Suvereto: politica tra demagogia e pensieri corti
SUVERETO 12 agosto 2015 — La nota di Alessandro Camerini l’ho trovata troppo distratta e attenta solo ad una parte della medaglia; forse sarebbe utile che si accorgesse che ogni medaglia ha il suo rovescio. Anch’io ero parte del Comitato NO fusione ed ho fatto la mia battaglia senza offendere nessuno, ma Alessandro dovrebbe anche ricordare, se vuole essere onesto, che facemmo anche tanta fatica per mantenere un’azione corretta sulle posizioni di respingimento della proposta di fusione. Io come altri, da elettore PD, l’ho fatto con tutta la forza che potevo esprimere rispettando gli altri. Di quella battaglia sono orgoglioso e sarei pronto a rifarla se si dovessero ripresentare le stesse idee bislacche. Non tutti i sostenitori del NO possono rivendicare tanta onestà, ma il coordinamento si ha portato fino in fondo il proprio ruolo con la giusta impostazione di una politica che cercava consensi per e non voleva niente contro. Mi piace ricordare che avevamo deciso di non accettare nel comitato partiti politici o gruppi consiliari, chi voleva aderire poteva farlo come persona, proprio perché non volevamo strumentalizzazioni di sorta. Così come avevamo deciso che il comitato non sarebbe mai diventato un gruppo politico che partecipava alle elezioni per governare: eravamo nati per difendere il Comune non certo per governarlo. Peccato che proprio alla fine, anche tu caro Alessandro, hai dimenticato l’etica politica e ti sei affrettato a cavalcare l’onda della rabbia verso il PD e, in compagnia di altri, hai fatto di tutto per incanalare la protesta in un voto elettorale non per governare, bada bene, ma contro il PD. Voglio ricordare che governare Suvereto significa farlo per i cittadini non significa farlo contro qualcuno che la pensa diversamente da noi. Per carità, legittima assegnazione della maggioranza in consiglio comunale, quando le cose le fanno i cittadini debbono essere rispettate, ma voglio ricordare che anche gli eletti nella minoranza sono eletti e meritano tutto il dovuto rispetto per loro, per la politica e soprattutto per l’istituzione. Fino ad ora ho visto solo la rabbia contro il PD, al quale non vuoi nemmeno riconoscere il diritto a cambiare idea sulla fusione. Così di peloso rimane solo il tuo giudizio che è chiuso dentro le tue idee.
Così come fa molto ridere l’appello ad abbassare i toni che proviene dalla tua parte quando non perdete mai occasione di offendere e denigrare il PD ed i suoi rappresentanti. Guarda bene da dove viene il sasso della denigrazione prima di richiamare la necessaria attenzione. Vedi, quello che ancora dimostri di non aver compreso è che non è Assemblea Popolare che ha vinto ma è il PD che ha perso regalando il governo del Comune su un piatto d’argento nelle vostre mani. Non voglio dare giudizi, perché fino ad oggi ho visto solo una forte opposizione al PD ma in quanto a governo e rispetto dell’istituzione siamo ancora all’anno zero. E poi finiamola una volta per tutte con questa sciocca polemica sulle terme: è stato fatto l’iter che era già stato dichiarato in delibera dalla giunta Pioli, manca un progetto concreto, per ora avete solo aumentato notevolmente il valore della terra dove è previsto l’insediamento termale. Questi si chiamano “interessi” lo sai vero?
Non ho nessun diritto o desiderio di prendere le difese del PD o del suo gruppo consiliare, lo faranno gli addetti se vorranno, mi permetto soltanto di suggerirti che sarebbe più utile stare dalla parte delle regole, delle istituzioni e dei cittadini, puntando a fare gli interessi dei cittadini, di tutti i cittadini, rispettando le altrui opinioni e non denigrando mai l’avversario. Soprattutto si dovrà prendere atto che il PD è un partito che discute, con il quale si può non essere in linea, nel quale le polemiche sono spesso anche troppe, ma rimango tra quelli che credono in maniera assoluta nei partiti, che non debbono essere dominanti, ma non voglio definirlo nemmeno deteriorato o emarginato, mi sembrerebbe affermazione miope. Insomma la politica è cosa seria, non dimentichiamolo mai.