Tante idee confuse tra referendum e carotaggi
PIOMBINO 26 gennaio 2019 — Non ci sono parole per esprimere lo sbigottimento destato dall’ultimo comunicato del sindaco Massimo Giuliani. Abbiamo letto sulla stampa online del 25 gennaio una serie di sue affermazioni talmente prive di fondamento da rasentare la farsa.
Andiamo per ordine.
1) Il sindaco afferma che la prima udienza del ricorso contro la bocciatura del referendum si è conclusa con un rinvio. FALSO. Il suo legale per la verità ci ha provato in tutti i modi a prendere tempo, presentandosi all’udienza privo delle informazioni e dei documenti richiesti dal Giudice, per depositare i quali ha chiesto con insistenza “qualche giorno” di tempo. Il Giudice gli ha intimato di inviarli entro la sera stessa. Il dibattimento è concluso, la decisione del Giudice ci verrà comunicata via PEC entro 5 giorni.Quindi rispettare la sospensione della vendita delle azioni decisa dal consiglio comunale (che essendo stata notificata il 7 dicembre, scade il prossimo 5 febbraio) è atto dovuto non solo di fronte ai cittadini, ma anche alla Giustizia.
2) Il sindaco avanza l’ipotesi che, dal momento che non abbiamo fatto ricorso anche per ottenere il referendum per impedire la costruzione della nuova discarica, forse su tale argomento abbiamo cambiato idea. FALSO. Più che falso, ASSURDO. Abbiamo spiegato in mille modi perché la costruzione della nuova discarica da 2,5 milioni di metri cubi è una sciagura per tutta la Val di Cornia! Lo abbiamo gridato nelle piazze, scritto in decine di comunicati, ripetuto in TUTTI gli incontri. Non abbiamo fatto ricorso per ottenere ambedue i referendum solo per una questione economica e strategica: non avendo soldi da gettare al vento abbiamo scelto di fermare la vendita delle quote ai privati presentando ricorso contro la bocciatura del relativo referendum e di fermare il progetto della nuova discarica presentando ricorso al TAR contro il pronunciamento della Regione Toscana, se mai questo dovesse avvenire. Sì, perché i dati in nostro possesso parlano talmente chiaro che siamo convinti che alla fine la Regione Toscana non potrà che bocciare il nuovo progetto di RIMateria. Farlo passare la esporrebbe a rischi ed assunzioni di responsabilità molto pesanti, che siamo convinti fermeranno la penna di coloro che dovrebbero firmare una tale mostruosità.
3) Il sindaco, che alle nostre insistenti richieste prima aveva promesso i carotaggi sulla vecchia discarica per scoprire se qualcosa di pericoloso ci fosse finito dentro poi aveva dichiarato che la loro esecuzione era “ritardata” perché aspettava il nulla osta dalla Procura, ora afferma finalmente che NON INTENDE FARE I CAROTAGGI. Beh, questo lo avevamo capito. Ma è la motivazione ad essere esilarante: i carotaggi potrebbero “ledere l’integrità delle strutture di contenimento e quindi far aumentare il fenomeno delle maleodoranze”. Ma stiamo scherzando? SOLO I CAROTAGGI, con le successive analisi sui campioni, possono individuare ogni elemento pericoloso finito in discarica. Le analisi alternative descritte in modo sommario proposte dal sindaco SONO DEL TUTTO INADEGUATE, perché generalmente utili ad altri scopi: le indagini elettromagnetiche, ad esempio, servono per scoprire eventuali perdite di percolato dal telo di fondo della discarica (a questo proposito, attendiamo con estremo interesse le indagini isotopiche richieste da ARPAT).
Sindaco, c’è poco da arrampicarsi sugli specchi: LA CITTA’ PRETENDE CHE LEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE. Per quanto poche esse siano state, l’esecuzione dei carotaggi è una di queste. Il suo ruolo istituzionale le IMPONE di ascoltare i cittadini e di collaborare nell’interesse della collettività.
Lei parla di “non far aumentare le maleodoranze”, ma sa benissimo che gli ultimi risultati comunicati da Arpat indicano qualcosa che va ben al di là del semplice disagio olfattivo.
Le tecniche per fare funzionare correttamente una discarica sono note a tutti, quindi non prendiamoci in giro per favore. MANTENGA LE PROMESSE FATTE!
Comitato di Salute Pubblica Piombino — Val di Cornia