Sindacati, referendum e democrazia diretta
SUVERETO 30 giugno 2015 — Il referendum al quale sono stati chiamati recentemente i lavoratori ex-Lucchini è stato il gran finale dei fuochi d’artificio, i cui scoppiettamenti sono cominciati oltre dieci anni fa, a sinistro festeggiamento del fallimento delle azioni dei sindacati.
Come nelle consultazioni elettorali della repubbliche delle banane, dove il candidato e’ uno solo e la gente e’ invitata ad esprimersi su qualcosa gia’ deciso prima e senza alternativa.
Ben 800 su 2030 lavoratori hanno mostrato il loro disprezzo per la beffa, non andando a votare. Ma la ciliegina sulla torta sono stati i 115 che hanno votato No, schierandosi sulla prima linea del fronte con il mento tenuto alto dalla dignità.
Questo referendum e’ stato il tradimento in flagranza del principio stesso del nobile Istituto giuridico previsto dalla nostra Costituzione, perchè mancante della sua premessa fondamentale: l’informazione, ampia e chiara, sull’oggetto del quesito ai lavoratori chiamati ad esprimersi su di esso. Ancora oggi, forse, nessuno sa ancora quello che succederà.
È questo anche l’eclatante manifestazione che tutto il sistema stesso della rappresentatività sta crollando, non solo quello sindacale, per lasciare il posto al genuino, limpido e pulito, sistema della Democrazia Diretta, principio ispiratore antico e originale del governo del popolo
, dove appunto sono i cittadini ad elaborare le decisioni che incideranno sulle loro vite future, i quali verranno chiamati ad esprimersi in referendum consapevolmente e dopo opportuna maturaziome delle loro riflessioni.
Il timbro certificante il fallimento, l’inefficacia e dunque la inutilità delle azioni sindacali è stata la necessità, sentita dagli incerti convitati alle tavole rotonde romane della trattativa, di far sottoscrivere singolarmente ai lavoratori le nuove miserevoli condizioni contrattuali ( il famoso Allegato 1).
I sindacati, se ancora avessero gli occhi sul mondo reale, potrebbero almeno fare il gesto simbolico di cancellare le quote annuali di iscrizione prelevate direttamente in busta paga a puro e semplice, anche se insufficiente, riconoscimento dei sacrifici che essi stessi hanno chiesto ai loro iscritti.
MOVIMENTO CINQUE STELLE SUVERETO
MOVIMENTO CINQUE STELLE SASSETTA /SAN VINCENZO