Su RIMateria ancora vigilanza su tutti i fronti
PIOMBINO 17 marzo 2020 — La richiesta presentata al Tribunale d RIMateria è certamente figlia della situazione finanziaria disastrosa, che ha visto gli ultimi bilanci chiusi con deficit importanti — oltre due milioni di euro per il 2018 — e con previsione analoga per il bilancio 2019. Ad indurre ad avanzare questa istanza avrà inciso anche il debito milionario accumulato nei confronti dell’erario, del demanio, della Regione e degli istituti di previdenza sociale.
Ma non può essere soltanto questo. Del resto, le circostanze erano già ben note ai due soci privati al momento dell’acquisto delle quote.
Ed allora quello che, in astratto, è da considerarsi il preludio del fallimento ritrova il suo elemento di giustificazione anche e soprattutto nel cambiamento di approccio di un territorio e della sua Amministrazione. Questo perché oggi il Comune di Piombino è governato da persone che hanno a cuore la salute dei propri concittadini.
Non possiamo non ricordare che appena un anno fa la città riempiva le piazze per contrastare gli allora amministratori i quali avevano sostenuto, se non addirittura ideato, il progetto RIMateria: un progetto consistito prima nella trasformazione della discarica, da rifiuti urbani a rifiuti speciali provenienti da fuori, e poi nel relativo il raddoppio dei suoi volumi e nella privatizzazione.
Una protesta che non si placava con le rassicurazioni dell’allora sindaco Massimo Giuliani che la governance sarebbe rimasta pubblica; i fatti danno purtroppo ragione a tutti coloro che su più fronti ripetevano che non sarebbe servito a niente nominare un presidente se poi questo avrebbe dovuto sottostare inevitabilmente ai principi civilistici, trovandosi — come poi è successo — in sistematica minoranza all’interno del consiglio di amministrazione.
Possiamo dirci soddisfatti per quel che abbiamo fatto sino ad oggi; la bontà dei nostri atti si misura con la richiesta di concordato ma, ancor prima, con le azioni giudiziarie intraprese da RIMateria e che, siamo convinti, vedranno riconosciute le nostre ragioni, impedendo così l’aumento dei volumi di discarica.
Sarebbe, tuttavia, un errore pensare di aver già vinto: il percorso è ancora lungo e adesso passa anche dal giudizio di un Tribunale. Il Comune ci sarà ancora, con lo stesso impegno dimostrato sino ad oggi, per la tutela ambientale e la rinascita di un territorio sino a pochi mesi fa maltrattato da chi lo amministrava.
Riprenderanno i conferimenti nel cono rovescio ma noi vigileremo assieme ad Arpat affinché siano rispettate le norme e siano al contempo posti in essere gli interventi di messa in sicurezza della vecchia discarica.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Carla Bezzini, assessore all’Ambiente