Sia rimossa la barriera di Vada
PIOMBINO 23 gennaio 2015 — Si complica il progetto dell’autostrada tirrenica e i consiglieri regionali del Pd (Matteo Tortolini e Marco Ruggeri) intervengono per chiedere la rimozione della barriera di Vada. L’interrogazione è stata presentata in consiglio regionale lo scorso giovedì (22 gennaio 2015), proseguendo il percorso già tracciato con la mozione 930/2014 dello scorso 29 ottobre con cui si richiedeva al Governo di attivarsi immediatamente per la rimozione della barriera di pagamento del pedaggio all’altezza di Vada, qualora il Governo stesso avesse optato per soluzioni alternative rispetto al completamento dell’autostrada A12. L’ipotesi del corridoio tirrenico – che avrebbe collegato Livorno a Civitavecchia – pare decaduta di recente per motivi di opportunità economica, facendo così prevalere l’alternativa di un’ infrastruttura che possa coniugare l’adeguamento con variante del tracciato dell’Aurelia da San Pietro in Palazzi a Grosseto Sud, senza pedaggio, e il collegamento autostradale solo a Tarquinia.
«L’introduzione della barriera con pedaggio a Vada – commenta Matteo Tortolini — destò fin dal principio forti perplessità ed era in qualche modo giustificabile solo e soltanto in relazione alla realizzazione complessiva della Rosignano-Civitavecchia e, per quanto ci riguarda, della 398 fino al porto. In assenza di certezze sulla realizzazione di questa infrastruttura crediamo sia di buon senso rimuovere questo balzello che quotidianamente pagano tanti lavoratori e pendolari che si dirigono verso Livorno o che da Livorno raggiungono questa parte di Toscana. Per questo chiediamo alla giunta regionale quali azioni intende intraprendere per risolvere questo problema, che riguarda tutti i giorni migliaia e migliaia di persone».
L’ ipotesi di assenza di pedaggio da San Pietro in Palazzi fino a Grosseto Sud, fanno notare nell’interrogazione i consiglieri regionali, rende ancora più evidente l’insensatezza del pedaggio, considerata la prevalenza locale del traffico assoggettato alla barriera di Vada. Inoltre, l’ulteriore aumento delle tariffe concesso ai gestori della rete autostradale, in assenza di investimenti e di inflazione, compenserebbe adeguatamente i mancati introiti dati dal venir meno dei pedaggi.
Federazione PD Val di Cornia-Elba