I sindaci dicano se vogliono un ampio dibattito o no
PIOMBINO 5 aprile 2018 — Il Coordinamento Art. 1 – Camping CIG ha inviato ai sindaci dei Comuni della Val di Cornia una lettera con la quale sollecita una risposta da una precedente con la quale proponeva l’organizzazione di un consiglio comunale congiunto per i Comuni della Val di Cornia e aperto per dibattere della grave crisi del territorio della Val di Cornia. Il sollecito non è stato inviato al sindaco di Suvereto che ha già risposto invitando a presentare la proposta in consiglio comunale di Suvereto.
Di seguito la lettera.
Al Sindaco di —————
e p.c.
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai Consiglieri comunali
Agli organi di stampa
Egregio sig. Sindaco,
diverso tempo fa, assieme ad altre associazioni della società civile e ad alcune forze politiche, avevamo sollecitato l’organizzazione di un Consiglio Comunale congiunto per i Comuni della Val di Cornia e aperto per dibattere della grave crisi del territorio della Val di Cornia.
Una crisi che è innanzi tutto una crisi dell’occupazione con l’espulsione di migliaia di lavoratori dalla produzione e la chiusura di un numero elevato di imprese piccole e medie, ma che oggi rappresenta una crisi generale, con la drastica riduzione del patrimonio industriale, con un’altrettanto drastica riduzione dei consumi e la conseguente crisi del commercio e con l’emigrazione di centinaia di persone.
Ma una crisi che può essere anche un’opportunità per ridisegnare il nostro futuro, per realizzare le bonifiche del SIN, la diversificazione di cui si parla da almeno trenta anni ed un nuovo rapporto tra città e industria pesante, nel rispetto dell’ ambiente e delle altre opportunità di sviluppo economico.
Soprattutto oggi, con le nuove prospettive che si aprono con l’abbandono di Cevital e in considerazione di quanto si va muovendo intorno alle iniziative di Jindal, diventa urgente sollecitare un ampio dibattito sulle prospettive della Val di Cornia, perché le sue collettività esprimano un orientamento informato, consapevole sul proprio avvenire, evitando di ritrovarci nelle condizioni di dover “prendere o morire” a scatola chiusa.
Sollecitiamo pertanto una risposta alla nostra richiesta; risposta dovuta, quand’anche negativa, in assolvimento ai doveri connessi alla Sua funzione in tema di informazione ai portatori di legittimi interessi collettivi.
Restiamo pertanto in fiduciosa attesa, convinti che Lei concordi come su argomenti fondamentali per il futuro delle nostre zone i cittadini non potrebbero capire atteggiamenti di supponenza e di elusione di un ampio e partecipato dibattito.
Con il profondo rispetto che ci lega alle istituzioni costituzionali,
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG