Sicurezza e integrazione contro droga e violenza

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 4 set­tem­bre 2018 — Ris­sa in via Pisacane la scor­sa notte, episo­di vari rac­con­tati sui social ed in molti casi sen­ti­ti per­sonal­mente da rac­con­ti diret­ti fan­no emerg­ere un quadro di pre­oc­cu­pante peg­gio­ra­men­to per l’or­dine pub­bli­co e la coe­sione sociale di Piom­bi­no. Inutile nascon­der­se­lo: ci sono zone, specie via Pisacane e alcune sue tra­verse, che da un po’ di tem­po a ques­ta parte, da una cer­ta ora in poi, non sono più fre­quentabili e dove lo spac­cio di dro­ga è diven­ta­to cosa ordi­nar­ia. Dove l’abi­tante non è più libero di uscire ser­e­na­mente.
Ci sono situ­azioni di aggres­sioni subite anche da ragazz­i­ni, che per questo non fre­quen­tano più il cen­tro e van­no in luoghi più pro­tet­ti come il por­to di Mari­na di Salivoli, che nel­la mag­gior parte dei casi han vis­to per­sone di col­ore nel­la parte degli aggres­sori. Bas­ta chiedere ad alcu­ni gen­i­tori per averne con­fer­ma. E non è una ques­tione di razz­is­mo, anche per­ché dietro a questi episo­di sem­bra ormai assoda­to vi sia una malavi­ta orga­niz­za­ta che è tut­ta ital­iana, anzi, ital­ianis­si­ma. Emerge infat­ti un quadro dove una man­od­opera fat­ta di dis­graziati, anche ragazz­i­ni, che non han­no niente da perdere, sono assol­dati per spac­cia­re dro­ga in cit­tà e nel­la quale alcune teste calde real­iz­zano episo­di di vio­len­za che sono mal­tollerati perfi­no dagli stes­si boss che con­trol­lano tale traf­fi­co, per­ché aumen­tano gio­co­forza l’aller­ta delle forze del­l’or­dine.
Il tema del­la sicurez­za è da sem­pre un tema fon­da­men­tale per Spir­i­to Libero, basti ricor­dare che il 28 mar­zo 2014 ci aprim­mo la nos­tra capagna elet­torale, con la con­feren­za alla Salet­ta Rossa. Per­ciò dici­amo che a ques­ta situ­azione occorre rea­gire, la cit­tà deve rea­gire. Su due fron­ti, uno di con­trasto, l’al­tro di inte­grazione. Per il pri­mo si con­vochi imme­di­ata­mente il comi­ta­to sul­la sicurez­za e si met­tano in pie­di azioni di pat­tuglia­men­to mas­s­ic­cio del­la zone più peri­colose, coin­vol­gen­do e coor­di­nan­do da parte del Prefet­to tutte le forze del­l’or­dine. Che da sole non bas­tano, per cui benis­si­mo l’azione del sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani con le asso­ci­azioni che han­no ader­i­to e pat­tugliano, ma evi­den­te­mente occorre una inte­grazione anche con polizia pri­va­ta, il tut­to nat­u­ral­mente sot­to l’egi­da delle forze del­l’or­dine. Sem­pre per l’azione di con­trasto, il Comune orga­nizzi una inizia­ti­va pub­bli­ca dove in una sera ci si ritro­vi tut­ti in quelle zone e si fac­cia sen­tire la vic­i­nan­za del­la cit­tà agli abi­tan­ti e si fac­cia vedere agli spac­cia­tori che quel­lo non è “cosa loro”. Un even­to dal val­ore pura­mente sim­bol­i­co, ma che dimostri una cit­tà che vuol rea­gire. Sul fronte del­l’in­te­grazione è indis­pens­abile val­oriz­zare, anche eco­nomi­ca­mente, quan­to più pos­si­bile le inizia­tive, come quelle del Grup­po 2000 del Cotone e di altre realtà che cer­cano, con una pre­sen­za dif­fusa sul ter­ri­to­rio, di met­tere le per­sone africane nel­la con­dizione di con­vi­vere ed inte­grar­si con gli ital­iani, nel rispet­to delle rec­i­proche tradizioni, ma nel­l’osser­van­za delle regole del nos­tro Sta­to e di una cul­tura lib­erale, aper­ta e laica, che non può toller­are che i pre­cetti reli­giosi, di qualunque reli­gione, diventi­no leg­gi cui sog­giog­a­re gli altri o per i quali gius­ti­fi­care azioni. Si coin­vol­gano anche i diri­gen­ti sco­las­ti­ci, per­ché la cul­tura del­l’in­te­grazione e del suo rec­i­pro­co, cioè il rispet­to delle regole pos­sono aver suc­ces­so solo se fat­ti com­pren­dere in pri­mo luo­go alle gio­vani gen­er­azioni. Si svilup­pino azioni sug­li immi­grati, nei cen­tri di accoglien­za, affinché essi pos­sano essere utili alla col­let­tiv­ità che li accoglie e offre una prospet­ti­va di vita anziché stare inoc­cu­pati tut­to il giorno e mag­a­ri venire poi assol­dati dal­la malavi­ta, Si fac­cia tut­to questo e lo si fac­cia presto. Altri­men­ti il razz­is­mo, già peri­colosa­mente dif­fu­so, emerg­erà sem­pre più forte e diver­rà impos­si­bile man­tenere quel­la coe­sione sociale che è indis­pens­abile anche per uno svilup­po eco­nom­i­co del­la cit­tà.

Coor­di­na­men­to Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

Commenta il post