Siamo per proseguire le riforme con Renzi
PIOMBINO 24 febbraio 2016 — La candidatura del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a segretario nazionale del Pd, ha il merito di fare chiarezza su una scelta spesso annunciata e poi costantemente rimandata. Pensiamo, infatti, che questa scelta possa arricchire il pluralismo del dibattito interno, rendendo ancora più esplicite le posizioni di chi pensa, come noi, che il nuovo corso di Matteo Renzi debba andare avanti se possibile con maggiore forza e radicalità.
Secondo noi, infatti, il ritmo delle riforme messe in campo dal governo (riduzione della tassazione su famiglie e imprese, riduzione dei parlamentari, legge elettorale dove chi vince governa, job act con cui si cerca di superare le precarietà incentivando le assunzioni a tempo indeterminato, riforma della scuola con rafforzamento dell’autonomia e del collegamento con la società, con assunzione dei precari e valorizzazione del merito, politiche di redistribuzione del reddito come gli 80 euro e di riforma degli ammortizzatori sociali e ora di lotta contro le povertà) deve caratterizzarsi con scelte ancora più nette, su alcuni punti politici di fondo: riduzione della presenza dello Stato, una maggiore libertà e certezza per chi vuole investire, una politica per la crescita e per il lavoro su scala europea, un impegno contro le crescenti diseguaglianze.
Solo questo profilo marcatamente riformista può cambiare l’Italia rendendolo un Paese più dinamico e più giusto. Solo questo profilo, secondo noi, può ancorare il Pd ad un moderno e vincente centro sinistra in grado di rappresentare gli interessi del lavoro e dell’impresa rivolgendosi a tutta la società e non solo all’insediamento tradizionale della sinistra.
Per questo non ci convincono candidature, pur di qualità, più legate a un’idea di sinistra del ‘900 non adatta a rappresentare un Paese complesso come l’Italia che non ha la composizione sociale, tanto meno la storia politica, molto caratterizzata “a sinistra” della Regione Toscana.
La campagna congressuale si preannuncia quindi lunga, ma siamo certi che questo non distoglierà l’attenzione del Pd dal lavoro per il referendum sulla riforma costituzionale che si terrà in autunno, né dall’impegno del governo regionale per la risoluzione dei problemi dei territori, di cui tutta la provincia di Livorno ha estremo bisogno.
Comitato Provinciale dell’Associazione Costatoscana Cambiaverso