I singoli Comuni non possono gestire Montioni
SUVERETO 15 gennaio 2015 — Da tempo si sente nuovamente parlare del Parco di Montioni, molte le campane che si sentono suonare, ogni comune ed ogni schieramento pone le proprie questioni su questo argomento, molti gli eventi che lo riguardano. Ma nonostante tutto questo rumore sembra che per il momento niente stia cambiando, nessuna proposta chiara su ciò che potrebbe finalmente portare questo enorme patrimonio ambientale e storico alla fruibilità di ciascun cittadino. Si leggono articoli su fondi economici trovati per dar vita a progetti da realizzare, che però poi restano nuovamente bloccati perché manca una volontà politica in grado di avviare un processo di riforma che permetta di mettere in pratica ciò che nello studio del professor Pizziolo già da anni doveva essere realizzato nel Parco. Fondi peraltro che non sono spuntati dal nulla, ma che sono stati a suo tempo versati dagli stessi Comuni facenti parte del Consorzio del Parco Interprovinciale di Montioni, e che era necessario tornassero agli stessi comuni che li avevano versati, dato che a seguito di una normativa regionale i Consorzi di questo tipo non devono più esistere, è stata una scelta della stessa assemblea consortile a stabilire che tali fondi non tornassero ai Comuni, ma che venissero utilizzati per realizzare alcuni progetti all’interno del territorio del Parco, ma la riforma della Pubblica Amministrazione a nuovamente bloccato tale trasferimento di fondi agli enti che avrebbero dovuto realizzare i progetti.
Ciò che di sicuro in questi anni è stato chiaro è che la gestione interprovinciale non è stata la scelta più adatta, perché da quando il Consorzio del Parco Interprovinciale di Montioni è stato costituito, questo è rimasto quasi non operativo, perché non gli si sono date braccia che si occupassero della gestione del Parco; vuoi anche per la scarsa volontà degli stessi comuni facenti parte del Parco di volersi impegnane nel lancio di questa enorme risorsa che potrebbe essere il Parco se gestito nella maniera corretta. Ci sono molte realtà in cui l’ambiente naturale è forte richiamo turistico, vedi i parchi dolomitici, i parchi abruzzesi, per venire più vicino a noi con il parco dell’Uccellina; il Parco di Montioni rispetto a questi esempi fatti avrebbe dalla sua anche un importanza a livello storico, dato dalla presenza delle miniere di allume, ai forni in cui veniva lavorato il ferro e non certo per ultima la presenza del passaggio di Napoleone nei nostri territori con le terme di Elisa Bonaparte (La Baciocca)
Questo tema è stato trattato dal tavolo di lavoro ambiente e territorio istituito dal Circolo PD di Suvereto, nell’incontro, tenutosi il 9 di gennaio u.s. con larga partecipazione, durante il quale è emerso, senza ombra di dubbio, che debba comunque esistere un ente che riunisca la volontà espressa dai Comuni rientranti nel Parco, ente con natura intercomunale, perché sono i Comuni gli enti più idonei a gestire il proprio territorio; tale processo di riforma deve sicuramente essere portato avanti dalle attuali province dove gli amministratori dei comuni hanno un peso politico maggiormente incisivo. La gestione autonoma del parco da parte di ogni Comune risulta difficoltosa ed oltretutto anche dannosa, perché si rischia di non avere continuità e uniformità nella cura e manutenzione del parco.
Unitamente al Gruppo Consiliare Suvereto Protagonista ci faremo promotori affinché ciò si possa realizzare.
TAVOLO DI LAVORO AMBIENTE E TERRITORIO CIRCOLO PD SUVERETO