Sovranismo comunale in vista delle elezioni
CAMPIGLIA MARITTIMA 11 gennaio 2019 — Il Comitato per Campiglia ha definito la variante al Piano Strutturale come “Piano alla Frankenstein”, volendo sottolineare che dietro la facciata di un presunto processo di copianificazione, si può vedere delinearsi un progetto disorganico e frutto di un assemblaggio casuale di scelte.
La variante al Piano Strutturale è redatta dai Comuni di Piombino e Campiglia Marittima mentre i Comuni di San Vincenzo e Sassetta, aderendo alla convenzione sottoscritta in data 5 novembre 2015 hanno espresso la volontà di coordinare e raccordare, nell’ambito dell’attività ufficio di piano, i contenuti dei rispettivi strumenti di pianificazione territoriale al nuovo Piano Intercomunale (ovvero Variante Generale al Piano Strutturale d’Area).”(N.B. Il Comune di Suvereto, ad oggi, non partecipa.)
Da queste parole si potrebbe dedurre che su grandi temi che riguardano tutta la Val di Cornia, i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Sassetta e San Vincenzo, troveranno delle linee di sviluppo messe a punto dal previsto coordinamento dei sindaci.
In realtà assistiamo ad un “sovranismo” comunale acutizzato in vista delle prossime elezioni: ogni amministrazione se da una parte promette di adottare un comportamento virtuoso e collaborativo su grandi temi comuni, dall’altra fa le sue scelte affrettate e deleterie per accontentare chi realmente gestisce oggi l’economia del territorio:
- Campiglia Marittima sposta la fine dell’escavazione nelle cave del suo territorio a data indefinita,
- San Vincenzo prende in considerazione l’apertura di una nuova cava di decine di ettari,
- sempre a San Vincenzo si parla di uscire dalla Parchi Val di Cornia per potere gestire autonomamente le aree pubbliche di Rimigliano e magari far fare un po’ di stabilimenti balneari a vantaggio dei soliti noti immobiliaristi.
- a Piombino si fanno costruire in prossimità della spiaggia sei torri eoliche di 180 metri per far risparmiare AFERPI,
- a Piombino si vuole ampliare la discarica per rifiuti speciali per ripianare debiti dei quali qualcuno dovrebbe rispondere.
Temi di questa importanza sono generali e riguardano tutta la Val di Cornia e quindi sono da gestire non singolarmente ma all’interno di un Piano d’area che invece si limiterà a prendere atto di decisioni già prese.
Quindi politici e tecnici non ci vengano a recitare il solito mantra falso e bugiardo che la variante al Piano Strutturale sarà basata sulla tutela del paesaggio, sullo sviluppo di attività economiche non impattanti, e su tante altre belle favole.
In realtà tutti i Comuni, compreso Suvereto con il discusso progetto di macroampliamento di TERNA, stanno facendo man bassa del paesaggio che è l’unico patrimonio durevole da tramandare alle future generazioni e dal quale potranno trarre lavoro e sostentamento.
Comitato per Campiglia