Sulla variante alla 398 a Suvereto si discuta
SUVERETO 4 gennaio 2015 — Si apprende dalla stampa del 31.12 che anche l’attuale Giunta di Suvereto ritiene importante la variante alla viabilità di passaggio per liberare la via Dante Alighieri dal traffico pesante e inutile che grava su quella arteria, rendendolo troppo pericoloso. Il sindaco afferma che è stato sbloccato lo stallo che persisteva da mesi e che la realizzazione del progetto è iniziato per andare verso la sua conclusione. Nel mese di ottobre scorso ho chiesto, con lettera aperta, al Presidente della Provincia di Livorno il punto sulla situazione. In data 4 novembre prot. 36686 mi ha comunicato che era in attesa di risposte dal Comune di Suvereto perché da diversi mesi era stato consegnata al Comune una serie di ipotesi, per valutare quale soluzione potesse essere la migliore.
Dal comunicato stampa del Comune si evince che tutto è stato definito e siamo ora in attesa di avere il progetto esecutivo, dopodiché il Comune procederà alle eventuali varianti per adeguare la parte urbanistica necessaria. Dalla lettera pervenutami dal Presidente appare chiaro che la Provincia aveva predisposto più ipotesi di tracciato, come richiesto dalla precedente amministrazione, per le quali era più che utile, direi indispensabile, che si procedesse ad illustrazioni pubbliche, affinché i cittadini potessero partecipare alla eventuale scelta di percorso nell’esclusivo pubblico interesse. Vorremmo evitare che magari si ripetano errori come nel mandato Pazzagli, quando proprio sulle aree percorse dal tracciato della variante non venne fermata l’ipotesi di realizzazione di un vigneto, con il risultato che oggi quei terreni che dovranno essere espropriati dalla pubblica amministrazione, avranno un costo altamente lievitato da circa ventimila a circa duecento-cinquantamilaeuro per ettaro, tutti a carico della collettività.
È quindi chiaro che essere sotto il vaglio della cittadinanza, almeno in teoria, dovrebbe far diminuire notevolmente rischi di questo tipo oltre al fatto che le scelte che riguardano la collettività debbono essere discusse e confrontate proprio dalla stessa collettività, per dare senso e voce alla democrazia e alla partecipazione. Visto che il progetto non ancora è fatto, esistono i tempi affinché si possa recuperare questo limite e rendere partecipi i cittadini, in pubblica assemblea, delle scelte da compiere evitando ratifiche non trasparenti.
Walter Gasperini
Ma che vuol dire “duecento-cinquantamilaeuro” ?
Significa 250’000 o significa invece fra 200’000 e 50’000 ?
Significa che il costo di quel terreno, oggi, sarà di circa 250.000,00 euro per ettaro.
Ma come siamo democratici e pieni di idee quando non siamo al comando.