Tassa di soggiorno: dove va a finire ?
PIOMBINO 28 febbraio 2017 — È di alcuni giorni fa la notizia che nel 2016, il Comune di Campiglia ha incassato 102.500 euro grazie alla tassa di soggiorno, con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente (Il Tirreno 16.2.2017).
L’assessore Ferroni sottolinea che: “La Val di Cornia, e con essa il Comune di Campiglia, si sta aprendo a nuove forme di imprenditoria che guardano alla bellezza del paesaggio e a una diversificazione economica dettata sia dall’esigenza del contesto creatosi a seguito della grave crisi industriale che dalla consapevolezza che questo pezzo di Toscana ha da offrire molto ai visitatori e ai cittadini”.
Condividiamo le parole dell’assessore ma nello stesso tempo vogliamo ricordare che per potenziare questa nuova imprenditoria è indispensabile affrontare l’annoso tema delle cave che, grazie ad una rinaturalizzazione inesistente, costituiscono una mostruosità incompatibile con “la bellezza del paesaggio” e la compresenza del Parco di San Silvestro.
Invitiamo allora l’assessore Ferroni a farsi parte diligente nei confronti dei colleghi e del sindaco perché l’amministrazione si decida a non passare sotto silenzio questo argomento, ma anzi ad affrontarlo pubblicamente con i cittadini e in tutte le sedi istituzionali, in Regione prima di tutto.
Sempre dalla stampa veniamo a sapere che i 102.500 euro ricavati dalla tassa di soggiorno sono stati destinati “alle iniziative turistiche, alla realizzazione di Apritiborgo e a copertura di parte del trasferimento alla Società dei Parchi di Val di Cornia”.
Visto che le ultime due destinazioni da anni sono state coperte da altri proventi, questa affermazione significa che di fatto la tassa di soggiorno è servita solo in parte a finanziare nuove iniziative in grado di dare una offerta turistica migliore. In pratica sembrerebbe che gran parte dei 102.500 euro sono serviti a finanziare voci che con il turismo non è detto che abbiano a che vedere.
Il Comitato chiede dei dati più precisi sulla destinazione di questi soldi e chiede che in futuro i proventi della tassa di soggiorno siano utilizzati tutti per nuovi eventi o opere finalizzate al turismo, ritornando al criterio di finanziare Apritiborgo e i trasferimenti alla Società Parchi con altri proventi come è stato fatto per anni.
Questo criterio permetterà ad esempio di realizzare le proposte di riqualificazione emerse da Facciamo Centro Insieme con investimenti significativi che aiutino effettivamente a far tornare abitanti a Campiglia, a restaurare opere pubbliche del centro antico oggi in condizioni vergognose e a incrementare l’offerta turistica del centro storico e del territorio tutto.
*Alberto Primi è coordinatore del Comitato per Campiglia