Sui rifiuti l’assessore ciurla nel manico
SAN VINCENZO 10 giugno 2015 — Vorremmo espletare le nostre considerazioni in merito all’ultima risposta ricevuta dal Comune di San Vincenzo – Assessore Ambiente, n. prot. 2015/0011417, in merito alla nostra proposta/istanza “Protocollo: comune verso RIFIUTI ZERO“.
La risposta lascia veramente perplessi e NON riusciamo a capire dove questa Amministrazione vuole andare a parare, se ha davvero intenzione di fare qualcosa per la cittadinanza che NON sia solo giocare a dama tra esponenti politici di zona o spostare mucchi di sabbia e sassi.
Se è palesemente vero che la tassazione sui rifiuti è aumentata e così pure è aumentato il livello di anarchia su questo argomento, nel senso che il cittadino conferisce e lascia in giro quello che vuole senza che nessuno gli dica nulla, un dato in forte diminuzione c’è, “la raccolta differenziata”.
Alcuni punti salienti della risposta dell’assessore all’Ambiente Russo: “Come vi è certamente noto la gestione dei rifiuti la legge ne attribuisce responsabilità e competenze alle ATO ed alle aziende che, per conto delle ATO, intervengono sui singoli territori”.
Non ci è noto, anche perché “L’articolo 19 del DL n. 95 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 135 del 2012, colloca “l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi” tra le funzioni fondamentali dei Comuni.
Continua la risposta dell’assessore Russo: “Facendo parte di un sistema, disciplinato dalla legge, che va al di là della volontà dei singoli comuni, è estremamente difficile, in questa fase di ristrutturazione sia aziendale ( ASIU ) che delle ATO, fornire delle risposte concrete alle interessanti e condivise proposte da Voi formulate”.
Continua a sfuggirci qualcosa! Quindi si ammette che comanda ATO? Un organo amministrativo che si pone tra Enti e il gestore della raccolta dei rifiuti e che quindi succhierà risorse alle amministrazioni comunali? Incrementando esponenzialmente la bolletta dei contribuenti nei prossimi 20 anni a venire…quando l’articolo 19 del DL n. 95 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 135 del 2012 parla chiaro: “PER RISPARMIARE BISOGNA RIPORTARE IL SERVIZIO RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, INCLUSA LA RISCOSSIONE, AI COMUNI” quindi conseguentemente sviluppare sistemi di gestione virtuosi, vendita materie riciclate, sensibilizzazione con incremento dell’impiego di forza lavoro locale.
NON riusciamo a capire a quale legge si riferisce l’Assessore all’ambiente Russo? Ci fa piacere che l’ Assessore consideri il nostro documento e cioè: “Protocollo — Comune verso Rifiuti Zero”, alla stregua di una guida turistica nel mondo dei RIFIUTI, ma il problema è ben più grave di quello che si pensa a San Vincenzo.
L’ATO ha aumentato i costi negli ultimi 3 anni nelle province di Grosseto, Arezzo e Siena, del 18%, e questo valore a rialzo non si fermerà, viste le problematiche sugli inceneritori che stanno venendo alla luce in maremma. La fame di rifiuti che alimenta un sistema sbagliato di recupero e produzione di energia deve essere fermato, pena la compromissione del futuro generazionale.
Abbiamo, quindi, presentato una nuova istanza con la richiesta di “Istituzione dell’anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.
La speranza è sempre l’ultima a morire.
MoVimento5stelle San Vincenzo