pub­bli­co.
La sua attiv­ità riguar­da lo smal­ti­men­to di rifiu­ti soli­di urbani e spe­ciali non tossi­ci e non nocivi con pro­duzione di mate­ri­ale prove­ni­en­ti da attiv­ità di selezione e trasfor­mazione dei rifiu­ti stes­si.
È in liq­uidazione dall’ 1 gen­naio 2017.
Azioni posse­dute dai Comu­ni:
Piom­bi­no 61,80%
Campiglia Marit­ti­ma 20,64%
Castag­ne­to Car­duc­ci 8,72%
San Vin­cen­zo 8,64%
Suvere­to 0,12%
Sas­set­ta 0,08%.

RIMa­te­ria
RIMa­te­ria, già Tec­nolo­gie Ambi­en­tali Pulite nata nel 1995, nasce nel 2015.
È una soci­età per azioni.
La sua attiv­ità riguar­da lo smal­ti­men­to di rifiu­ti spe­ciali con pro­duzione di mate­ri­ale prove­niente da attiv­ità di selezione e trasfor­mazione dei rifiu­ti stes­si.
Le sue azioni sono posse­dute da
Asiu 57,75%
Luc­chi­ni 12,25%
Unire­cu­peri 30,00%.

Commenta il post