Spiaggia per naturisti come la tela di Penelope
PIOMBINO 2 agosto 2016 – No, non scherziamo: la signora di Itaca è inarrivabile. Penelope costruiva di giorno e disfaceva di notte, tutto in 24 ore. Giuliani al massimo è arrivato ad un intervallo di otto giorni tra il fare ed il disfare.
Il sindaco e la sua giunta il 18 maggio scorso decisero di allinearsi a San Vincenzo e Capoliveri e deliberarono l’istituzione di una spiaggia per la pratica del naturismo.
Del resto, secondo quel che si legge anche nella delibera, nulla lo vieta e poi “la pratica è largamente diffusa, sia in Italia che in Europa, con la presenza di numerose associazioni, le quali da anni reclamano spazi dedicati ad una pratica che, oltre a costituire una filosofia di vita, in particolare anima una significativa porzione di turismo balneare per il quale paesi come la Francia, la Spagna e la Croazia, si stanno dotando di strutture dedicate al fine di catalizzare un fatturato stimato in circa 700 milioni euro all’anno”. Oddio, la spiaggetta individuata nella costa est (località Buca rossa, sotto il promontorio dell’ex semaforo di Monte vento, dalla parti dei vecchi macelli e del cimitero) non è di quelle che possono lasciar sperare in spettacolari rilanci della disastrata economia della zona. Lo stesso Comune la indica come “piccola” e con “caratteristiche idonee per tale fruizione, atteso come tale ambito presenta un unica via di accesso e per questo idonea ad evitarne l’arrivo involontario da parte di persone, oltre che godere di adeguata riservatezza, per la presenza di barriere visive costituite degli speroni di roccia presenti ai lati della piccola spiaggia individuata”.
Insomma un posticino appartato e tale da “tutelare la sensibilità tra naturisti e coloro che non lo sono”.
Confortato dalla delibera di giunta, il sindaco sei giorni dopo l’atto dell’esecutivo ha emesso un’ordinanza che all’articolo 8 recita: “La Giunta Comunale di Piombino, con delibera n. 125 del 18 maggio 2016, ha individuato quale tratto di costa urbana ove è ammesso praticare il naturismo, la piccola porzione di spiaggia ubicata in località Macelli, sotto il promontorio di Monte vento, denominata “la Buca Rossa”.
Quindi calici alzati e via? Magari.
Nel forum di “Italia naturista” (http://forum.italianaturista.it) tempio dell’associazione A.n.ita, promotrice della richiesta di spazi al Comune di Piombino, gli entusiasmi sono sufficientemente mitigati da un post del presidente Marco Cattaneo nel quale si legge: “Tengo a precisare che A.n.ita. aveva fatto richiesta di altre soluzioni più ampie in altre zone e con caratteristiche diverse su richiesta di molti soci. Il Comune, incontrando difficoltà da parte di altri enti, ha autorizzato autonomamente questa che non era quella ufficialmente richiesta. Diciamo che consideriamo questo una prima apertura che possa in seguito portare a più ampie possibilità”.
Della serie: “Ragazzi non il massimo ma, per il momento, accontentiamoci”.
E a giudicare dalle testimonianze l’appello di Cattaneo a fare di necessità virtù è stato immediatamente accolto. Nel sito di A.n.ita sono presto comparse foto ed ogni possibile indicazione per arrivare alla Buca rossa che peraltro non ha tardato ad essere raggiunta. Sempre in Internet si può legge il post di un naturista tra i primi frequentatori: “…Sono stato (da solo) in questa spiaggetta, la scorsa domenica. Grazie alle indicazioni trovate sul sito Anita, è stato facilissimo trovare il posto dove parcheggiare la moto, molto più complicato trovare la spiaggia, che in realtà era vicinissima. Sono arrivato intorno alle 15.30, a quel punto avevo solo il tempo di un bagnetto, e poco più. Nella spiaggia c’erano tre persone, una coppia ed un uomo da solo, quest’ultimo inizialmente costumato. Appena arrivato, il lui della coppia si è avvicinato e mi ha chiesto come fossi venuto a conoscenza della spiaggia. mi ha poi detto che erano stati “loro” (cioè la coppia) a chiedere e a seguire l’iter per l’ufficializzazione della spiaggia da parte delle autorità comunali. Siamo rimasti a parlare per un po’… ottima accoglienza! Dopo un po’, anche l’altra persona si è spogliata del tutto”.
Più o meno un battesimo ufficiale. Ma… Quel che Penelope tesseva di giorno poche volte arrivava al mattino seguente.
All’ordinanza n. 7, il primo giugno il sindaco Massimo Giuliani ha fatto seguire l’ordinanza n. 8 il cui oggetto recita: “Ordinanza sindacale n. 7 del 24/5/2016. Revoca art. 8 “Spiaggia in cui è ammessa la pratica del naturismo”.
Perché mai un simile dietro front?
La motivazione ufficiale è nell’ordinanza in cui Giuliani scrive: “Dato atto che tale tratto di costa è oggetto di revisione per motivi connessi al rischio idrogeologico, rendendosi possibile ipotizzare un’altra zona da riservare alla pratica del naturismo”.
Mentre, al momento, altre spiagge per naturisti non sono state indicate, lascia molte perplessi la nascita dal nulla di un rischio idrogeologico che evidentemente non era presente né il 18 maggio al momento dell’adozione della delibera di giunta, né il 24 maggio quando Giuliani firmò l’ordinanza che istituiva la spiaggia per i naturisti. Non vogliamo infatti pensare che sindaco ed assessori abbiamo deliberato senza accertarsi di eventuali vincoli nella zona.
Sui social network nei giorni scorsi sono apparse prese di posizioni contrarie all’istituzione della spiaggia riservata proprio in un area ancora urbana. Roba frequente in questi casi tanto che parrebbe poco credibile che la protesta abbia creato le condizioni per un ripensamento del Comune.
Ma c’è di più. Fino a ieri la pubblicità della spiaggetta riservata figurava ancora nelle indicazioni dei siti tipo Italia naturista. E ci risulta che, a distanza di oltre due mesi, siano pochi i naturisti che conoscono la revoca e molti quelli ancora convinti della conquista piombinese di un sito per la loro pratica e quindi, nel caso pronti, a scendere giù per il sentiero di Buca Rossa. Come pare sia peraltro accaduto anche dopo la revoca.
Ed infine il vincolo idrogeologico è tale ma impedire a qualsiasi bagnante, nudo o vestito, di scendere in spiaggia? L’interrogativo è lecito. Per ora l’accesso è libero.