I tanti punti interrogativi sulle bonifiche
PIOMBINO 3 gennaio 2016 — Premesso che l’associazione Legambiente ritiene fondamentale la partenza delle bonifiche, da effettuare sul territorio industriale di Piombino, quale premessa e condizione per una prospettiva di lavoro, torniamo a sollecitare la politica e le istituzioni a far partire queste opere e in particolare sollecitiamo la Regione Toscana e il Governo a fare presto e bene.
L’on. Silvia Velo, confermata sottosegretario all’Ambiente, svolge un ruolo fondamentale in questa vicenda, in virtù della sua collocazione istituzionale. Nella sua nota alla stampa dei giorni scorsi dichiara tranquilla tranquilla che:
«I 50 milioni stanziati dal Ministero per le bonifiche ci sono sempre e ci sono sempre stati, sono al Ministero che, tramite il dipartimento dedicato, li erogherà via via che ci saranno bandi da finanziare. I primi usciranno a breve, perché Invitalia ha pronte due gare di appalto, che saranno pubblicate nei prossimi giorni. La prima riguarda le indagini integrative sull’area da bonificare. Insieme a questo bando Invitalia ha pronto anche quello per la progettazione esecutiva».
Queste affermazioni sono molto strane:
- i soldi non dovrebbero essere al Ministero ma alla Regione Toscana, infatti il CIPE, con la delibera del 10 novembre 2014, n. 47 ha assegnato, in via definitiva, alla Regione i 50 milioni quale quota parte delle risorse FSC 2014–2020 per il finanziamento, come previsto nell’accordo di programma del 24 aprile 2014. La Regione, sempre nel 2014, ha predisposto alcuni atti di formale assenso all’assegnazione, per il ricevimento di questi fondi e la loro messa a bilancio;
- Invitalia, nella Conferenza dei Servizi del 9 Novembre 2016, afferma che ha già predisposto gli atti di gara, ma che ancora deve essere perfezionato il circuito finanziario per l’erogazione delle risorse (cioè la messa a disposizione dei soldi per la Regione e da questa a Invitalia).
Quindi, se i 50 milioni comunque ci sono, perché non vengono resi disponibili per gli atti di gara pronti da tempo?
Perché tutto questo ritardo? Il problema è della Regione per non aver compiuto tutti gli atti dovuti? Oppure è il Ministero dell’Ambiente ad essere deficitario? Forse il dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica?
Perché queste contraddizioni fra gli atti formali e le affermazioni tranquillizzanti di un sottosegretario?
Ribadiamo che, data l’importanza, occorre comunque individuare un responsabile politico che segua costantemente la vicenda delle bonifiche di Piombino e problemi correlati perché si giunga a breve a sbloccare i fondi e a impiegarli nel modo dovuto, senza doversi affidare ciecamente ad Invitalia.
Legambiente Val di Cornia