In pochi rispondono alla chiamata referendaria
PIOMBINO 18 aprile 2016 — In Val di Cornia solo il 32,6 per cento degli iscritti nelle liste elettorali si è recato ai seggi per pronunciarsi sul referendum relativo alle concessioni sulle estrazioni di idrocarburi in mare. Un dato perfettamente in linea con la media nazionale e quindi, anche nel caso del comprensorio, abbondantemente al di sotto della soglia del 50 per cento più uno, necessaria per la riuscita del referendum.
Mai nei Comuni della Val di Cornia si era registrata una percentuale così bassa nell’affluenza alle urne. È evidente che, all’astensionismo tradizionale, già elevato nelle ultime consultazioni, questa volta si è aggiunto quello indicato dai vertici nazionali del Pd.
Nel comprensorio il Comune nel quale si è votato di più è quello di Suvereto (34,9%) dove la forza politica che guida l’amministrazione comunale non aveva fatto mistero sull’intenzione di favorire la presenza ai seggi. Al secondo posto tra gli enti locali più presenti al voto c’è Piombino con il 33,8 per cento dei cittadini partecipanti alla consultazione.
Nel piccolo Comune di Sassetta (26,2%) si è registrata la percentuale più bassa nell’affluenza alle urne.
Scontata la vittoria dei “Sì” che hanno raggiunto il maggiore risultato a Piombino (85,4%) e la minore performance a Sassetta (79,6%) dove si invece è avuta la più alta percentuale dei “No” (20,4%). A Piombino i contrari alla modifica di legge hanno ottenuto il risultato più basso (14,6%).
Il tono dimesso registrato in una campagna elettorale senza vere iniziative, ha caratterizzato anche la divulgazione del risultato del voto nei siti dei Comuni. Ottimo come sempre il lavoro nel portale di Campiglia, di gran lunga il più completo nella zona, buono Suvereto e sufficiente Sassetta. Pessimo San Vincenzo dove, a schede scrutinate, il sito ha continuato a mostrare vecchie informazioni istituzionali per andare a votare e mai un solo dato sull’esito della consultazione.