Strada 398: mega riunione a Roma, niente di nuovo
PIOMBINO 6 luglio 2017 – Bastasse un viaggetto a Roma! L’ultimo, della lunga teoria che da mesi lastrica la strada per la Capitale di speranze, di annunci e di modesti risultati, ha avuto per tema la strada 398. Il sindaco Massimo Giuliani ci informa, con un comunicato, che, questa volta, si è trattato di un non meglio definito “Comitato esecutivo per l’accordo di programma”. Di fatto, dalle parole del primo cittadino, si apprende che “L’incontro si è reso necessario per fare un aggiornamento sul primo lotto della strada statale 398”. E in cosa è consistito questo aggiornamento? Microfono ancora a Giuliani per chiarircelo? . “Si confermano — dice — il progetto definitivo del primo lotto della SS 398, il cronoprogramma definito nella riunione della conferenza dei servizi dello scorso 28 giugno, e il finanziamento di 50 milioni necessari alla sua realizzazione. L’inizio dei lavori è previsto per l’autunno del 2018”.
Non vorremo essere irriverenti ma queste notizie, e anzi in modo anche più dettagliato, ce le avevano raccontate appena il 22 giugno scorso lo stesso Giuliani, il viceministro Nencini, il sottosegretario Velo e l’ingegnere dell’Anas Liani. Forse qualcosa di nuovo nell’incontro (erano presenti oltre a Giuliani, il vice presidente della provincia di Livorno Bruna Geri, il presidente della Regione Enrico Rossi e il suo consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo e rappresentanti di Invitalia, Anas, ministero delle infrastrutture e trasporti e ministero dello sviluppo economico) è giunto dal secondo lotto per il quale, nella sua nota, il sindaco di Piombino così si è espresso: “Un impegno da portare avanti, nelle intenzioni del sindaco, anche con il secondo lotto della SS 398”. Ci mancherebbe altro che, dopotutto, mancasse anche l’impegno!
Eppure qualcosa di più ci si poteva attendere dall’ennesima calata verso la Capitale. Per esempio ci sarebbe piaciuto ascoltare una vera notizia sul finanziamento che, se dovesse dipendere dal Contratto di programma Anas ‑Governo, allora bisogna dire che i soldi non sono ancora disponibili perché quel Contratto, bloccato a febbraio dal ministero Padoan, non è stato ancora firmato. Nella conferenza stampa del 22 giugno all’hotel Centrale lo ammise l’ingegner Liani e il viceministro Nencini assunse un impegno “politico a superare l’impasse. Che invece ancora resta.
Ma, come ha riferito pochi giorni fa il governatore Rossi e come emerse in alcuni passaggi anche all’hotel Centrale, l’opera potrebbe essere finanziata da due trance da 25 milioni ciascuna. In che rapporto siano questi due criteri per sostenere il progetto non si è mai capito e neanche indicazioni convincenti sono venute fuori questa volta dall’incontro romano. Si dice che 25 milioni vengano dal solito Contratto di programma non ancora firmato a cui accennavamo. Ma perché allora l’ingegner Liani mostrò a Piombino una diapositiva in cui tutto il finanziamento (per essere proprio esatti, 49 milioni e spiccioli) veniva riferito al Contratto Anas Governo? E gli altri 25 milioni? La notizia che solitamente viene fornita riguarda un finanziamento dal fondo unico della Presidenza del consiglio dei ministri che è cosa ben diversa dal contratto più volte citato. Chissà davvero come stiano le cose.
Per la tesi 25+25 pare propendere il governatore Rossi che, a sette giorni dalle rassicurazioni di Nencini all’hotel Centrale, ci ha regalato il dubbio sulla disponibilità delle risorse per sostenere l’opera. Forse Rossi si riferiva ancora una volta allo stop di Padoan? Vai a sapere.
Il governatore, presente all’ultimo meeting romano, non ha diradato la polvere che aveva alzato pochi giorni prima, anzi l’ha aumentata dato che ha certificato che 25 milioni non sono stati ancora stanziati e che sarà portata al Cipe di agosto la relativa richiesta e che questi si aggiungono ai 25 già stanziati dal governo. Anche lui non chiarisce dove e come il governo abbia stanziato i secondi e anche per i primi aggiunge una notizia che già era nota. Fu detto nella conferenza stampa di Piombino che la palla passerà al Cipe che, secondo le rassicurazioni, si riunirà e lavorerà in piena estate. Ogni dubbio è lecito così come la speranza che accada qualcosa di raro.
In ogni caso al Cipe il progetto dovrebbe arrivare con i finanziamenti disponibili. Ovvero, nel caso si tratti dei 50 milioni interamente previsti nel Contratto di programma Anas Governo, occorrerà che questo contratto venga nel frattempo firmato e definito e che, a sua volta, esso passi poi dal Cipe prima dell’esame del progetto del primo lotto della 398.
L’opera che si vuole realizzare prevede la costruzione di appena tre chilometri di strada ma per arrivare a percorrerla ci pare che il cammino sia decisamente molto più lungo. Vorremmo volentieri essere smentiti.