Cosa si vuole fare del porto di Piombino?
PIOMBINO 21 novembre 2014 — La Lista civica Un’altra Piombino ha presentato una proposta di ordine del giorno per il Consiglio Comunale di Piombino sui problemi del porto:
Gli innumerevoli interventi sulla stampa prefigurano, quali scenari di sviluppo per il porto di Piombino, attività complesse (basterà l’accenno alle rottamazioni di navi militari) ed altre con quelle sono del tutto incompatibili, così come dichiarano la possibilità di utilizzare finanziamenti messi a disposizione della Regione Toscana e dal Cipe (sarebbero 20 milioni nel 2015 e altri 10 tra il 2016 e 2017).
Il Consiglio Comunale
ritiene non più rinviabile un confronto politico sul futuro del Porto, che si sposti dalle enunciazioni sulla stampa e che veda la partecipazione attiva delle istituzioni locali e della Val di Cornia, come anche dei cittadini;
ritiene utile mettere all’ODG del Consiglio Comunale, quanto prima, le prospettive del porto di Piombino, affinché si possa cominciare a chiarire e a fissare quali siano i progetti fattibili alla luce degli investimenti fatti e di quelli ancora da fare; quale sarà l’identità che vogliamo attribuire al nostro scalo; quali attività intendiamo promuovere, con quali mezzi e con quali progetti, quali infrastrutture; come si pensa di conciliare attività divergenti fra loro;
considera auspicabile la presenza del Presidente dell’Autorità Portuale a quel determinato Consiglio Comunale.
Marina Riccucci, lista civica Un’altra Piombino