Tanti disoccupati sia indigeni che stranieri
PIOMBINO 28 settembre 2017 — La Val di Cornia è una delle zone toscane a più alto tasso di disoccupazione. Lo dimostra la Regione Toscana pubblicando il 18 settembre 2017 i Profili di Salute, schede e indicatori a supporto della programmazione delle zone distretto e società della salute al fine di facilitare la lettura dei bisogni di salute e di risposta dei servizi e la conseguente elaborazione dei piani integrati di salute e dei piani di zona sociosanitari. Un tema sul quale Stile libero tornerà.
Un indicatore, il cui interesse va ben al di là del solo pur importantissimo ambito sanitario, è il tasso grezzo di disoccupazione, che mette in rapporto gli iscritti ai centri per l’impiego disponibili al lavoro con la popolazione in età attiva (15–64 anni). È un indicatore di disagio lavorativo che misura la disoccupazione. Premesso che non è confrontabile con i dati Istat su occupazione e disoccupazione che peraltro non sono disaggregabili a livello comunale, o ad un livello territoriale simile a quello della Val di Cornia, questo indicatore è utilissimo, forse l’unico, per darci quantitativamente il livello della disoccupazione soprattutto in relazione ai dati analoghi della Toscana e di altre zone della Toscana.
La Toscana è al 21% e mostra un valore quasi doppio rispetto al periodo pre-crisi economica (11% al 2008). La situazione zonale vede maggiormente penalizzate l’Elba, alcune delle aree montane (aretina, pistoiese, lucchese, massese) e la zona costiera (soprattutto di Massa e Livorno-Piombino).
Come si può leggere nella tabella sottostante le zone con il più alto tasso grezzo di disoccupazione sono nell’ordine l’isola d’Elba (37,99%), le Apuane (31,35%), la Val di Nievole (28,01%) e la Val di Cornia (27,30%):
La graduatoria è relativa al 2016 quando, rispetto al 2015, in tutta la Toscana vi è stata una diminuzione della disoccupazione.
Viene pubblicato dalla Regione anche il tasso grezzo di disoccupazione stranieri che mette in rapporto percentuale gli iscritti stranieri ai centri per l’impiego in cerca di lavoro e i residenti stranieri in età 15–64 anni.
Più che doppio (38,5%) rispetto a quello degli italiani (18,4%) ed in forte crescita (era al 18% nel 2008), il tasso grezzo di disoccupazione degli stranieri in Toscana oscilla territorialmente in un intervallo tra il 23 e il 74%, tant’è che in esso la Regione trova uno dei motivi del recente rallentamento dei flussi migratori verso la Toscana.
Come si può leggere nella tabella sottostante le zone con il più alto tasso grezzo di disoccupazione degli stranieri sono nell’ordine l’isola d’Elba (74,49%), le Apuane (59,94%), la Val di Cornia (55,73%) e la Bassa Val di Cecina (52,95%):
(Foto di Pino Bertelli)