Il silenzio è assenso ad un degrado indecoroso
PIOMBINO 19 giugno 2017 — Oggi si riunisce la “Cabina di Regia” prevista nell’ accordo di programma dell’ aprile 2014. A tre anni di distanza non vediamo in azione né ruspe né operai né ditte specializzate in bonifiche di suoli e falde (premessa di ogni nuovo investimento produttivo); non vediamo neanche l’ avvio di cantieri per realizzare gli investimenti promessi; il potenziamento del porto resta un opera incompiuta e la 398 è “al palo”.
Mancano undici giorni alla fatidica scadenza del 1° luglio, quando per i dipendenti Aferpi si entrerà, in assenza dei necessari e urgenti provvedimenti, in zona ad altissimo rischio di licenziamento e di fine dei contratti di solidarietà. Il mancato inserimento dell’ emendamento sulla modifica delle legge Marzano nel testo della “manovra correttiva” appena approvata rende tutto ancor piu’ drammatico e urgente.
Oggi, in “Cabina di Regia”, si parla di formazione dei lavoratori. Tema certo importante, ma l’ironia nasce spontanea. Formazione dei disoccupati a vita? Formazione di chi sarà costretto ad emigrare ?
Al governo chiediamo: cosa aspetta per prendere iniziative risolutive, il giorno dopo la scadenza ?
Alla “Cabina di Regia” chiediamo, a diciotto anni dalla istituzione del SIN di Piombino: a quando la bonifica della prima zolla di terra inquinata?
Ai sindacati chiediamo: perché vi ostinate a non voler coinvolgere tutte le categorie di lavoratori, collegandovi anche alle associazioni delle categorie del commercio, dell’ artigianato, delle professioni (tutti in grande sofferenza e a rischio di estinzione) per costruire un grande SCIOPERO GENERALE DI ZONA DI TUTTE LE CATEGORIE ? Aspettate anche voi “il giorno dopo”, “The day after”, a catastrofe avvenuta?
Alle amministrazioni comunali del comprensorio chiediamo: perché non vi fate sostenitrici anche voi della partecipazione allo sciopero generale ?
Alla amministrazione comunale di Piombino chiediamo: tutto quel che potevate fare per la città era solo regalare la variante Aferpi, a occhi chiusi e senza contropartite, a Rebrab?
Alla Autorità portuale chiediamo: che fine hanno fatto i rinnovi delle concessioni per l’ utilizzo delle banchine da parte dei gestori dello stabilimento siderurgico, scadute il 15 giugno e di cui non vi è notizia? Perchè il potenziamento del porto si e’ sostanzialmente fermato?
Non si può più star fermi, non si può più star zitti: il silenzio, ora, è un vero assenso.
Nel nostro piccolo, noi lavoratori “incatenati e indecorosi” aggrappati al Rivellino, anima della città di Piombino, vi spingiamo ad agire per non dovervi annoverare domani tra gli artefici del profondo degrado (questo sì indecoroso) di tutta la Val di Cornia.
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG