Su opere, tempi e finanziamenti dubbi giustificati
PIOMBINO 8 maggio 2016 — La settima relazione sull’andamento delle attività che svolge in qualità di commissario di Lucchini in amministrazione straordinaria permette di avere maggiori informazioni anche rispetto a quelle, peraltro pochissime, date qualche giorno fa dopo la firma del contratto tra Aferpi e Sms Demag per la fornitura tecnologica complessiva dei nuovi impianti produttivi.
Depositata inTribunale a Livorno il 4 maggio, contiene anche una parte sulle attività di monitoraggio e controllo degli impegni contrattuali presi da Aferpi al momento, 30 giugno 2015, dell’acquisizione di Lucchini e Lucchini servizi di Piombino.
L’opinione conclusiva del commissario è racchiusa in sei righe: «…Il piano Aferpi/Cevital non ha eguali per dimensioni in Europa, inserito in un progetto di politica industriale più ampio come quello delineato nell’Accordo di Programma, che fornisce una visione dello sviluppo del territorio per il prossimo ventennio. In questo quadro non è tanto lo slittamento temporale a preoccupare quanto gli imponenti fabbisogni finanziari a lungo termine (investimenti) e a breve termine (circolante) da coprire con il supporto indispensabile del sistema finanziario ad oggi in posizione di attesa…».
Concentriamoci dunque sui tempi e sui finanziamenti.
I tempi di attuazione del piano industriale
È la stessa Aferpi che informa il commissario che «..il Piano Industriale, redatto nel terzo trimestre 2014, si fonda sul rilancio dell’attività siderurgica, sullo sviluppo di un polo logistico portuale e sulla realizzazione di attività agro industriali… ci siamo mossi ed abbiamo portato avanti tutte le attività necessarie alla realizzazione degli obiettivi del Piano, che qui integralmente ribadiamo ….. Non possiamo tuttavia non rilevare che i tempi, anche rispetto alle nostre attese, sono più lunghi…».
Che tutti i tempi previsti dal piano fossero tutti saltati è ormai del tutto evidente, così come è altrettanto chiaro che per la parte siderurgica ad oggi si parla di un solo forno elettrico, che le previsioni per la parte agroalimentare subiscono definizioni diverse in funzione della diversità dei documenti in cui si possono leggere ed anche per la parte logistica le previsioni non sono precise.
Per la parte siderurgica sia pure ridotta a una nuova acciaieria elettrica ed un nuovo treno rotaie Aferpi individua comunque una tempistica così descritta:
«…Questo consentirà di avviare la progettazione esecutiva di base e di dettaglio per poter progressivamente definire gli accordi con i fornitori per le opere ausiliarie, accessorie e per le opere civili.
In parallelo continueremo il già aperto dialogo con il sistema creditizio per definire la copertura finanziaria degli investimenti previsti. Alla definizione dei finanziamenti si potrà avviare la fase di realizzazione delle opere, per le quali sono in fase avanzata le attività formali per l’ottenimento dì tutte le autorizzazioni, con un processo complesso che coinvolge Istituzioni locali, provinciali regionali e nazionali.
I tempi per la realizzazione di quanto sopra sono i seguenti:
- avvio progettazione: aprile 2016;
- progettazione esecutiva di base: entro luglio 2016;
- progettazione esecutiva di dettaglio: entro dicembre 2016;
- definizione accordi per opere accessorie, ausiliarie e opere civili: entro febbraio 2017;
- definizione finanziamenti: entro settembre 2016;
- avvio lavori: entro primo semestre del 2017;
- completamento lavori entro il primo trimestre del 2018;
- avvio produzione billette, blumi e rotaie 2° semestre 2018…».
Per la parte logistica, afferma sempre Aferpi «…creata la società Piombino Logistics mediante la scissione di Aferpi, sono stati avviati gli studi per Io sviluppo del progetto esecutivo. Riteniamo che la sua definizione potrà essere completata entro il 2016. In tal modo potranno essere selezionati i fornitori e avviati i lavori nella prima parte del 2017…».
E ancora : «…Lo smantellamento degli impianti fermi sarà avviato a valle della definizione dei finanziamenti dei nuovi investimenti, con possibilità di riutilizzo degli stessi in Brasile…».
L’avvio poi del settore agroindustriale «…è condizionato dai tempi dello smantellamento degli impianti dell’area a caldo e della localizzazione dell’ attuale treno rotaie…».
Ci permettiamo di rilevare quattro elementi:
- quelle che vengono definite le attività formali per l’ottenimento dì tutte le autorizzazioni non sono affatto in fase avanzata dato che non hanno certe queste caratteristiche né il Masterplan, né lo studio preliminare ambientale presentati al Comune di Piombino e nemmeno il progetto di bonifica di cui l’analisi di rischio è stata giudicata insufficiente dalla conferenza dei servizi svoltasi a Roma il 21 aprile;
- prima del marzo/aprile 2017 non vengono avviati i lavori delle opere accessorie, ausiliarie e civili ma la fine di tutti i lavori viene prevista nel primo trimestre 2018, cioé in un anno viene prevista la costruzione dell’acciaieria e del treno rotaie, cosa poco credibile;
- la tempistica, sia pur discutibile, è data solo per la parte siderurgica, non per la parte logistica e agrialimentare o per lo smantellamento degli impianti;
- i termini definizione dei finanziamenti e copertura dei finanziamenti la fanno da padrone.
La definizione dei finanziamenti
A questo proposito Issad Rebrab ha sottolineato «…che un piano così ambizioso non può essere realizzato con le sole forze del Gruppo ma necessita di un costante supporto del Sistema Italia in tutte le sue componenti istituzionali, politiche, sindacali e finanziarie…».
Cosa voglia dire esattamente non si capisce ma quel che è certo è che
- sono in corso le procedure per dotare Aferpi «…delle risorse finanziarie necessarie a mantenere e possibilmente sviluppare i volumi di attività produttiva ….È però impensabile che il finanziamento del circolante avvenga solo con risorse proprie senza il concorso del sistema finanziario. Dal 1° di luglio 2015 ad oggi non c’è stato alcun affidamento bancario…»,
- i volumi di produzione del 2016 saranno rivisti al ribasso poiché sorprendentemente «…non abbiamo avuto supporto del sistema creditizio nazionale. Questo ha richiesto la copertura del fabbisogno per il capitale circolante con risorse finanziarie del Gruppo, il cuin apporto ad oggi realizzato non è ancora sufficiente a sostenere i volumi ipotizzati…»,
- per quel che riguarda la parte siderurgica sarà continuato il «…già aperto dialogo con il sistema creditizio per definire la copertura finanziaria degli investimenti previsti…»,
- per la logistica è in corso «…la ricerca di un partner specialista e cofinanziatore dell’attività (da verificare la possibilità di istituire nell’area portuale una “zona franca”…»,
In conclusione vi sono seri problemi finanziari sia per la gestione attuale sia per gli investimenti. Sono ben lontani e decisamente superati i tempi in cui, era il 5 dicembre 2015, durante una conferenza stampa, Issad Rebrab ricordava che Cevital «non ha debiti e ha sempre finanziato da sola i propri investimenti ».
Ma c’è anche un altro elemento che lascia perplessi: la giustificazione che Aferpi dà sull’allungamento dei tempi una volta ammesso che non si può «…non rilevare che i tempi, anche rispetto alle nostre attese, sono più lunghi…».
Essa, si dice, è legata al fatto che «…il Piano Industriale, redatto nel terzo trimestre 2014, si fonda sul rilancio dell’attività siderurgica, sullo sviluppo di un polo logistico portuale e sulla realizzazione di attività agro industriali. Nel 2015 in conseguenza del rallentamento dell’economia cinese il mercato siderurgico ha vissuto come noto importanti tensioni, con riduzioni dei prezzi di circa il 40%, con ulteriore crescita dell’eccedenza di capacità produttiva rispetto alla domanda di acciaio. L’economia italiana non è riuscita, al pari di quella europea, a riprendere il cammino della crescita, in un quadro geopolitico di sicura incertezza. In tale contesto ci siamo mossi ed abbiamo portato avanti tutte le attività necessarie alla realizzazione degli obiettivi del Piano…».
In realtà più che a queste situazioni i ritardi sono dovuti alla tempistica prevista dal piano (prima acciaieria costruita dal 1° luglio 2015 al 31 dicembre 2016, nuovo treno rotaie costruito dal 1° gennaio 2016 al 30 novembre 2017 ad esempio) assolutamente impossibile. Scritta senza tenere il minimo conto dei condizionamenti e delle necessità tecniche, di quelle finanziarie, di quelle autorizzative.
Sono problemi irrisolti anche in questo più recente documento.
(foto di Pino Bertelli)
Articolo realistico sulla situazione attuale e sull’iter del post vendita dello stabilimento che chiaramente si contrappone ad altri racconti di narrazione volutamente edulcorata.