l'anas ne finanzia la metà e per il resto si attende il governo

Strada 398: mezza dimenticata e assai trascurata

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PIOMBINO 7 otto­bre 2017 — C’è o non c’è la stra­da 398 nel con­trat­to di pro­gram­ma Anas-Gov­er­no 2016–2020, pas­sato dal Cipe l’8 agos­to e reso noto per som­mi capi mer­coledì scor­so?
In un incon­tro all’hotel Cen­trale nel luglio scor­so le promesse per una sol­lecita real­iz­zazione furono reit­er­ate (vicem­i­nistro Nenci­ni, sot­toseg­re­tario Velo, sin­da­co Giu­liani, Anas). Venne anche mostra­ta, tra le altre, una sig­ni­fica­ti­va dia­pos­i­ti­va dal­la quale si evince­va, sen­za dub­bio alcuno, che il finanzi­a­men­to per l’intervento (pri­mo lot­to da Mon­tege­moli al Gag­no), cos­to 49,4 mil­ioni di euro, era tut­to con­tem­pla­to pro­prio nel pro­gram­ma delle opere Anas 2016–2020.
Nelle note stam­pa dell’Anas, mer­coledì scor­so, al momen­to del­la pre­sen­tazione del­lo stes­so piano, non si è osser­va­ta però trac­cia dell’intervento in Val di Cor­nia. Da qui la richi­es­ta di lumi per­ché da nes­suna parte era dato da leg­gere il testo com­ple­to del pro­gram­ma e, d’altra parte, sarebbe sta­to davvero incon­cepi­bile che, dopo tante promesse, quel­la stra­da fos­se sta­ta anco­ra igno­ra­ta.
Una rispos­ta è giun­ta su Face­book che è ormai diven­ta­ta la tri­buna dal­la quale la polit­i­ca par­la al popo­lo.
La sot­toseg­re­taria Sil­via Velo ha infat­ti posta­to due foto­copie trat­te del piano 2016–2020. Nel­la pri­ma, par­lan­do dei diver­si inter­ven­ti in Toscana, l’Anas con­clude con ques­ta indi­cazione: “Infine nel 2018 è pre­vis­to sul­la SS 398 <Val di Cor­nia> l’appalto del­la bretel­la di col­lega­men­to autostra­da Tir­reni­ca- Por­to di Piom­bi­no – col­lega­men­to Gag­no Mon­tege­moli – lot­to 1 (cir­ca 49,4 mil­ioni)”.
Evvi­va ci siamo, gra­zie onorev­ole, i nos­tri dub­bi era­no infon­dati. La stra­da è pre­vista nel piano.

La sec­on­da pag­i­na però ha raf­fredda­to assai gli entu­si­as­mi. Leg­giamo­la bene. In essa si par­la del­la stra­da statale 398 definen­do intan­to il prog­et­to come “pre­lim­inare”. Brut­to agget­ti­vo per­ché sot­tin­tende tem­pi non pro­prio imme­diati per arrivare al prog­et­to finale. Ma pas­si.

Più avan­ti si legge di nuo­vo l’importo nec­es­sario (49.422.222 euro) e anco­ra, nel­la colon­na suc­ces­si­va, la descrizione dei finanzi­a­men­ti per­ché, come dice il prover­bio, “sen­za lil­leri non si lallera”.
Rileg­giamo e rileg­giamo e la cosa ci tor­na sem­pre meno. L’Anas infat­ti non ha pre­vis­to, come indi­ca­to all’hotel Cen­trale, il finanzi­a­men­to dell’opera per intero ma solo per la metà, ovvero 25 mil­ioni. Non ci pare che fos­sero queste le indi­cazioni. Il resto ovvero 24.422.222 euro ven­gono pre­visti come finanzi­a­men­ti dal fon­do uni­co. Ovvero da uno stanzi­a­men­to del­la pres­i­den­za del con­siglio dei min­istri.
Non è pro­prio la stes­sa cosa. Un finanzi­a­men­to com­ple­to a cari­co Anas avrebbe avvi­a­to il pro­ced­i­men­to su un cam­mi­no molto più agev­ole. E per­ché, dopo tante promesse e tan­ti lavori pre­visti nel pro­gram­ma, così non è sta­to? Ma si può con­tin­uare a definire un’opera pri­or­i­taria in maniera asso­lu­ta e poi rel­e­gar­la nell’ultima riga di un sun­ti­ci­no degli inter­ven­ti in Toscana, per­al­tro inizian­do la descrizione con l’avverbio “Infine”?
Atten­dere l’arrivo di 24,4 mil­ioni dal fon­do del­la pres­i­den­za del con­siglio com­por­ta infat­ti pas­sag­gi ulte­ri­ori e anche qualche ris­chio. Occor­rerà almeno un decre­to del pres­i­dente del con­siglio. E’ sta­to già fat­to? O quan­do si farà? E Dio non voglia che il gov­er­no vada incon­tro a qualche dis­avven­tu­ra per­ché allo­ra…
Quin­di prog­et­to da trasfor­mare in esec­u­ti­vo, finanzi­a­men­to da ren­dere com­ple­ta­mente disponi­bile (per­ché i 25 mil­ioni dell’Anas restano al palo se non si mette insieme il resto), pas­sag­gi ulte­ri­ori in un iter che in Italia non è mai sem­plice e scon­ta­to. E allo­ra viene da dire che sì l’Anas non ha com­ple­ta­mente dimen­ti­ca­to la 398 ma l’ha assai trascu­ra­ta. Altro che pri­or­ità!
Ci viene indi­ca­to il 2018 come ter­mine per la gara di appal­to, pas­sag­gio tutt’altro che imme­di­a­to. Pos­si­bile, real­is­ti­co? Quel­li che non fan­no il tifo con­tro, nutrono comunque molte per­p­lessità.

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