Siamo stanchi di vivere soltanto di promesse
PIOMBINO 20 maggio 2016 — L’ incontro al ministero sui programmi Aferpi e sopratutto i comunicati stampa di diverse istituzioni obbligano a qualche valutazione.
Siamo di fronte alla più grave mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza che si potesse immaginare, questo è il mio primo commento ed aggiungo che a questo tipo di atteggiamento è giusto reagire con il massimo sdegno possibile. Gli aspetti in questione sono principalmente due: i tempi di attuazione della nuova acciaieria elettrica e la ormai mitica 398.
Nel merito del primo punto premetto che non sono minimamente sorpreso, poiché da sempre ritengo il 2020 come possibile anno per tornare a produrre acciaio; l’ho detto e l’ho scritto ogni qualvolta ne ho avuto la possibilità e aggiungo: sempre che tutto avvenga con la dovuta celerità. Ma ciò che non accetto è che tutti i soggetti che hanno partecipato all’incontro, senza nessuna esclusione, convengano che questo slittamento di due anni, e ripeto due anni, rispetto alla data precedente del secondo semestre 2018, sia un evento da guardare con ottimismo e soddisfazione. Ecco, questo davvero no!!
Riguardo alla 398, madre di tutte le vergogne e monumento all’incapacità, resto allibito nel leggere “…il ministro delle infrastrutture si è impegnato a inserire la 398 nel documento di programmazione pluriennale delle opere strategiche ecc……….che verrà presentato a ottobre, verrà anche attivata un cabina di regia ecc….”. Allibito poi è un eufemismo, perché tutto ciò mi indigna; ero presente quando Rossi in piena campagna elettorale disse che tutto era pronto per attivare le gare di appalto, con gli applausi compiacenti dei dirigenti locali del Pd. Ma abbiamo o no il diritto di dire basta a queste bugie da bar e a questi atteggiamenti di bieco servilismo, quando poi i risultati sono sotto gli occhi di tutti???? Personalmente ne ho poi le tasche piene di questa mediocre retorica che recita di “attivazione della cabina di regia”, perchè negli ultimi anni ne abbiamo sentito parlare ogni qualvolta vi erano momenti di protesta, ma poi, come in un mare di nebbie, ogni cosa sfumava e si perdeva per ritrovarci al punto di partenza. Posso dire di aver partecipato negli anni passati all’elaborazione di vari progetti, tesi ad individuare il miglior percorso possibile da indicare a chi di dovere, per far passare la 398 dentro lo stabilimento, evitando gli impianti più pericolosi, in primis i gasometri; le difficoltà erano reali, ma oggi??? Oggi il percorso è agevole ed il progettista che sarà incaricato avrà la possibilità di individuarlo ottimizzando tempi e costi. Quindi attenuanti zero, c’è solo da procedere e se un giorno questo avverrà, già mi immagino la coda dei politici che si metteranno in fila per attribuirsene i meriti.
Leonardo Mezzacapo è l’ex responsabile dell’ ufficio tecnico Lucchini
(Foto di Pino Bertelli)