Una sola impresa chiede il terreno a Colmata

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PIOMBINO 14 mar­zo 2017 — Una sola impre­sa ha parte­ci­pa­to al ban­do aper­to per la selezione delle imp­rese da inse­di­are su una super­fi­cie com­p­lessi­va di 63.950 metri qua­drati del piano per gli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi APEA (Area Pro­dut­ti­va Eco­logi­ca­mente Attrez­za­ta)  di Col­ma­ta.
Un po’ poco per chi, l’asses­sore alle attiv­ità pro­dut­tive del Comune di Piom­bi­no Ste­fano Fer­ri­ni, per ben tre volte il 9 feb­braio 2016 , l’11 gen­naio 2017 e l’ 8 feb­braio 2017 ave­va ripetu­to: «Si trat­ta di una seria oppor­tu­nità per lo svilup­po di nuovi com­par­ti pro­dut­tivi nel nos­tro Comune».
O per chi, la Regione Toscana, nel pro­prio sito isti­tuzionale ave­va scrit­to con entu­si­as­mo: « Il 2016 potrà essere ricorda­to come l’ anno di svol­ta sul fronte del­l’e­cono­mia cir­co­lare in Toscana dove, dopo la con­sacrazione del­la pri­ma APEA a San Mini­a­to, è defin­i­ti­va­mente decol­la­to a Piom­bi­no il prog­et­to per la real­iz­zazione di un nuo­vo inse­di­a­men­to ispi­ra­to ai prin­cipi del­la sim­biosi indus­tri­ale. Si trat­ta del­l’avvio del­la fase oper­a­ti­va per l’asseg­nazione dei lot­ti del P.I.P. Ambito Pro­dut­ti­vo di Col­ma­ta, pri­ma tap­pa di un inter­ven­to com­p­lessi­vo di infra­strut­turazione final­iz­za­to a diver­si­fi­care l’e­cono­mia del Comune di Piom­bi­no, sia in chi­ave di affran­ca­men­to dal­la siderur­gia che di oppor­tu­nità di svilup­po sosteni­bile».
L’im­pre­sa che ha richiesto il ter­reno è la ECOLINE.TYRE S.R.L. La sua idea prog­et­tuale con­siste nel

  • real­iz­zare un impianto di smal­ti­men­to di pneu­mati­ci (ELT), ritor­nan­do alle materie prime di base,
  • sep­a­rare i mate­ri­ali di cui sono com­posti i pneu­mati­ci fuori uso (PFU) tramite la tec­nolo­gia “water jet”,
  • com­mer­cial­iz­zare i sot­to­prodot­ti risul­tan­ti dal rici­clo.

È la stes­sa che ha pre­sen­ta­to, immag­ini­amo per lo stes­so prog­et­to, al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co doman­da per un finanzi­a­men­to di 1.262.033 euro per un inves­ti­men­to com­p­lessi­vo di 1.727.467 euro. La richi­es­ta è anco­ra sot­to esame.
In prece­den­za l’8 giug­no 2016 la Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no ave­va delib­er­a­to la pre­asseg­nazione sen­za ban­do pub­bli­co, sem­pre nel­l’inse­di­a­men­to APEA, all’impresa CREO di un lot­to di ter­reno, di super­fi­cie pari a cir­ca 28mila metri qua­drati, per la real­iz­zazione di un impianto di trat­ta­men­to rifiu­ti basato sul­la decar­boniz­zazione idroter­male. L’impianto di Piom­bi­no, così venne pre­sen­ta­to dai pro­po­nen­ti:
«…lavor­erà in sin­er­gia con le aziende che in quell’area si insedier­an­no e che, con prevalen­za, oper­eran­no nel set­tore ali­menta­re con attiv­ità di trasfor­mazione e con ciò dunque:
gli scar­ti che pro­dur­ran­no cos­ti­tuiran­no, in tut­to od in parte, l’alimentazione dell’impianto di CREO;
l’energia prodot­ta con un cogen­er­a­tore fornirà poten­za ter­mi­ca ed elet­tri­ca alle aziende dell’APEA stes­sa…».
I motivi che la Giun­ta dichiarò per la pre­asseg­nazione delle aree di Col­ma­ta con­sis­te­vano nel fat­to che si trat­ta­va di impre­sa ben­e­fi­cia­ria o can­di­da­ta all’accesso delle mis­ure agevola­tive del Prog­et­to di Ricon­ver­sione e Riqual­i­fi­cazione Indus­tri­ale (PRRI) dell’area di crisi di Piom­bi­no di cui all’accordo di pro­gram­ma del 7 mag­gio 2015.
Adesso che è uffi­ciale che il finanzi­a­men­to richiesto non è sta­to asseg­na­to (16.737.000 euro per un inves­ti­men­to com­p­lessi­vo di 22.316.000 euro), dopo che una analo­ga richi­es­ta era sta­ta pre­sen­ta­ta alla Regione Toscana nel peri­o­do 1 luglio 2015/31 otto­bre 2015 ma da ques­ta giu­di­ca­ta non ammis­si­bile per­ché “non in pos­ses­so di affid­abil­ità eco­nom­i­co-finanziaria per man­can­za dati sul pat­ri­mo­nio pun­to L) para­grafo 4.3 del­l’avvi­so e car­ente la doc­u­men­tazione ammin­is­tra­ti­va a sup­por­to del­la cantier­abil­ità let­tera F) para­grafo 4.3 del­l’avvi­so”, viene da chieder­si se l’asseg­nazione del ter­reno e il prog­et­to, per il quale è aper­ta una pro­ce­du­ra di val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale regionale, andrà comunque avan­ti.
In realtà è tut­to il mec­ca­n­is­mo di costruzione e ges­tione dell’ APEA che pone que­si­ti las­ciati aper­ti dai risul­tati del ban­do ed anche dagli slit­ta­men­ti tem­po­rali nonché dal fat­to che il sogget­to gestore, La con­tad­i­na toscana, che ha cal­co­la­to un inves­ti­men­to pari a 60.552.000 euro per opi­fi­ci e infra­strut­ture a suo cari­co, è una coop­er­a­ti­va sociale (onlus) con cinque soci nata nel 2012 ad oggi inat­ti­va. E non è cer­to il finanzi­a­men­to di 5 mil­ioni di euro, che il Comune di Piom­bi­no dice di avere a dis­po­sizione per la regi­mazione idrauli­ca e l’ur­ban­iz­zazione del sec­on­do e ter­zo lot­to, che cam­bia la situ­azione.

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