Sul punto nascite ancora fumo negli occhi
PIOMBINO 18 maggio 2019 — Ancora fumo negli occhi; sul punto nascite il Presidente Enrico Rossi “rassicura” tutti dicendo che è in corso di predisposizione un non ben precisato sollecito della Regione Toscana al Ministero della Salute per ottenere una deroga che, a Piombino, manca da anni.
Anni in cui, nonostante la normativa prescrivesse che ogni punto nascite dovesse avere una sala parto attigua alla sala operatoria (e si può comprendere il perché), nessuno ha fatto niente.
Le deroghe, del resto, dovevano servire proprio a consentire ai singoli presidi ospedalieri di conformarsi ai dettami della legge.
Ed invece chi ha governato questi territori in tutto questo tempo si è solo preoccupato di vivere in una deroga permanente.
Adesso è chiaro che non potrà arrivare alcuna deroga, anzi: le recenti verifiche disposte dal Ministero hanno riscontrato la mancanza dei requisiti minimi del punto nascite; da qui il parere negativo giunto proprio dal Ministero. Ad appena una settimana dalle elezioni, invece, Enrico Rossi garantisce qualcosa che non può garantire; ma d’altronde lui è lo stesso che ci aveva già promesso la concordia, la messa in sicurezza della discarica di Poggio ai Venti, il tornare a colare acciaio a Piombino e tanto altro.
Sono le solite promesse che non fanno più presa ma che anzi dimostrano che la preoccupazione più grande di chi ci ha governato sino ad ora è il consenso elettorale più che l’interesse dei cittadini.
A Piombino l’amministrazione comunale di concerto con i vertici regionali e della direzione ASL dovevano pretendere investimenti che permettessero l’adeguamento strutturale e di personale; in altri ospedali ciò è stato fatto ed infatti la deroga ministeriale l’hanno ottenuta da tempo.
Questo sarebbe stato fondamentale per assicurare la sopravvivenza del nostro reparto e, prima ancora, la qualità del servizio. Se il punto nascite chiuderà non sarà per il numero esiguo dei parti ma per un mancato rispetto dei requisiti di cui la politica locale si deve assumere la responsabilità.
L’unico modo per continuare a far nascere i nostri figli a Piombino sarà quello di lottare per la qualità di un servizio e per il rispetto delle normative, piuttosto che per ottenere una qualche deroga.