Suvereto ha bisogno di civiltà!
SUVERETO 30 aprile 2016 — Anche l’ultimo Consiglio comunale di Suvereto si è svolto all’insegna della mancanza di rispetto nei confronti della minoranza, da cui non si accetta e non si ammette alcuna forma di critica ma anche di collaborazione, rendendo quella sede istituzionale il luogo per denigrare e offendere l’avversario, anzi il “nemico pericoloso”, come è considerato dal Sindaco Giuliano Parodi e dal gruppo di Assemblea Popolare il PD e il suo gruppo Suvereto Protagonista.
Dopo l’indegno “comizio di parte” di cui lo stesso Sindaco è stato autore in occasione della recente celebrazione in piazza del 25 aprile, propagandando in modo sfacciato la campagna per il no al referendum costituzionale di ottobre, un altro tassello di inciviltà si è aggiunto nella vita istituzionale di Suvereto, alimentando, questa volta in Consiglio comunale, un’inconcepibile bagarre che di legittimo e di democratico non ha assolutamente nulla.
Veniamo al dunque. Quando si è giunti ad affrontare l’argomento relativo alla Terme, dovendo votare la variante contestuale al piano strutturale e al regolamento urbanistico, il gruppo Suvereto Protagonista ha dichiarato la propria adesione all’atto che sancisce la conclusione dell’iter burocratico affermando, come peraltro già fatto in altre occasioni, il totale appoggio al progetto di uno stabilimento termale nel territorio suveretano.
Nel corso della discussione, sono state avanzate da parte della minoranza alcune osservazioni, puntualizzando, in particolare, come in passato Parodi avesse sempre ritenuto superflue le citate varianti. A questo punto, il capogruppo di maggioranza Marco Cecchi ha pensato bene nel suo intervento di rivolgere parole offensive nei confronti del nostro consigliere Francesco Lolini. Il Sindaco, per non essere da meno, con la sua abituale arroganza ha poi impedito al capogruppo di minoranza Luca Dell’Agnello di intervenire e, a fronte del suo tentativo di prendere la parola, è passato sbrigativamente alla votazione dichiarando, immediatamente dopo, chiusa la seduta.
Bell’esempio di democrazia e di rispetto, soprattuto da parte di chi si ritiene paladino della giusta causa e strenuo difensore dei principi costituzionali, accanendosi, come avvenuto il 25 aprile, contro la riforma costituzionale in corso e accusando a vanvera di “deriva autoritaria” coloro che in quei principi si riconoscono, cercando democraticamente di migliorarne il contenuto.
Quando sarà che Parodi e il suo gruppo smetteranno di considerare la sala consiliare come la casa a loro esclusivo uso e consumo e non, invece, la sede comune dei cittadini?
Chissà!
Suvereto Protagonista
Partito Democratico Suvereto