Sui rifiuti urbani decidano i futuri amministratori

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SUVERETO 10 aprile 2019 — Il dis­as­troso pas­sag­gio del­la Val di Cor­nia in ATO Sud, volu­to dalle ammin­is­trazioni PD e sanci­to nel 2011, ha ampli­fi­ca­to la serie di dis­as­tri che già era­no in cor­so d’opera a causa del­la cat­ti­va ges­tione dell’ASIU, con una dis­car­i­ca abban­do­na­ta a se stes­sa, con l’impianto TAP volu­ta­mente tenu­to fer­mo per favorire l’utilizzo del mate­ri­ale di cava ecc.
Quel pas­sag­gio in ATO Sud, che è fon­da­men­tale per capire la sto­ria, dove­va vedere il trasfer­i­men­to di tut­ti i lavo­ra­tori da Asiu in Sei Toscana, come dal sin­da­co di Suvere­to sol­lecita­to più volte anche negli incon­tri coi sin­da­cati, e la dis­car­i­ca, nata e usa­ta per i rifiu­ti urbani, vis­to che era esauri­ta e non rien­travi negli impianti di Sei essere tombata.
“Così non è anda­ta – com­men­ta Giu­liano Par­o­di — e la sto­ria di questi anni par­la chiaro: un’ oper­azione mes­sa in piede dal PD per tombare un deb­ito gigante som­mer­gen­do la Val di Cor­nia di rifiu­ti da ogni parte d’Italia. Come se non bas­tasse è bene ricor­dare che Sei Toscana è sta­ta tra­vol­ta da un’ inchi­es­ta giudiziaria che ha vis­to arrivare avvisi di garanzia ai diri­gen­ti di Ato Sud e Sei Toscana per pre­sun­ti atti illeciti nel­la stesura del­la gara d’appalto, il che pone forte dub­bi non solo sul­la legit­tim­ità dell’affidamento a Sei Toscana per 25 anni  ma che gli impor­ti di gara non siano con­grui, il che sig­nifi­ca che paghi­amo in bol­let­ta un cos­to del servizio supe­ri­ore.”
In questo sce­nario poco edi­f­i­cante e a poco più di un mese da un’ impor­tante tor­na­ta elet­torale ammin­is­tra­ti­va che coin­volge tut­ti i Comu­ni del­la Val di Cor­nia, il 18 aprile ATO Sud mette all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci il Piano di rior­ga­niz­zazione dei servizi e delle infra­strut­ture minori. Un piano che vin­col­erà i Comu­ni sulle scelte strate­giche, sia sul tipo di servizi che sulle dotazioni che Sei Toscana dovrà acquistare, che ricad­ran­no in bol­let­ta. In par­ti­co­lare per la rior­ga­niz­zazione del servizio di rac­col­ta stradale le ammin­is­trazioni comu­nali esp­ri­mono la volon­tà di val­utare in fase di prog­et­tazione esec­u­ti­va l’utilizzo di con­teni­tori di diver­sa tipolo­gia rispet­to a quel­li pre­visti dal­la gara che ha asseg­na­to l’organizzazione del servizio a Sei Toscana. (con l’indagine sul­la legit­tim­ità dell’appalto sem­pre in cor­so) .
“Come sin­da­co tro­vo vera­mente inop­por­tuno che una deci­sione del genere sia pre­sa da noi ammin­is­trazioni uscen­ti, deci­sione che ha una visione dis­tor­ta e non final­iz­za­ta al bene comune ma vizia­ta da inves­ti­men­ti che Sei Toscana vuol met­tere in atto, in quel rib­al­ta­men­to di ruoli da me denun­ci­a­to in molte occa­sioni dove la con­trol­la­ta det­ta le regole al con­trol­lore. Per­tan­to – con­clude Par­o­di – vista la poca lungimi­ran­za di queste ammin­is­trazioni su ogni deci­sione riguardante i rifiu­ti dal pas­sag­gio in Ato Sud ad oggi, chiedo a tut­ti i sin­daci di far riti­rare dall’assemblea di ATO del 18 aprile la votazione del­la rior­ga­niz­zazione e las­cia­re lib­ertà di scelta, su quali servizi per i cit­ta­di­ni e in quale modo orga­niz­zarli, alle ammin­is­trazioni future come atto di seri­età e respon­s­abil­ità”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Suvere­to

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