Sul punto nascite ancora fumo negli occhi

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Francesco Ferrari

PIOMBINO 18 mag­gio 2019 — Anco­ra fumo negli occhi; sul pun­to nascite il Pres­i­dente Enri­co Rossi “ras­si­cu­ra” tut­ti dicen­do che è in cor­so di pre­dis­po­sizione un non ben pre­cisato sol­lecito del­la Regione Toscana al Min­is­tero del­la Salute per ottenere una dero­ga che, a Piom­bi­no, man­ca da anni.
Anni in cui, nonos­tante la nor­ma­ti­va pre­scrivesse che ogni pun­to nascite dovesse avere una sala par­to attigua alla sala oper­a­to­ria (e si può com­pren­dere il per­ché), nes­suno ha fat­to niente.
Le deroghe, del resto, dove­vano servire pro­prio a con­sen­tire ai sin­goli pre­si­di ospedalieri di con­for­mar­si ai det­ta­mi del­la legge.
Ed invece chi ha gov­er­na­to questi ter­ri­tori in tut­to questo tem­po si è solo pre­oc­cu­pa­to di vivere in una dero­ga per­ma­nente.
Adesso è chiaro che non potrà arrivare alcu­na dero­ga, anzi: le recen­ti ver­i­fiche dis­poste dal Min­is­tero han­no riscon­tra­to la man­can­za dei req­ui­si­ti min­i­mi del pun­to nascite; da qui il parere neg­a­ti­vo giun­to pro­prio dal Min­is­tero. Ad appe­na una set­ti­mana dalle elezioni, invece, Enri­co Rossi garan­tisce qual­cosa che non può garan­tire; ma d’altronde lui è lo stes­so che ci ave­va già promes­so la con­cor­dia, la mes­sa in sicurez­za del­la dis­car­i­ca di Pog­gio ai Ven­ti, il tornare a colare acciaio a Piom­bi­no e tan­to altro.
Sono le solite promesse che non fan­no più pre­sa ma che anzi dimostra­no che la pre­oc­cu­pazione più grande di chi ci ha gov­er­na­to sino ad ora è il con­sen­so elet­torale più che l’interesse dei cit­ta­di­ni.
A Piom­bi­no l’am­min­is­trazione comu­nale di con­cer­to con i ver­ti­ci region­ali e del­la direzione ASL dove­vano pre­tendere inves­ti­men­ti che per­me­ttessero l’adeguamento strut­turale e di per­son­ale; in altri ospedali ciò è sta­to fat­to ed infat­ti la dero­ga min­is­te­ri­ale l’han­no ottenu­ta da tem­po.
Questo sarebbe sta­to fon­da­men­tale per assi­cu­rare la soprav­viven­za del nos­tro repar­to e, pri­ma anco­ra, la qual­ità del servizio. Se il pun­to nascite chi­ud­erà non sarà per il numero esiguo dei par­ti ma per un man­ca­to rispet­to dei req­ui­si­ti di cui la polit­i­ca locale si deve assumere la respon­s­abil­ità.
L’unico modo per con­tin­uare a far nascere i nos­tri figli a Piom­bi­no sarà quel­lo di lottare per la qual­ità di un servizio e per il rispet­to delle nor­ma­tive, piut­tosto che per ottenere una qualche dero­ga.

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