Spese per eventi sportivi da valutare molto meglio
PIOMBINO 17 settembre 2018 — Sia ben chiaro: lungi da noi sollevare una misera e sterile polemica sulle spese che il Comune di Piombino ha sostenuto o sosterrà per alcuni eventi. Non lo abbiamo mai fatto e mai lo faremo. Eppure capita che questo tipo di polemiche finiscano alla ribalta dei media un po’ su tutto il territorio nazionale; è l’involuzione della politica ma, al tempo stesso, la scarsa propensione delle istituzioni locali alla oculatezza nello spendere soldi che, merita ricordarlo, appartengono alla comunità.
Detto questo, è legittimo da parte di chi amministra la nostra città credere nello sport come volano per il turismo locale e negli eventi sportivi come forma diretta di pubblicità. È però altrettanto legittimo, se non doveroso, fare una valutazione del rapporto costi-ricavi.
A tal proposito, balza agli occhi il costo che l’amministrazione ha sostenuto per il tentativo di record di Stefano Makula del 3 settembre scorso. Il Comune ha pagato all’atleta la somma di 8mila euro, a cui si sono aggiunte spese per l’organizzazione per altri 5 o 6mila euro.
Valutazioni simili devono al contempo essere fatte per l’impegno che Piombino ha assunto per concorrere a divenire città dello sport 2020; trattasi infatti di una sorta di concorso a livello europeo che alle casse del Comune costerà complessivamente qualcosa come 90mila euro e che, anche laddove la nostra città dovesse riuscire a battere la concorrenza delle altre cinque sedi italiane tuttora in corsa, non porterà alcun premio perché premi economici od incentivi non sono previsti.
Tutto ruota allora sul ritorno di immagine, e non sarebbe corretto bandire aprioristicamente le scelte di un’amministrazione indirizzate ad investimenti sull’immagine della città. Tuttavia, nei due percorsi sopra citati viene da chiedersi se l’impegno di spesa è proporzionato ai benefici potenziali, tenendo di conto peraltro che i periodi delle vacche grasse sono finiti da tempo ed i Comuni devono soppesare le scelte per salvaguardare le priorità e le esigenze di una comunità.
*Francesco Ferrari è Portavoce Val di Cornia Fratelli d’Italia