Tassa di soggiorno: no grazie!
CAMPIGLIA 26 giugno 2015 — Fu istituita a livello nazionale nel 1910 ma abolita nel 1989 con l’obiettivo di recuperare competitività sul turismo ed eliminare un’imposta ormai divenuta odiosa.
Le nuove norme sulla fiscalità locale, hanno poi permesso ai comuni la reintroduzione dell’imposta come tassa di scopo dal 2011.
E’ bene ricordare che la Val Di Cornia è, sì, un luogo bello e attraente, ma privo di strutture di forte attrattiva turistica e dobbiamo muoverci in un mercato molto competitivo. Dovremmo recuperare identità e riconoscibilità migliorando l’ospitalità, l’accoglienza e i servizi senza far diventare gli albergatori esattori di questa tassa caricandoli di un ulteriore onere burocratico. Riteniamo che l’imposta di soggiorno non sblocca la crisi ma la peggiora, disincentivando il turismo proprio nel momento in cui gli operatori del settore attuano per loro politiche il contenimento dei prezzi.
Abbiamo notato che nei Comuni dove è stata introdotta, non sono stati realizzati, se non in minima parte, progetti a favore del turismo, l’incasso, di fatto, è stato utilizzato per ripianare i bilanci comunali, penalizzando le località che hanno perso in competitività e non hanno migliorato la loro offerta turistica.
In particolare, a Campiglia Marittima, nel bilancio in vigore e nei precedenti non è presente un sistema puntuale di allocazione delle risorse derivanti da questa tassa nei capitoli di spesa inerenti alla promozione turistica e affini.
Vogliamo evidenziare inoltre che la ricetta “più tasse” non risolve il problema della carenza di risorse pubbliche e non rilancia lo sviluppo,l a ripresa esige una precisa idea di innovazione del turismo, motore dell’economia locale.Il Comune di Campiglia deve puntare sul turismo familiare, capace di aggregare intorno a sé altri segmenti turistici importanti come quelli sportivo, ambientale, culturale ed enogastronomico. Invece di valorizzarlo e promuoverlo, la tassa di soggiorno penalizza le famiglie che vedono aumentare il costo della vacanza, senza fruire di nuovi servizi.
Il M5S di Campiglia nel primo incontro in riguardo svoltosi il 22 Giugno dietro la sollecitazione di alcuni albergatori della zona, ha deciso di intraprendere una campagna “NO TASSA DI SOGGIORNO” con una serie di assemblee pubbliche calendarizzate con gli operatori del settore, i dipendenti, le famiglie e i cittadini, avviando una raccolta firma che durerà per tutto il periodo estivo.
Dopodiché sarà richiesto un incontro alla giunta e ai capigruppo per tentare in extremis di far fare un passo indietro alla maggioranza sulla tassa di soggiorno e, naturalmente, consegnare le firme.
MOVIMENTO5STELLE CAMPIGLIA