Soffritti con Rossi contro il decreto sicurezza

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CAMPIGLIA MARITTIMA 23 gen­naio 2019 — La sin­da­ca di Campiglia Marit­ti­ma denun­cia i rischi per la sicurez­za e la salute pub­bli­ca derivan­ti dal cosid­det­to “decre­to sicurez­za”, ringrazia e sot­to­scrive l’inizia­ti­va del pres­i­dente Enri­co Rossi per essere inter­venu­to e sostiene il ricor­so del­la Regione “Purtrop­po questo provved­i­men­to pro­dur­rà para­dos­salmente il con­trario rispet­to alle enun­ci­azioni del Gov­er­no che lo accom­pa­g­nano. Quale sicurez­za si può avere da una situ­azione fuori con­trol­lo degli stranieri sul ter­ri­to­rio? – dichiara Rossana Sof­frit­ti – L’u­ni­co mod­el­lo che fun­zion­a­va dei pic­coli cen­tri e di clau­sole di sal­va­guardia che para­me­tra­no il numero di stranieri al numero di abi­tan­ti, viene can­cel­la­to. Ci saran­no cen­tri più gran­di, lunghi peri­o­di di trat­ten­i­men­to delle per­sone che ricor­dano fran­ca­mente cose che vor­rem­mo con­sid­er­are super­ate. Poi si rac­con­ta che solo i rifu­giati e pochi altri, potran­no restare, gli altri ver­ran­no rim­pa­triati. Si dimen­ti­ca di dire però che non ci sono stanzi­a­men­ti né accor­di per i rim­pa­tri. Allo­ra stare­mo (anzi staran­no) a guardare per­sone che ci sono di fat­to, ma che si con­sid­er­a­no inesisten­ti. Che non potran­no essere curate o inte­grate. Le con­dizioni di salute derivano anche dal­la con­dizione in cui si vive”. “Se pro­prio vogliamo abban­donare anche i prin­cipi basi­lari di dirit­to inter­nazionale di pro­tezione uman­i­taria e non ci inter­es­sa più del­la vita o del­la morte di una per­sona, di un gio­vane, di una mam­ma che si ammalano, ci si dimen­ti­ca anche di tute­lare la salute dei cit­ta­di­ni ital­iani – sot­to­lin­ea la sin­da­ca — che così saran­no più esposti a situ­azioni che in questi anni invece abbi­amo gesti­to e con­trol­la­to”. Sof­frit­ti sostiene la deci­sione del­la Regione Toscana di soll­e­vare eccezioni di cos­ti­tuzion­al­ità su alcune dis­po­sizioni con­tenute nel decre­to-legge 4 otto­bre 2018, n. 113, con­ver­ti­to con mod­i­fi­cazioni dal­la L. 1 dicem­bre 2018, n. 132 e chiede al pres­i­dente del­la Toscana di inserire fra i rilievi di cos­ti­tuzion­al­ità anche i temi di inter­esse del Comune, con par­ti­co­lare rifer­i­men­to all’art. 13 del testo di legge in ques­tione. Evi­den­zia la sin­da­ca di Campiglia che i Comu­ni non pos­sono soll­e­vare eccezioni di cos­ti­tuzion­al­ità pres­so la Corte Cos­ti­tuzionale, per questo, fa appel­lo alla Regione affinché si fac­cia por­ta­trice di istanze che garan­tis­cano ai cit­ta­di­ni pari dirit­ti, il con­trario sig­ni­ficherebbe met­tere tut­ti molto più a ris­chio di situ­azioni che sareb­bero fuori con­trol­lo.
La sin­da­ca rap­p­re­sen­ta al gov­er­na­tore la neces­sità da parte dei Comu­ni di avere la certez­za del numero di per­sone abit­ual­mente res­i­den­ti nel pro­prio ter­ri­to­rio per pot­er orga­niz­zare in maniera adegua­ta con­trol­li e servizi sociali e assis­ten­ziali nec­es­sari. L’art.13 del­la nuo­va legge impedisce l’iscrizione ana­grafi­ca degli stranieri richieden­ti asi­lo e crea per­tan­to una dis­crim­i­nazione tra questi stranieri e quel­li in pos­ses­so di per­me­s­so di sog­giorno che, in pre­sen­za di dimo­ra abit­uale o domi­cilio effet­ti­vo (come quel­lo dei richieden­ti asi­lo), sono obbli­ga­to­ri­a­mente iscrit­ti alle ana­grafi delle popo­lazioni res­i­den­ti. Il per­me­s­so di sog­giorno rilas­ci­a­to per richi­es­ta di asi­lo cos­ti­tu­isce per legge doc­u­men­to di riconosci­men­to, e nes­sun altro doc­u­men­to di riconosci­men­to può essere chiesto allo straniero che ha chiesto pro­tezione inter­nazionale per l’accesso ai dirit­ti riconosciu­ti dal­la legge, la pre­vi­sione di cui all’art. 13, nel­la parte in cui prevede che lo stes­so tito­lo di sog­giorno non cos­ti­tu­isce tito­lo per l’iscrizione ana­grafi­ca, appare chiara­mente con­trad­dit­to­ria”.
La legge regionale sul Sis­tema inte­gra­to di inter­ven­ti e servizi per la tutela dei dirit­ti di cit­tad­i­nan­za sociale, 41/2005, ha sanci­to che han­no dirit­to agli inter­ven­ti e ai servizi del sis­tema inte­gra­to delle prestazioni sociali tutte le per­sone res­i­den­ti in Toscana.

Uffi­cio stam­pa Comune di Campiglia

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