Su Park Albatros il PD non sa cosa dice

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SAN VINCENZO 30 0tt0bre 2016 — Il par­ti­to di mag­gio­ran­za si è dichiara­to favorev­ole “alla valid­ità delle scelte del­la pre­vi­sione di ampli­a­men­to del Park Alba­tros, pre­vista dagli stru­men­ti urban­is­ti­ci” che, sem­pre sec­on­do il PD, “rien­tra­no negli attuali stru­men­ti urban­is­ti­ci del Comune di San Vin­cen­zo”.
Queste dichiarazioni con­trad­di­cono tut­to ciò che accade sul fronte urban­is­ti­co san­vin­cen­zi­no e rite­ni­amo che siano frut­to del doppio incar­i­co del nos­tro asses­sore, il quale, invece di dare chiari­men­ti ai cit­ta­di­ni, ten­ta malde­stra­mente di con­fondere il pro­prio schiera­men­to per tute­lare il pro­prio baci­no di voti “sicuri”.
Dove e quan­do gli stru­men­ti urban­is­ti­ci prevede­vano tale ampli­a­men­to? Come seg­re­tario o come asses­sore Roven­ti­ni (scel­ga pure uno dei due ruoli che rico­pre attual­mente!) dovrebbe spie­gare anche ai non iscrit­ti al par­ti­to in che modo il per­cor­so adot­ta­to si svilup­pa­va in tal sen­so.
Ci risul­ta invece che sia pre­ciso ind­i­riz­zo degli stru­men­ti urban­is­ti­ci il fat­to che non si con­cretizzi­no pre­vi­sioni di urban­iz­zazione in aree vin­co­late e che le “aree boscate di ogni genere e tipo” siano inserite nelle invari­anti strut­turali ovvero tut­to ciò che non deve subire vari­azioni.
Ci chiedi­amo quin­di chi nel diret­ti­vo del PD abbia sostenu­to e illus­tra­to queste tesi, con­vin­cen­do il par­ti­to di mag­gio­ran­za che gli stru­men­ti urban­is­ti­ci preve­dono ampli­a­men­to oppure che con­cedere ampli­a­men­to alle strut­ture ricettive in aree vin­co­late non è in con­trasto con gli stru­men­ti urban­is­ti­ci comu­nali e region­ali.
Leg­gere tali imbaraz­zan­ti dichiarazioni da parte di un par­ti­to di liv­el­lo nazionale ci fa pen­sare che ci sia sta­ta una cat­ti­va infor­mazione ver­so gli iscrit­ti sul­la ques­tione e questo fat­to grave fa pren­dere una posizione non fon­da­ta su quan­to avvenu­to. Ma la Giun­ta era con­vin­ta di ampli­are il Park Alba­tros oppure, come si dice nel piano approva­to (sen­za evi­den­te­mente averne let­ta una riga), cre­de­va di ridurre la strut­tura di ben 4 ettari? Se, come dichiara­to dal nos­tro Sin­da­co, la polit­i­ca non ha respon­s­abil­ità per­ché nes­suno tra Sin­da­co e Giun­ta era con­sapev­ole di cosa approva­va, non capi­amo davvero come sia pos­si­bile che il par­ti­to si dichiari favorev­ole ad un ampli­a­men­to che non sarebbe dovu­to avvenire. La Giun­ta e il Sin­da­co dovreb­bero sapere che, se vogliono ampli­are le urban­iz­zazioni in aree vin­co­late, devono cam­biare gli stru­men­ti urban­is­ti­ci e andare in con­trasto a quan­to dispone il PIT.
Ricor­diamo al par­ti­to che il ruo­lo del seg­re­tario non deve essere sovrap­pos­to a quel­lo di asses­sore e lo dici­amo a tutela di tut­ti i cit­ta­di­ni, iscrit­ti com­pre­si. Come può essere Roven­ti­ni garante di se stes­so di fronte agli iscrit­ti del par­ti­to di mag­gio­ran­za? Come può essere un asses­sore, che por­ta chiari­men­ti solo agli iscrit­ti del suo par­ti­to e non a tut­ti i cit­ta­di­ni, essere un buon asses­sore? Dopo i fat­ti gravis­si­mi avvenu­ti, il non aver indet­to d’ur­gen­za un’assem­blea pub­bli­ca per chiarire la ques­tione Alba­tros ed averne spie­ga­to ‑male- le vicende agli iscrit­ti è la dimostrazione che il doppio ruo­lo è peri­coloso in ter­mi­ni di trasparen­za. Leggen­do le dichiarazioni del par­ti­to abbi­amo con­fer­ma che il seg­re­tario e il sin­da­co han­no pie­ga­to la realtà dei fat­ti ai pro­pri iscrit­ti, por­tan­doli a un parere con­fu­so e non ogget­ti­vo del­la vicen­da. Non vor­rem­mo entrare nelle vicende interne del par­ti­to, ma essendo l’asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca anche il seg­re­tario del par­ti­to e aven­do let­to le dichiarazioni degli iscrit­ti non coer­en­ti con quan­to accadu­to, sot­to­lineiamo anco­ra una vol­ta come l’asses­sore abbia man­ca­to di trasparen­za ver­so tut­ti i cit­ta­di­ni e come i com­po­nen­ti del PD non abbiano rice­vu­to le nec­es­sarie conoscen­ze per com­pren­dere l’ac­cadu­to. Questo com­por­ta­men­to, gravis­si­mo e peri­coloso, ormai carat­ter­iz­za ques­ta ammin­is­trazione dai suoi pri­mi giorni di manda­to, ammin­is­trazione che si tiene sem­pre a dovu­ta dis­tan­za dal fornire l’in­for­mazione ai cit­ta­di­ni che rap­p­re­sen­ti­amo e che han­no il dirit­to di essere cit­ta­di­ni infor­mati e in gra­do di avere un’opin­ione ‑fon­da­ta- sul­l’­op­er­a­to del Comune. Ci ram­marichi­amo che all’assem­blea pub­bli­ca tenu­ta sul­l’Al­ba­tros che abbi­amo tenu­to, aper­ta a tut­ti, nes­suno degli ammin­is­tra­tori sia venu­to a sostenere queste par­ti­co­lari tesi. Forse i doc­u­men­ti da loro fir­mati li avreb­bero inchio­dati a ben altra posizione.

Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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