Sul progetto RiMateria si pronunci la popolazione

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PIOMBINO 29 agos­to 2018 — Il PD fino ad oggi ha gesti­to RiMa­te­ria det­tan­do gli ind­i­rizzi di una sceller­a­ta polit­i­ca dei rifiu­ti. Non sono con­di­vis­i­bili due scelte politiche assunte.
Da un lato, la volon­tà di ampli­are la dis­car­i­ca (sino a due mil­ioni e mez­zo di metri cubi di rifiu­ti spe­ciali); un prog­et­to asso­lu­ta­mente non nec­es­sario, se non per aprire al busi­ness dei rifiu­ti spe­ciali. RiMa­te­ria, infat­ti, non nacque per accogliere rifiu­ti da qual­si­asi parte del mon­do ben­sì per rice­vere quel­li derivan­ti dal­la pro­duzione dell’acciaio nonché quel­li pre­sen­ti su molte aree lim­itrofe alla fab­bri­ca.
Ed invece, con l’allargamento del­la dis­car­i­ca si vor­rebbe lucrare sui rifiu­ti.
Dall’altro lato, la ces­sione delle quote sociali a pri­vati, con scelte azien­dali det­tate non più dagli inter­es­si pub­bli­ci e del ter­ri­to­rio ma da esi­gen­ze di prof­it­to.
Insom­ma, fino a che la soci­età era ricop­er­ta dai deb­iti, era pub­bli­ca. Ora che si stan­no pro­fi­lan­do enor­mi guadag­ni col­le­gati ai mil­ioni di metri cubi di rifiu­ti spe­ciali prove­ni­en­ti da fuori, la si vuole pri­va­tiz­zare.
Le scelte che il PD sta assumen­do su RiMa­te­ria e, più in gen­erale, sui rifiu­ti, avran­no effet­ti neg­a­tivi sull’intera cit­tà, con riper­cus­sioni in ter­mi­ni di salute, di impat­to visi­vo ed odor­if­ero nonché tur­is­ti­co, annien­tan­do ogni pos­si­bile meta­mor­fosi del­la cit­tà. Il tut­to sen­za ritorni nep­pure eco­nomi­ci per il ter­ri­to­rio, vis­to che a guadag­nar­ci — e tan­to — saran­no dei pri­vati.
Vogliamo sper­are che alla base di tali deci­sioni ci sia sola­mente l’inettitudine di chi ci ammin­is­tra.
Di fronte a scelte così impor­tan­ti per il des­ti­no delle prossime gen­er­azioni, abbi­amo deciso, noi tutte le forze politiche di oppo­sizione, di chiedere al con­siglio comu­nale di Piom­bi­no di indire due ref­er­en­dum con­sul­tivi per con­sen­tire alla popo­lazione di pren­dere posizione sia sull’ampliamento del­la dis­car­i­ca che sul­la ces­sione delle rel­a­tive quote a soci­età pri­vate.
Così facen­do le forze di oppo­sizione han­no deciso di anteporre agli inter­es­si di cias­cun grup­po politi­co o lista civi­ca quel­li del­la cit­tà intera.

 

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