Sindaco nel mirino per la sorveglianza balneare
PIOMBINO 6 novembre 2015 - C’è un esposto alla magistratura chiamata a valutare se, nella vicenda, esistano profili di rilievo penale. Chi l’ha presentata, ovvero il consigliere comunale di Fratelli d’Italia An, Francesco Ferrari, ne fa però una questione essenzialmente politica. L’obbiettivo è chiaramente l’attuale sindaco di Piombino Massimo Giuliani; indirettamente vengono coinvolti anche l’ex sindaco Gianni Anselmi e gli assessori presenti a due sedute della giunta municipale del 2014 e nel 2015. In quelle occasioni venne deliberato il piano collettivo di sorveglianza balneare per la spiaggia del parco della Sterpaia da cui scaturirono sia per il 2014 che per il 2015 due identiche convenzioni per l’affidamento della gestione del servizio, in via diretta e senza gare, al “Consorzio balneare Costa est” (compenso poco più di 100 mila euro all’anno) e della vigilanza, come specificato nella convenzione del 2014 (non in quella del 2015), alla moglie di Massimo Giuliani, il quale nel 2014, allora assessore, votò la delibera del piano di sorveglianza mentre nel 2015 risultò assente dalla seduta al momento della discussione dello stesso piano per quell’anno.
Ecco il testo dell’esposto presentato in Procura da Ferrari:
Quale rappresentante locale di “Fratelli di’Italia A.N.” e consigliere comunale di opposizione, in data odierna, ho provveduto a depositare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno un esposto; sarà la magistratura a valutare se sussistono o meno responsabilità penali. A me interessa l’aspetto politico.
Questi i fatti di cui sono venuto recentemente a conoscenza.
In data 16 aprile 2014, e dunque poco prima della fine del mandato, la giunta comunale del Comune di Piombino, tra cui risultava presente anche l’allora assessore Massimo Giuliani, votava all’unanimità la delibera n. 95/2014 con cui veniva approvato il piano collettivo di sorveglianza balneare dell’anno 2014 per la spiaggia del parco della Sterpaia, affidandone l’esecuzione al “Consorzio balneare costa est”, con sede in Piombino, località Poggetto, via Guido Rossa numero 22, in persona del legale rappresentante Lotti Fabrizio.
Oltre ad approvare il piano, la giunta approvava contestualmente anche la bozza di convenzione (poi ratificata in convenzione nel suo testo integrale) tra il Comune ed il Consorzio stesso, riconoscendo a quest’ultimo un compenso di euro 106.877 complessivi.
All’articolo 4 della bozza di convenzione veniva precisato che “il coordinamento del servizio di sorveglianza veniva affidato dal presidente del consorzio Lotti Fabrizio alla signora Larysa Belinska”, moglie dell’allora assessore Massimo Giuliani (Non sono ad oggi riuscito a conoscere il corrispettivo riconosciuto dal Consorzio alla Larysa Belinska anche se, informalmente, credo aggirarsi attorno a 30.000,00 euro a stagione).
Un primo elemento discutibile sulla procedura di affidamento della sorveglianza al “Consorzio balneare costa est, agli occhi dello scrivente, è relativo al fatto che la stessa non abbia seguito alcun bando di gara; nella convenzione si fa semplicemente richiamo all’articolo 57 comma 2, punto B) del codice degli appalti Decredto legislativo 163/2006 dal titolo “procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara”, senza tuttavia spiegare nel dettaglio le ragioni giuridiche e di fatto che avrebbero consentito di operare una procedura negoziale, evitando la gara pubblica.
Quel che più conta, però, e che ha convinto il sottoscritto a presentare il presente esposto, è che Massimo Giuliani, attuale sindaco di Piombino, partecipò personalmente alla riunione di giunta del 16 aprile 2014 e, quale assessore, votò favorevolmente alla delibera stessa che evidentemente, in modo diretto, favoriva sua moglie.
Ferma l’eventuale responsabilità penale (quale consigliere comunale mi sono sentito obbligato di investire della decisione la magistratura), quello che ritengo indiscutibile è che vi sia, nella vicenda, una gigantesca responsabilità di natura politica.
La condotta di Giuliani non ha minimamente tenuto di conto del conflitto di interessi in cui il medesimo si trovava.
Per completezza preciso che, poiché anche per l’estate 2015 il Comune ed il “Consorzio balneare costa est hanno ratificato una convenzione per il piano di salvamento, acquisivo la relativa delibera di giunta numero 82/2015, munita degli allegati, nonché la relativa convenzione. Due sono state le circostanze che ho notato in questa seconda procedura. Innanzitutto, rispetto all’anno precedente, in occasione della votazione della delibera 82/2015 Massimo Giuliani, stavolta sindaco e non più assessore, era assente. La seconda è che, confrontando le due convenzioni, ho verificato che le medesime erano identiche in tutto e per tutto, e che differivano solamente nella parte in cui c’era l’indicazione del soggetto affidatario del coordinamento del servizio di sorveglianza: nella convenzione del 2014 si indicavano le generalità della moglie del Giuliani, mentre in quella dell’anno 2015 ci si limitava a dire che il Consorzio avrebbe dovuto indicare il nominativo del coordinatore entro l’inizio della stagione balneare. Posto che ho appreso che anche per l’estate 2015 il ruolo è stato affidato alla signora Larysa Belinska, la circostanza mi è apparsa come un mero espediente per evitare contestazioni di natura politica.