Storia dell’immaginario 2° lotto dal Gagno al porto
PIOMBINO 1 luglio 2018 – In un recente articolo Stile libero Idee dalla Val di Cornia ha correttamente informato che il progetto definitivo del primo lotto della strada statale 398 da Montegemoli al Gagno avrebbe dovuto riprendere il suo cammino dalla tappa saltata e cioè dall’acquisizione del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. E questo per deliberazione della Corte dei Conti.
Ma nel testo di quella decisione è contenuta un’ interessante informazione anche su quello che fino ad oggi è stato chiamato il secondo lotto, cioè quello dal Gagno fino al Poggio Batteria. Si legge infatti che «Nella memoria pervenuta in data 18 aprile u.s., l’Amministrazione (il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, ndr)…ha ulteriormente chiarito che con il Contratto di programma MIT/ANAS si è inteso inserire nella programmazione ANAS e, quindi, finanziare il solo Tratto 1 del lotto 7, riconoscendolo come uno stralcio funzionale dell’intero lotto, in quanto l’opera permette il collegamento di “ultimo miglio” tra l’autostrada Tirrenica A12 e il porto di Piombino attraverso la S.S.398 “Via Val di Cornia”. Il Tratto 2 non è stato ritenuto ascrivibile tra gli interventi di competenza di ANAS S.p.A. in quanto interamente localizzato in area urbana e parte residuale di un’opera compensativa. Sulla mancata realizzazione del Tratto 2, nessuna osservazione è stata sollevata nel corso della Conferenza di servizi, tenutasi il 28 giugno 2017». Alla conferenza dei servizi era presente anche l’assessore Claudio Capuano del Comune di Piombino che espresse un parere favorevole sul primo lotto senza nulla dire sul secondo.
È chiaro a questo punto che il secondo lotto non lo progetterà e non lo realizzerà l’Anas, smentendo così ciò che l’allora sottosegretaria Silvia Velo (nella foto a sinistra, ndr) il 21 settembre 2016, al termine della prima riunione operativa sul prolungamento della strada 398, aveva dichiarato: «Nella riunione è stato definito anche l’avvio del percorso per il secondo lotto. Regione e Comune dovranno chiedere ad Anas di acquisire la titolarità del tratto (attualmente di competenza regionale e comunale) per inserire anche questo all’interno del contratto di programma Anas e quindi nel piano triennale dei finanziamenti. Finalmente ci siamo, sappiamo bene che la progettazione di questa opera ha un’elevata complessità, ma oggi ci sono tutte le condizioni per avere certezze».
Persino inutile ricordare che nel Contratto di programma 2016–2020, sottoscritto il 21 dicembre 2017 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’ANAS S.p.A., del secondo lotto della 398 non c’è traccia.
Ma allora chi progetterà, chi finanzierà e chi realizzerà quel secondo lotto?
Il 6 luglio 2017 il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, al termine di una riunione del comitato esecutivo di uno dei tanti accordi di programma firmati nel corso del tempo, aveva assicurato che lo stesso comitato si era impegnato a riunirsi nuovamente per mettere all’ordine del giorno uno studio di fattibilità del secondo tratto della SS398 elaborato da Comune di Piombino e Autorità portuale.
Naturalmente, dopo una così autorevole dichiarazione, non poteva rimanere silente tutto il Partito democratico della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba tant’è che, nel dicembre 2017, approvava un documento in cui si dava atto del «cambio di passo che c’è stato per il finanziamento e la realizzazione del primo lotto della 398 e il lavoro per la predisposizione del quadro finanziario a supporto del secondo lotto».
Affermazioni un po’ incaute dato che il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, di cui fa parte anche il Comune di Piombino, l’ 11 dicembre 2017 approvava il Piano Operativo Triennale 2018–2020 (POT) in cui si poteva leggere: «Il progetto di collegamento fra la SS398 e il Porto di Piombino per il tratto che va da Gagno al porto, cosiddetto Lotto 2 – “Completamento bretella di collegamento tra Autostrada Tirrenica A12 e porto di Piombino”, ha uno sviluppo di circa 3 km. In ragione della variante urbanistica comunale recentemente approvata sarà necessario rivedere il progetto alla luce dei nuovi scenari che si verranno a determinare nell’ambito industriale ex Lucchini ma l’AdSP ed il Comune di Piombino, sulla base di una convenzione, predisporranno di concerto nel 2018 il Documento preliminare di fattibilità tecnico economica relativo al Lotto 2 per definire la soluzione progettuale ed il relativo costo». Lo stesso POT collocava nel 2020 il Progetto definitivo del 2° lotto.
Inutile dire che dal punto di vista progettuale le previsioni del Masterplan Aferpi sono saltate e di conseguenza anche quelle della variante Aferpi, nonostante le opinioni recentemente riproposte dall’assessore all’urbanistica del Comune di Piombino Carla Maestrini e dallo stesso sindaco Massimo Giuliani (nella foto a sinistra, ndr). Ma non solo. Nelle linee guida presentate dal probabile sostituto di Aferpi, JSW Italy, si parla espressamente, per quel che riguarda la zona più vicina alla città di Piombino, della rimessa in funzione del treno di laminazione per le rotaie e non si sa niente del resto. Dal punto di vista urbanistico e progettuale tutto in alto mare, insomma.
Ma se questo non fosse bastato passò qualche mese ed il 26 aprile 2018 il governo adottò il Documento di Economia e Finanze (DEF) 2018 (il Parlamento a sua volta lo licenziò nel giugno 2018) che conteneva il documento Connettere l’Italia, in cui, dopo una affermazione di principio sulla «particolare valenza strategica che va attribuita all’intervento di connessione stradale di Piombino», veniva inserito il secondo lotto di completamento funzionale della “Bretella di collegamento tra l’Autostrada Tirrenica A12 e il Porto di Piombino” tra gli interventi prioritari in project review in quanto da adeguare al D.Lgs. 50/2016.
L’obiettivo della project review è, così si esprime lo stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, – senza rimettere in discussione l’intera fattibilità dell’opera – quello di arrivare a progetti meno costosi e meno impattanti (più “snelli”) a parità di prestazioni dell’opera, ovvero a parità di benefici attesi o con riduzioni delle prestazioni e dei benefici proporzionalmente inferiori alla riduzione dei costi.
In conclusione ad oggi per quel che riguarda il secondo lotto della 398 non c’è il progetto di fattibilità e di conseguenza nessun altro progetto né tantomeno nessuna previsione finanziaria.
Problemi burocratici, che sarà mai, commenterà sicuramente il sindaco di Piombino Massimo Giuliani.